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Nasa Colab: una libreria virtuale tra passato e futuro

di Asia Connell


NASA COLAB, Second Life 01 Marzo 2010 – Una libreria multimediale che racchiude testi, suoni, foto, video…. a questi aggiungi modellini 3D dello Sputnik e dei vettori Saturno…. e l’epopea della conquista dello spazio con la ricostruzione di un grande shuttle nell’area del landing point dell’isola…..

No, non è fantascienza: questo è Nasa Colab, avveneristico progetto virtuale in cui la Nasa di Pasadena ha impegnato alcune delle sue risorse dopo gli ultimi e sorprendenti tagli alla missione “Moon” effettuati dall’amministrazione Obama.

L’archivista Llewellyn è sbarcata anch’essa nel virtuale 3D di Second Life, nel bel mezzo del progetto Nasa Colab, con quello “suo” di una libreria multimediale che, ad un anno dalla nascita, vanta visite da tutto il mondo: da singoli avatar che atterrano nel cuore pulsante della Nasa virtuale, a quello di intere scolaresche che da ogni punto del pianeta arrivano a frotte per visitare la “Neil A. Armstrong Library“.

Nasa Colab - La "Neil Armstrong Library" in Second Life, ed intervista ad Archivist Llewellyn « Quando arrivai in Second Life – ci racconta Archivist Llewellyn, dr. Shannon Bohle in rl, archivista anche per il premio Nobel Watson – avevo in mente di realizzare un progetto di libreria sulle donne nella storia del volo e della conquista dello spazio».

La libreria nasce così come sorta di incubatore che in poco tempo si espande includendo gli Afro-Americani, Apollo 11, la medicina spaziale ed un vero e proprio archivio di tutto il progetto Colab.

«In parte – continua Archivist – l’ispirazione arrivò dal mio lavoro nella vita reale al Museo dello Spazio dedicato a Neil Armstrong, mentre la sezione sulla medicina spaziale nasce dalla mia esperienza nei Laboratori di Cold Spring Harbor ed anche da un progetto da me realizzato per la Nasa».

Nasa Colab - La "Neil Armstrong Library" in Second Life, ed intervista ad Archivist Llewellyn La libreria prende ufficialmente vita nel metaverso della Linden Lab nel Novembre 2008 nella sim della Colab Island offrendo ai suoi visitatori dalle semplici pagine delle pubblicazioni Nasa traslate nell’universo virtuale a tre dimensioni, alla possibilità di effettuare veri e propri calcoli sulle orbite lunari, dalle registrazioni audio della prima missione Apollo11, alla possibilità di interagire con gli astronauti ed i loro siti web, in vere a proprie chat multimediali.
Dai siti flickr ai twitter degli astronauti, dalle donne nell’aviazione alla scoperta della struttura del Dna da parte di Watson e Crick, ogni cosa nella libreria è stata creata per dar vita ad interazioni virtuali dentro una piattaforma che si sta sempre più affermando come “gaming as learning”.

Magnifica la sezione dedicata alle donne-pilota come Amelia Earhart, Bessie Coleman (prima pilota afro-americana), Helene Dutrieu (prima donna a pilotare to pilot un idrovolante), Harriet Quimby (prima donan a trasvolare la Manica), e le donne pioniere delle spazio come, nella missione Mercury 13, Valentina Tereshkova, and Sally Ride.
Alcuni degli item presenti nella libreria sono stati donati o creati espressamente per essa: come la foto della donna-pilota Patty Wagstaff, la foto del premio Nobel James D. Watson, e l’intervista con un pilota Tuskegee.

Nasa Colab - La "Neil Armstrong Library" in Second Life, ed intervista ad Archivist Llewellyn «Il primo anno di vita della libreria – spiega Archivist Llewellyn – ci ha visti molto impegnati nella costruzione vera e propria della libreria stessa e degli archivi del progetto Nasa Colab. Mentre ad oggi stiamo mettendo a fuoco la parte che riguarda le pubblicazioni, le presentazioni ed i video».

Nasa Colab - La "Neil Armstrong Library" in Second Life, ed intervista ad Archivist Llewellyn La “Neil Armstrong Library” è diventata pertanto la prima libreria virtuale al mondo ufficialmente riconosciuta dalla Libreria del Congresso degli Stati Uniti d’America con ID 38392, e con lo scopo di archiviare e rendere fruibili tutte le registrazioni ed i documenti di Nasa Colab in Second Life, e di archiviare materiali relativi alla NASA ed al Jet Propulsion Laboratory che, con il California Institute of Technology, opera nella Colab Island in sl.

«La presenza di volontari in questo progetto – sottolinea Archivist, in chiusura della nostra intervista, è un grande modo di coinvolgere coloro che sono appassionati dello spazio: ci sono molte opportunità ed uno degli aspetti più interessanti del progetto NASA Colab è proprio la capacità di incontrarsi per collaborare allo sviluppo della Nasa.

Il progetto Nasa Colab organizza anche dei meeting settimanali ogni martedì all’1pm del fuso orario di Second Life, che poi è quello del Pacifico.

Non solo e-learning, dunque, ma ambiente 3D anche come possibilità di sviluppo e di utilizzo del mezzo virtuale per la simulazione scientifica e per la realizzazioni di grandi archivi interattivi.

Il futuro è sempre più web 3.0 !

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