ROMA 09 Settembre 2010 – I Carabinieri della Compagnia Roma San Pietro stanno eseguendo in tutta Italia 26 ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Tribunale di Roma, GIP Dott.ssa Guglielmi, a carico di soggetti responsabili a vario titolo di traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’indagine condotta dai Carabinieri della Stazione Roma Porta Cavalleggeri è stata convenzionalmente denominata“The Final Cut 2009”, sotto la direzione della DDA di Roma (Procuratore Aggiunto Dott. Capaldo, Dott. Sabelli e Dott.ssa Cugini). Per i collegamenti internazionali l’operazione è stata coordinata dalla Direzione Centrale Servizi Antidroga, DCSA.
Le ordinanze sono state eseguite nelle province di Roma, Napoli, Taranto, Cosenza, Latina, Palermo, Frosinone, Terni e Vibo Valentia. I Carabinieri hanno inoltre perquisito numerose abitazioni di soggetti residenti nella Capitale ed a vario titolo collegati all’organizzazione criminale. Le misure restrittive hanno colpito cittadini italiani, un romeno e persone provenienti da paesi africani (Tanzania, Somalia, Gambia, Sud Africa, Uganda, Kenia, Burundi, Nigeria).
Nell’ambito dell’operazione sono stati impiegati circa 150 uomini più unità dei Nuclei Cinofili e dei Nucleo Elicotteri dei Carabinieri territorialmente interessati dall’operazione.
L’indagine, iniziata nel mese ottobre 2009, dallo stralcio di posizioni di alcuni soggetti emersi nell’indagine denominata “La Calda Notte” (condotta dalla Stazione Carabinieri Roma Porta Cavalleggeri), conclusasi nel mese di settembre 2009 con l’esecuzione di n. 18 occ per traffico internazionale e spaccio di sostanze stupefacenti (artt. 73 e 74 dpr. 309/90), ha consentito l’individuazione di un network criminale, strutturato in cellule stanziate in Tanzania, Nigeria, Turchia, Cina e Brasile, nonché in vari quartieri della Capitale e in Giugliano in Campania, in grado di approvvigionare cocaina, eroina, hashish e marijuna dai suddetti paesi esteri, attraverso corrieri che la trasportavano in ovuli ingeriti, per rifornire le piazze dello spaccio romane e partenopee.
Nel corso dell’intera indagine sono state arrestate 32 persone in flagranza di reato e 2 denunciate. Sono state effettuate centinaia di perquisizioni e sequestrati vari chili di sostanze stupefacenti di vario genere (cocaina, eroina, hashish e marijuana).
Durante l’attività investigativa, a causa dei vari interventi effettuati da militari, tre soggetti hanno cercato di darsi alla fuga in Tanzania. Per tale motivo in data 16.01.2010 sono stati arrestati presso lo scalo aeroportuale di Roma Fiumicino. Nel corso di tale attività sono state sequestrate anche banconote per un valore totale di € 70.000 circa (provento dell’illecita attività) portate al seguito dai tre fuggitivi, destinatari di O.C.C.. per traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Spesso i corrieri erano a loro volta sfruttati poiché i capi dell’organizzazione criminale, facendo leva sulle credenze popolari dei paesi d’origine, li intimorivano dicendo loro che, qualora non avessero compiuto i viaggi con la sostanza stupefacente, i propri familiari sarebbero stati vittime di riti vudù.
Altro particolare riguarda il ruolo assunto dalla ex responsabile della comunità tanzaniana in Italia nell’organizzazione: si tratta di una donna di 45 anni, KIRRO Zuhra Mohamed Ally Jumbe, titolare di un call center nei pressi della Stazione Termini (sequestrato), che gestiva i rapporti con molti dei trafficanti offrendo assistenza ai corrieri africani, non per scopi umanitari ma per garantire la buona riuscita delle operazioni di traffico e spaccio. La donna è stata arrestata in flagranza per lo spaccio di 100 g di eroina.