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Missione in Afghanistan: Generale Miller in visita a Herat

Il Comandante di Resolute Support incontra i militari del Train Advise and Assist Command West in missione in Afghanistan. 

Nella mattinata dell’ 11 Settembre, il Comandante di Resolute Support (RS), Generale Austin Scott Miller, ha incontrato presso Camp Arena i militari del TAAC-W (Train Advise and Assist Command West) di Herat, comando multinazionale della NATO su base Brigata “Pinerolo”, in missione in Afghanistan.

In occasione dell’anniversario della tragedia delle Torri Gemelle l’Alto Ufficiale, accompagnato dal Comandante del TAAC-W, ha reso gli onori in suffragio alle vittime con la deposizione di una corona al monumento ai caduti di Camp Arena. Il Generale Miller ha sottolineato ed evidenziato come l’Italia e le altre Nazioni della Coalizione siano state sempre vicine agli Stati Uniti d’America sin dai primi giorni in cui il Paese è stato attaccato dal terrorismo internazionale e, ancora oggi a distanza di diciassette anni, continuano a garantire in modo efficace il loro supporto.

Il Comandante di Resolute Support, dopo la cerimonia, ha visitato le aree dove i militari del Contingente Italiano e delle Nazioni della Coalizione sviluppano le attività addestrative, di assistenza e di consulenza alle Forze di Sicurezza afgane. In particolare, il Generale ha voluto incontrare i militari della Coalizione che, con la collaborazione di personale proveniente dalla Security Force Assistance Brigade dell’Esercito statunitense, sono impegnati giornalmente nell’addestramento dei futuri istruttori delle Forze di Sicurezza afgane nell’ambito dell’innovativo ciclo addestrativo ideato e sviluppato dal Contingente Italiano su base Brigata “Pinerolo”denominato OMNIA.

Inoltre la visita ad Herat è stata occasione per incontrare, presso il palazzo del Governatore, tutte le autorità civili e militari della Regione Ovest. Durante la Shura le autorità locali hanno fornito al Generale Miller un chiaro aggiornamento circa la situazione della regione, soffermandosi in particolare su alcuni aspetti tra i quali si annoverano la situazione di sicurezza, l’approssimarsi delle elezioni, il processo di riconciliazione, l’importanza e lo sviluppo del settore dell’Istruzione e dell’economia che, ad Herat, risulta essere la più importante di tutta la regione anche grazie alla presenza in questi anni del Contingente Italiano. Il Governatore di HeratMohammad Asif Rahimi, ha espresso tutta la sua gratitudine per la presenza del Comandante di Resolute Support confermando e ricercando anche per il futuro una continua e fattiva collaborazione con le Forze della NATO. Il Generale Miller, al termine dell’incontro con le autorità locali, ha espresso apprezzamento per l’impegno delle Forze di Sicurezza locali spronandole ad avere un approccio maggiormente proattivo nella risoluzione delle problematiche di sicurezza.

Il lavoro degli Advisors italiani si inquadra nell’ambito della missione NATO Resolute Support (RS) con il compito principale di fornire addestramento, consulenza ed assistenza alle Forze di Sicurezza afgane per migliorarne la funzionalità e la loro capacità di autosostenersi.

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Courtesy Ministero della Difesa


Il film “Io, Alpino” in concorso ai David di Donatello 2016

«I momenti che ho vissuto accanto ai militari del Settimo sono nel mio cuore e ci rimarranno per sempre». A parlare è la regista Annarita Campo, autrice del film “Io, Alpino” in concorso ai David di Donatello 2016.

«Questo film mi ha permesso in un certo senso di rivivere in parte un’esperienza passata e di rivisitare luoghi a cui sono molto legata, oltre che darmi la possibilità di rivedere persone a cui tengo molto».

Regista Annarita CampoNel ripercorrere i momenti che hanno portato alla realizzazione di “Io, Alpino” la regista Campo alterna commozione alla gioia di vedere la sua ultima (nel senso temporale del termine) pellicola che vede protagonisti il Settimo Reggimento degli Alpini durante l’impegno nella missione di supporto alla pace in Afghanistan.

Un film, una storia d’amore dolce ed intensa tra una ragazza ed il “suo” alpino che attraversa l’impegno italiano nel teatro operativo afghano attraverso una fitta corrispondenza che sarà interrotta dalla morte del ragazzo a causa di una attentato terroristico.

«Quando ho saputo che il mio film era in concorso ai “David di Donatello” la mia reazione è stata ovviamente di grandissima gioia e commozione», racconta la regista Annarita Campo.

Il David di Donatello è un premio cinematografico italiano, assegnato dall’Ente David di Donatello dell’Accademia del Cinema Italiano in diverse categorie e può essere considerato come l’equivalente per il cinema italiano del premio Oscar. Il premio prende il nome dalla celebre statua omonima una cui riproduzione in miniatura viene assegnata ai vincitori durante la cerimonia di premiazione.

Io, Alpino4«Sono fiera dei sacrifici che ho fatto per realizzare questo film e fiera del lavoro che tutti quanti noi abbiamo svolto», afferma la regista Annarita Campo.

«Raggiungere questo traguardo era uno dei miei sogni ed oggi posso dire di averlo realizzato: anche se il film non vincerà la statuetta sarò felice ugualmente perchè “Io, Alpino” c’è stato ed è tra i film in concorso e questo già mi soddisfa molto».

In queste settimane il film “Io, Alpino” è in tour per l’Italia con una serie di proiezioni ed inserito in parecchi eventi dedicati agli alpini, dove la regista sarà presente.

«Gli incontri a cui parteciperò saranno tantissimi e in giro per tutta l’Italia – spiega la regista Campo – purtroppo in questo momento non posso diffondere il calendario delle mie partecipazioni che verranno pubblicizzate man mano, ovviamente anche in base alla mia disponibilità perchè attualmente mi sto dedicando contemporaneamente a diversi progetti».

Il film “Io, Alpino” rappresenta una novità nella cinematografia italiana trattando di argomenti attuali come le missioni internazionali di supporto alla pace ancor poco visitate dalle produzioni nella Penisola.

«Ho scelto personalmente le location del film. Erano tutti posti che avevo visitato quando ho svolto il servizio V3S. Posti in cui ho ricordi personali. Ho voluto anche ricordare con questa pellicola l’importante lavoro di soccorso svolto dagli alpini a Longarone in occasione del disastro del Vajont», racconta la regista Annarita Campo.

Io, Alpino6E continua: «Il film è già dedicato alla memoria dei militari caduti in Afghanistan, ma vorrei dedicarlo anche a mio padre così come faccio per ogni film, a mia madre, alla persona che me lo ha ispirato, a tutti quelli che hanno collaborato con me e a tutti i militari del Settimo che ogni giorno con sacrificio e determinazione svolgono la loro missione: perchè essere un militare non è una professione ma una missione!».

Il film “Io, Alpino” è prodotto dalla South Pictures Production con il patrocinio del Comune di Longarone e Belluno, della Fondazione Vajont onlus 9 ottobre 1963, con la collaborazione dell’Esercito Italiano e la partecipazione del 7°Reggimento Alpini, e vede nel suo cast Stefania Vampiro, Valentina Dalla Cort, Carmela Modica, Nicola Pezzella, Daniel Darech, Francesco Di Biase, Alessio Arturo Lanieri, Cristina Spuntarelli, Salvatore Moscarino, Chiara Bertacco.

Delle prime internazionali sono previste e già programmate per fine anno in Austria, Slovacchia, Slovenia e Repubblica Ceca.

http://www.avvenimentiiblei.com/2015/05/18/attesa-per-luscita-del-film-io-alpino-la-prima-a-longarone-per-ricordare-il-vajont/