di Antonella Serafini
ROMA 14 Maggio 2010 – Si è celebrato oggi il 158° anniversario della fondazione della Polizia di Stato, alla presenza di tutti i corpi di polizia che sfilavano in parata. Alla presenza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sono stati elencati tutti i successi, dai dati sulla lotta alla criminalità fino alle nuove frontiere della comunicazione. Con lo slogan “c’è più sicurezza insieme” si è aperta una manifestazione molto ben curata nel dettaglio, in cui a sfilare non c’era solo la nostra Polizia di Stato, ma anche rappresentanti delle diverse bandiere dell’Unione Europea. Una manifestazione molto partecipata, tra curiosi e fan delle forze dell’ordine. La partecipazione con la collettività è stata sentita soprattutto quando tra gli eventi a cui la Polizia ha dato il proprio appoggio si è parlato dell’impegno durante e dopo il sisma che ha colpito i territori aquilani. Per questo motivo è stata conferita alla Bandiera della Polizia di Stato una medaglia d’oro al merito civile, per aver “contribuito ad alleviare le sofferenze e i disagi della popolazione duramente provata dal terremoto”.
Una promozione per meriti straordinari è stata conferita ai gruppi sportivi Fiamme Oro. Ben 15 atleti vincitori di medaglie d’oro a livello mondiale hanno inorgoglito i presenti e le istituzioni che hanno visto tenere alto il tricolore. Un riconoscimento speciale è stato conferito al primo dirigente della questura di Roma Laura Tintisona, per aver contribuito all’identificazione e alla cattura di cinque presunti terroristi. Una promozione avvenuta proprio al cinquantesimo anniversario dell’ingresso della donna nella Polizia di Stato rafforza l’importanza di questo riconoscimento nazionale. Altra promozione per meriti speciali è stata conferita alla squadra mobile della questura di Reggio Calabria e alla polizia scientifica della direzione centrale anticrimine per essere riusciti a consentire la cattura dei due massimi esponenti della ‘ndrangheta calabrese Giovanni Strangio e Francesco Romeo che all’indomani della strage di Duinsburg furono colpiti da mandato di cattura internazionale.
Lo scroscio più grande di applausi, però, c’è stato nel momento in cui il riflettore è andato alla “Sezione Catturandi” di Palermo per aver messo fine alla latitanza di Domenico Raccuglia, boss al vertice di Cosa Nostra. Il lavoro è stato impervio ma la ormai ben nota squadra Catturandi, con pedinamenti tra Trapani e Palermo, ha reso orgoglioso il popolo palermitano. E una seconda onorificenza è stata conferita alla stessa squadra per l’arresto del pericoloso latitante Giovanni Vincenzo Nicchi della corrente corleonese. Il presidente della Repubblica, dopo l’ingresso trionfale al fianco del ministro degli interni Maroni, ha elogiato l’operato di ogni singola squadra. Messaggi di stima al prefetto Manganelli sono giunti dallo stesso Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi per l’impegno costante che “quotidianamente assicura alla cittadinanza una serena convivenza civile”. All’alba degli ultimi fatti di cronaca che vedono mele marce della Polizia infangare una istituzione a cui appartengono uomini con alto senso del dovere, è d’obbligo far notare l’impegno civico e sociale con cui molti uomini svolgono il proprio lavoro, nella speranza che vengano allontanate le persone che indegnamente abusano di un’uniforme a scapito di tutti.