Parte dall’Italia la nazionale di parapendio alla volta dei Campionati del
Mondo in calendario dal 5 al 16 luglio a Piedrahita, località a circa 200 km
da Madrid.
Il sito ospite della manifestazione è un altopiano della Spagna centrale
ottimo per la pratica del volo in parapendio e deltaplano. Saranno presenti
150 piloti in rappresentanza di 48 nazioni che decolleranno dalla Pena
Negra, un monte altro 2000 metri, orientato a nord ovest e con una cima
piatta che si estende per ben 7 km. Da qui i partecipanti, meteo
permettendo, spiccheranno un volo al giorno. In condizioni ottimali il
comprensorio consente percorsi di decine di chilometri e talvolta quote
attorno ai 4000 metri.
Ad ogni manche i piloti dovranno chiudere un percorso delimitato da punti
salienti del territorio, come cime dei monti, paesi, prima di raggiungere
l’atterraggio ufficiale a Piedrahita sul bordo sud-orientale della città.
Vince chi impiega meno tempo, trasformando il risultato in punti. I titoli
di campioni del mondo saranno assegnati al pilota ed alla squadra con il
miglior punteggio sommando i parziali delle varie manches.
Il team azzurro è composto da Marco Littamè di Gassino Torinese, dai
trentini Christian Biasi di Rovereto e Luca Donini di Molveno, dal CT
Alberto Castagna di Cologno Monzese (Milano), dai tecnici Giorgio Corti di
Suello (Lecco) e Paolo Zammarchi di Roncadelle (Brescia). Attualmente
l’Italia è campione d’Europa in carica (Abtenau, Austria 2010) e vice
campione mondiale (Valle de Bravo, Mexico 2009); ha vinto la Coppa del Mondo
nel 2009 e si è classificata seconda nel 2010. Individualmente Luca Donini è
campione d’Europa in carica, titolo già conquistato nel 2006; nel 2001 vinse
quello mondiale.
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Austria: parapendio, doppio oro azzurro
di Antonella Serafini
SALISBURGO 08 Giugno 2010 – Doppio oro europeo per l’Italia del parapendio: Luca Donini, di Molveno
(Trento), e la nazionale italiana si aggiudicano i titoli individuale ed a squadre per la seconda volta in pochi anni.
Gli altri azzurri: Aaron Durogati (Merano, Bolzano), Joachim Oberhauser (Termeno, Bolzano), Christian Biasi (Rovereto, Trento), Alberto Vitale (Bologna), Martina Centa (Feltre, Belluno), il CT Alberto Castagna (Cologno Monzese, Milano) e l’aiutante Giorgio Corti (Suello, Lecco).
I campionati si sono svolti ad Abtenau in Austria, non lontano da Salisburgo. Vi hanno preso parte 143 piloti provenienti da 33 nazioni che sui monti circostanti avevano a disposizione apposite aree di decollo tra i 1600 e 1832 m. Ovviamente i parapendio, sfruttando le correnti d’aria ascensionale, hanno raggiunto quote ben più elevate, talvolta fino a 3400 m, con forti ratei di salita (9 m/sec) specie sulle pareti dell’ imponente massiccio montuoso del Dagstein.
Inclementi le condizioni del tempo: pioggia e neve hanno costretto gli organizzatori a convalidare solo tre giornate di volo delle dieci previste, sospendendo le altre. Donini ha vinto due manches su tre; l’ultima, grazie anche ad un brillante terzo posto di Biasi su un percorso di oltre 134 km, è stata determinante per tutta la squadra. Alle spalle gli azzurri lasciavano Austria, Slovenia e Francia, mentre il nostro regolava l’austriaco Alex Schalber, secondo, ed il polacco Rafal Luckos, terzo.
In campo femminile il podio segnava al primo e terzo posto le ceche Petra Slivova, e Renáta Kuhnová, con la francese Elisa Houdry alla piazza d’onore.
La vittoria di Abtenau porta l’Italia al vertice assoluto nel panorama internazionale del volo libero, cioè senza motore. Al titolo europeo di oggi si affiancano i quattro mondiali in deltaplano, individuali ed a squadre.
L’Italia il prossimo anno ospiterà i mondiali di questa disciplina a Sigillo in Umbria.