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Una mostra fotografica per dire no al dilagare dell’estremismo

Una passione per la rievocazione storica, Quintus Petilius Secundus, studioso di archeologia e storia antica nella vita reale ed avatar in Second Life, ha realizzato nel metaverso della Linden Lab una interessante mostra fotografica piena di news, fatti di cronaca e messaggi che puntano a dire no ad una pericolosa nuova ondata di estremismo che si sta verificando nel Nord d’Europa.

«Per alcuni anni ho avuto l’hobby della rievocazione: ho rappresentato un legionario romano della metà del primo secolo, un beneficiario del terzo secolo e un uomo del nord del decimo secolo», ci spiega.

«Ho notato che negli ultimi mesi stanno accadendo molto rapidamente cose strane sulla scena della rievocazione di celti, tedeschi e vichinghi – prosegue Quintus – e che alle persone della scena radicale di destra piace stare in questo ambiente».

Quintus è un cittadino tedesco appassionato della storia e dei simboli vichinghi: «Il simbolo di Thorshammer è sempre più indossato nei circoli di destra come gioiello anche se i vichinghi con tali tendenze politiche non hanno il minimo».

La xenofobia era totalmente estranea al mondo dei Vichinghi. «Mi sono preoccupato di questo fenomeno e ho chiesto alla gente della scena cosa ne pensasse – racconta – il risultato fu tanto scioccante quanto preoccupante. Molti “Reenactors” della scena vichinga hanno riferito che le persone dei circoli di destra stanno cercando di infiltrarsi. La polizia è dovuta intervenire più volte durante i festival da quando i partiti estremisti di destra hanno inviato attivisti a tali eventi per diffondere l’ideologia di destra e minacciare i partecipanti». 

Attraverso una attenta ricerca sui fatti di cronaca degli ultimi anni, Quintus ha realizzato una metodica ricostruzione della problematica perché sia di monito per una corretta prevenzione.

«Durante la mia ricerca, mi sono reso conto che questo problema non si limitava alla Germania, ma che si verifica anche in Scandinavia, Polonia e Gran Bretagna. Il fenomeno è quindi diventato un problema serio al punto che i musei che lavorano con i gruppi di rievocazione per interessare le persone alla storia e all’archeologia sono diventati molto riluttanti a usare questi gruppi per paura di invitare membri che diffondono ideologie di destra».

«Ecco perché ho creato questa mostra: per sensibilizzare!», racconta gesticolando con il suo avatar.

«Ci è voluto molto tempo, almeno in Germania, prima di comprendere il rischio e fino a quando non è stata operata una distinzione tra buoni gruppi di rievocazione e non».

E conclude: «Ogni sforzo deve essere fatto per porre fine a questo fenomeno attraverso l’educazione».

La mostra è stata inaugurata lo scorso 1 agosto nella sim “Museums of Archaeology – MUS.A” (una regione dedicata all’archeologia ed alla Storia Antica dove sono stati ricostruiti in scala molti monumenti dell’antica Roma quali l’Orbis Romanus, il Roman Tech.Museum., il Minoan Museum) con una lettura sul tema “Viking Clothes” or “where are the horns?” e contiene sia documentazione fotografica che giornalistica.

La regione virtuale ospita mostre, conferenze ed eventi ed è gestita in co-ownership dagli avatar Quintus Petilius Secundus e Petrus Cornelius Silvanus, quest’ultimo medico neurologo italiano con una grande passione per le ricostruzioni storiche.

La mostra è visitabile al seguente slurl:

http://maps.secondlife.com/secondlife/Buttercup%20Isle/215/11/2188

Tripoli e la guerra da fermare

Intanto che il portavoce di Haftar continua a parlare di terroristi a Tripoli sostenendo che la città costiera sia “ostaggio” dell’ISIS, e mentre le fake news gestite dall’LNA si moltiplicano, la Capitale della Libia prosegue la propria quotidianità di una domenica densa di preoccupazione. 

Il ministero della Salute del governo di unità nazionale (GNA) ha reso noto che almeno 21 persone sono morte e altre 27 sono rimaste ferite oggi negli scontri tra l’esercito nazionale libico e i militari che fanno capo dal generale Khalifa Haftar, nelle periferie di Tripoli.

Il comunicato diffuso su Facebook parla di “21 morti e 27 feriti”. Tra i civili si parla di 4 morti.

Ma la guerra non è entrata a Tripoli e le forze dell’LNA stanno perdendo terreno.

Wattiya Airbase

Una ultim’ora dice che la Libya Air Force ha bombardato la base aerea di Wattiya vicino al confine con la Tunisia per essere utilizzata da collaboratori con gli invasori orientali (LNA) per attaccare aerei sul campo Naqliya lungo la strada verso l’aeroporto (Airport Road), nonostante le precedenti promesse da parte di LNA di mantenere la base aerea lontana dai combattimenti.

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UN won’t accept a military solution in Libya. But war continues…

Fayez al Serraj

Roma, 6 Aprile 2019 – Diplomats at work in an attempt to stop the new civil war in Libya. Fayez al Serraj, Prime Minister of the Libyan National Accord Government (GNA) in a speech a few moments ago addressed the Libyan people talking about the efforts made for the reconstruction of Libya after the gaddafi and accused the Field Marshal Khalifa Haftar of treason. “This is a war that will have no winners,” Serraj said.

And some minutes ago, US Deputy Sec. of State Sullivan has expressed more than concern on Libya: “We are urging that the parties stand down. An incursion into Tripoli would be an exceedingly bad and dangerous move.”

The Tripoli government called on the French ambassador to protest against Paris’s support for Haftar.

This morning, the President of the Council, Giuseppe Conte, had a telephone conversation this morning with UN Secretary General Antonio Guterres.

President Giuseppe Conte



President Conte expressed his concern about the latest developments in Libya, a concern strongly shared by Guterres whorecently left the Libyan country after several meetings, including the one with Haftar.
The President Conte reiterated Italy’s strong support for the United Nations-led political transition process, considered the most effective and sustainable way to achieve the final pacification and stabilization of the country for the benefit of the entire Libyan people.

The President Conte and the Secretary General Guterres will remain in close connection in the coming days. The resumption of an effective dialogue between the parties remains the goal shared by the international community, which already in various formats – as last time in the declaration of the G7 Foreign Ministers – expressed itself in this sense.

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