“Più sicurezza insieme”. Strisce di Tricolore e spirito patriottico: i 159 anni della Polizia di Stato

di Antonella Serafini

 

ROMA 19 Maggio 2011 – E’ nata per un regio decreto, la Polizia di Stato. Ha più anni dell’unità d’Italia, ma in continua innovazione e non annoia mai. La festa di oggi è stata un mix di spettacolo, commozione, messaggi istituzionali. Il presidente della Repubblica, ha ricordato nel suo comunicato come le attività della Polizia di Stato, unitamente a tutti gli altri organi di pubblica sicurezza, magistratura e società civile, hanno fatto grandi e importanti operazione di contrasto alla criminalità organizzata, grazie a un coordinamento elevato e di strumenti di alta tecnologia al servizio della legalità. Anche il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha inviato un messaggio al capo della polizia, ricordando il lavoro prezioso che l’organo di sicurezza svolge a tutela della tranquillità sociale della popolazione nel rispetto dei principi fondanti della Costituzione. “Più sicurezza insieme” era lo slogan della giornata, ma a ben guardare i numeri, non è solo uno slogan tanto per dire, perchè dati alla mano, sono quasi 6 milioni le chiamate al 113 per la pubblica sicurezza, con una media giornaliera di 15mila, oltre 200 interventi per omicidio, quasi 160mila gli interventi per furto, circa 9mila gli interventi per lesioni personali (escluse le risse, a cui si aggiungono altri 7mila interventi) e 120mila interventi per dissidi pubblici e privati. Cifre da capogiro, da cui si evince una sola cosa: le forze dell’ordine non possono non essere dediti al lavoro, perchè la mole di lavoro è talmente esagerata che serve l’unione di tutti i reparti, calcolando che il lavoro delle volanti non è necessariamente lavoro di intervento ma anche di prevenzione. A livelli di risultati raggiunti le cifre sono confortanti. Centinaia di armi sequestrate (incluse quelle da guerra), un migliaio di persone arrestate con ordini dell’augurità giudiziaria e circa la metà quelle arrestate per iniziativa, quintali e quintali di materiale stupefacente sequestrato, di tutti i generi. Senza calcolare le persone che sono sotto stretto controllo e monitorate (per i reati di pedofilia sono monotorati quasi 20.000 siti internet). Le parate hanno preceduto e seguito le premiazioni con medaglia al valore civile a molti poliziotti, distintisi in operazioni di pericolo, e in alcuni casi perdendo anche la vita. Promozione per merito straordinario e medaglia d’oro al valore civile sono state conferite alla memoria dell’Ispettore Superiore Gabriele Schino e del vice comandante Adriano Epifani, che, per l’inseguimento di due persone sospette che non si sono fermate all’alt, hanno perduto la vita travolta da un’auto che veniva dalla direzione opposta. L’assistente Filippo di Maso, che partecipava all’operazione, ha riportato gravissime lesioni tuttora evidenti, ottenendo una medaglia d’argento al valore civile. La medaglia è stata ritirata dalle mogli dei poliziotti, visibilmente provate, a cui è andato un commoventissimo e lungo applauso da parte di tutti i presenti, molto prolungato, con una evidente commozione da parte di tutti. Un’altra medaglia d’argento al valore civile è andato alla memoria del vice Sovrintendente Massimo Calabrese, per aver perso anch’egli la vita con la stessa modalità dei suoi colleghi sopracitati. Uomini che dimostrano un forte attaccamento al dovere con spiccato coraggio, incuranti dei pericoli e hanno sacrificato la loro vita per noi. Una promozione per merito straordinario è stata conferita a tutto il personale delle questure di Napoli e Reggio Calabria e al Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, distinto nella lotta alla criminalità organizzata ottenendo la cattura di pericolosi latitanti, tra cui Antonio Iovine, boss dei casalesi, e Giovanni Tegano, boss della ‘ndrangheta calabrese. Anche se a ritirare i premi sono andati i capi delle varie sezione operative, il premio è il risultato di un gioco di squadra di persone competenti unite e con un unico obiettivo, la lotta incontrastata al crimine organizzato. La ciliegina sulla torta è stato il conferimento di una promozione per meriti straordinari all’agente scelto Katiuscia Spada, campionessa del mondo nel tiro al volo, all’agente Martina Grimaldi, campionessa mondiale del nuoto gran fondo, all’agente scelto Erminio Frasca, campione mondiale di tiro al volo, all’assistente Marco Buccioni e all’agente scelto Federico Pinotti, campioni del mondo di nuoto per salvataggio. Uomini e donne che tengono alto il nome dei gruppi sportivi Fiamme Oro. L’inno di Mameli era la colonna sonora della giornata, e la lettura di una lettera di orgoglio italiano tratta dal libro Cuore ha condito il tutto con un forte spirito patriottico. La coreografia con strisce di tela che formavano il Tricolore era decisamente a tema con tutta la giornata.

 

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