di Rossella Smiraglia
ROMA 25 Settembre 2009 – Oggi è stato confermato il fermo di Polizia Giudiziaria per due giovani dello Sri Lanka accusati della rapina nell’appartamento di un noto imprenditore romano in via dei Monti Parioli, avvenuta il 15 settembre scorso. Sono in corso indagini per rintracciare un terzo uomo che ha preso parte alla rapina.
La dinamica del furto ha da subito insospettito gli inquirenti: i ladri sono entrati nell’appartamento alle ore 22.00, una sera che l’imprenditore e la moglie erano usciti per una cena, usando delle carte telefoniche per entrare. In un appartamento di 300mq i malviventi non hanno avuto esitazioni, subito si sono diretti alla camera del bamino di due anni, dove la tata, una donna di 71 anni, stava facendo addormentare il piccolo. Nonostante lo spavento nel vedere due uomini col passamontagna, la donna ha reagito, ed è stata picchiata con pugni e schiaffi e poi le è stata incerottata la bocca, tutto davanti al piccolo impaurito.
Mentre il maggiordomo guardava la televisione in salone gli sono state legate le mani con una corda. Quindi i due si sono diretti alla cassaforte rimasta aperta, portando via 150.000 euro in contanti e gioielli ed orologi per un valore di un milione di euro.
Determinante è stata la testimonianza della tata che ha notato alcuni particolari, i rapinatori parlavano la stessa lingua del maggiordomo, inoltre quando lo ha raggiunto per slegarlo dopo che la rapina era finita, ha notato che i legacci non erano nemmeno stretti.
Le indagini della Squadra Mobile hanno subito ristretto il campo di ricerca tra i conoscenti del domestico.
Un uomo di origine dello Sri Lanka era stato visto scendere le scale del palazzo, proprio all’ora del furto, e grazie alle testimonianze raccolte e ai filmati ritrovati nel pc del maggiordomo sono riusciti a rintracciare uno dei due uomini entrati nell’appartamento quella sera. Particolare inquietante che ha profondamente scosso l’imprenditore, è che nel pc sono stati trovati filmati in ci si vedono i due amici fare il bagno nella sua vasca idromassaggio, e numerose fotografie dell’interno della cassaforte che ritraggono i gioielli e le buste contenenti il danaro in contante.
Come raccontato dallo stesso imprenditore, quando quelle rare volte usciva la sera lasciava la cassaforte aperta per evitare che nel cercare di aprirla facessero del male al bambino.
Il domestico MTRT di 26 anni, da cinque al servizio dell’imprenditore, aveva un precedente per furto e continua a negare tutto ( altro particolare ad inchiodarlo è che aveva chiesto due mensili anticipati, facendo pensare a una fuga imminente). Il complice, un giovane di 20 anni MRSB, è stato arrestato perché riconosciuto dai video e da testimoni.
Il dott. Andrea Di Giannantonio, nel corso della conferenza stampa di questa mattina ha dichiarato che sono in corso ulteriori indagini per identificare il terzo uomo.
Col passare dei giorni le indagini si complicano perché non è stata ritrovata la refurtiva e si teme che con 150.000 euro in contanti l’uomo potrebbe già essersi dileguato all’estero. Le indagini sono intralciate dalla grande omertà nella comunità d’origine degli arrestati, aggravata dalle difficoltà linguistiche.
In attesa dei risultati della scientifica sui rilievi effettuati all’interno dell’appartamento l’unica certezza è che la rapina è stata ideata e pianificata dal maggiordomo.
E come in un giallo doc…. è sempre colpa del maggiordomo!!