CATANIA 09 Febbraio 2015 – Venerdì 13 febbraio 2015 alle ore 16:30 presso l’aula A1 del Monastero dei Benedettini di Catania si svolgerà il Convegno di Studi e Ricerche “La Sicilia come metafora: due secoli di letteratura nazionale”. L’incontro ideato e organizzato da Giuseppe Ricchi, in qualità di rappresentante dell’Associazione “I Netini di Roma” con la collaborazione l’Associazione FARE–Catania si avvale della partecipazione del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania e dell’Assessorato alla Cultura e ai Saperi del Comune di Catania.
Ospite d’eccezione lo storico, scrittore e giornalista Pino Aprile, già vicedirettore di Oggi e direttore di Gente, autore del libro best-seller Terroni, con 250.000 copie vendute, nonché vincitore di numerosi premi letterari.
Interverranno: Maria Marzana, Deputata della Repubblica, firmataria dell’atto parlamentare che chiede al Governo un impegno a reintrodurre gli autori meridionali del ‘900 cancellati dai programmi scolastici nazionali dalla Riforma Gelmini; Orazio Licandro, Assessore ai Saperi e alla Bellezza Condivisa del Comune di Catania; Giuseppe Ricchi, consulente parlamentare e studioso di Storia della Sicilia; Sebastiano Marino, docente e ricercatore di Storia della Sicilia.
Per il Dipartimento di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Catania sarà presente Antonio Di Grado professore ordinario di Letteratura Italiana e Alberto Giovanni Biuso professore associato di Filosofia Teoretica.
Il Convegno di studi e ricerche rappresenta una importante occasione per sostenere il valore culturale degli autori del Sud, il cui studio è stato precluso agli studenti della scuola superiore, e per promuovere la risoluzione parlamentare depositata in VII Commissione cultura, scienza e istruzione che impegna il Governo ad integrare le “Indicazioni nazionali” con gli scrittori meridionali del ‘900.