Lo Scirè, impegnato nella campagna CONUS ’09, continua la sua traversata atlantica iniziata il 3 novembre scorso dalla base navale di Groton (USA). Il 21 novembre, dopo 18 giorni di mare, ha ormeggiato nel porto di Ponta Delgada nell’arcipelago delle Azzorre (Portogallo).
Durante la sosta in porto lo Scirè ha ricevuto a bordo la visita del Console onorario d’Italia presso le Azzorre. Il sommergibile Scirè ha ricambiato la gradita visita donando al Console il Crest della campagna CONUS ’09.
Il sommergibile Scirè al comando del Capitano di Corvetta Alberto Tarabotto è partito da Taranto il 20 luglio scorso per la campagna navale CONUS 09, che si protrarrà fino a dicembre 2009.
Lungo le coste orientali degli Stati Uniti d’America è prevista una complessa esercitazione bilaterale con la Marina degli Stati Uniti d’America per sviluppare le tecniche di integrazione delle forze subacquee, le tattiche nelle varie forme di lotta e accrescere il livello di cooperazione tra gli equipaggi.
Il Regio Sommergibile Scirè, Classe Adua, varato nel 1938, prendeva il nome dalla località in cui fu combattuta una battaglia (Febbraio-Aprile 1936) che vide l’esercito italiano, impegnato nella Guerra di Etiopia (1935-36), vittorioso sull’armata del Ras Immirù.
Durante la seconda Guerra Mondiale si distinse per la leggendaria impresa della notte di Alessandria del 18 Dicembre 1941 in cui, al comando di Junio Valerio Borghese, fu da prima forzata la baia del porto e quindi furono seriamente danneggiate le corazzate HMS Valiant (30.600 ton.), HMS Queen Elisabeth (30.600 ton.), il cacciatoperdiniere HMS Jervis (1.690 ton.), la petroliera s/s Sagona”(7.554 ton.) nonché il piroscafo RMS Durham (10.900 ton), mediante tre SLC (siluri a lenta corsa) pilotati da altrettante coppie di operatori. L’ultimo gesto eroico dello Scirè, al comando del C.C. Bruno Zelik, lo vide inabissarsi nelle acque di Haifa nell’agosto del 1942 a seguito di un attacco da parte dell’ Unità inglese HMS Islay. Dopo la fine del conflitto, la Marina Militare ha più volte effettuato delle ricognizioni subacquee del relitto dello Scirè adagiato su un fondale di 30 metri. In occasione dell’attività del 1984 a cura di Nave ANTEO, vennero recuperati e restituiti alla Patria i resti di 42 corpi dell’Equipaggio.
Dopo la breve sosta tecnica, lo Scirè è pronto a partire per far rientro finalmente nel Mar Mediterraneo, dopo quasi 4 mesi di permanenza nelle acque dell’oceano.
La prossima ed ultima sosta prima del rientro in Italia sarà nella base navale interforze di Cartagena in Spagna
( foto per gentile concessione http://www.marina.difesa.it )