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Attesa per l’uscita del film “Io, Alpino”. La “Prima” a Longarone per ricordare il Vajont.

Sono terminate le riprese del film “Io, Alpino”: prima produzione cinematografica italiana ambientata durante la Missione ISAF,in Afghanistan,  conclusa nel dicembre 2014.

Quando Annarita Campo sceglie, da ragazzina, la via del Cinema forse non immaginava ancora che sarebbe stata anche tra i primi registi e produttori italiani di una pellicola sui militari italiani.

La cinematografia, a parte sparute eccezioni, ancora sembra non aver metabolizzato quel pezzo di Storia contemporanea che vede i Militari in prima linea a difesa delle Operazioni di Supporto alla Pace.

Sparsi nei difficili teatri operativi, sulla linea del fuoco nemico, in un quotidiano non facile che mette a repentaglio le loro stesse vite dentro maree di inutili quanto sterili polemiche a ridosso di un sacrificio che non deve essere dimenticato.

La regista Annarita Campo* l’abbiamo incontrato a conclusione delle riprese del film “Io, Alpino”.

D: Come è nata l’idea di un film sull’impegno degli Alpini in Afghanistan?

R: L’idea è sempre stata quella di raccontare una storia d’amore con un Alpino narrata nei luoghi legati alla storia degli stessi, come Longarone e Belluno e ambientata soprattutto nella caserma Salsa D’Angelo di Belluno, a cui sono molto legata…
Volevo altresì raccontare il dolore e l’ansia dei familiari dei militari impegnati in missione e la scelta proprio della missione Isaf è nata perché quando ho svolto il servizio V3S il 7° Reggimento era proprio impegnato in quella missione in particolare…

D: Ci parli del Set del film “Io, Alpino”. Quali le emozioni dal punto di vista della Regista?

R: Girare un film per me è ormai normalissimo… In realtà mi emoziono quando inizio a montarlo e quando poi lo vedo e rivedo già ultimato….
In “Io,Alpino” però devo dire sinceramente che mi sono molto emozionata in tutte le scene in cui ho diretto gli Alpini… Mi ha emozionato anche trovarmi a dirigere un film affiancata dal Comando del 7° Reggimento con il quale ho coordinato tutte le scene… Questa per me è stata una grandissima emozione che non potrò mai dimenticare…

IO,ALPINO-07D: Proprio in questi giorni corre il quinto anniversario della morte di due Alpini, il Caporal Maggiore Luigi Pascazio e il Sergente Maggiore Massimiliano Ramadù, avvenuta in Afghanistan il 17 Maggio 2010. Cosa significa il Film, da Lei realizzato e prodotto, alla luce del sacrificio dei nostri ragazzi impegnati nelle Missioni di Supporto alla Pace nei vari Teatri operativi sparsi per il mondo?

R: Avendo vissuto in prima persona l’esperienza militare anche se per poco, ho avuto la possibilità di conoscere meglio un mondo che mi affascinava e soprattutto di capire realmente quanti sacrifici compiono i nostri militari ogni giorno.
Questo film vuole coinvolgere il pubblico permettendogli di vivere il lato umano dei militari con la storia d’amore e il lato eroico con l’impegno che portano nel mondo anche a costo di perdere la vita…

D: In che modo questa pellicola cinematografica è stata supportata dall’Esercito Italiano?

R: Il film è prodotto dalla mia casa di produzione, la South Pictures, che curerà anche la distribuzione, ed è stato realizzato con la collaborazione dell’Esercito Italiano e la partecipazione del 7° Reggimento Alpini…
Lo Stato Maggiore dell’Esercito Italiano ha supervisionato l’intera lavorazione dello stesso, coordinando assieme al Comando del 7° Reggimento Alpini di Belluno le scene che li vedevamo protagonisti…

D: Per quando è prevista l’uscita del film “Io, Alpino” nelle sale cinematografiche?

R: Come è stato anticipato dal sindaco di Longarone, Roberto Padrin, nel corso della conferenza stampa di chiusura delle riprese, la prima nazionale del film è stata fissata per il prossimo 2 Ottobre proprio a Longarone. Il film aprirà le Commemorazioni per le Vittime del Vajont e i festeggiamenti per la cittadinanza onoraria all’Associazione Nazionale Alpini.

D: La Regista pensa di realizzare in futuro altri film sull’impegno Italiano nelle Missioni all’Estero?

R: In realtà non amo ripetermi. Tutti i miei film sono diversi l’uno dall’altro… Ma confesso che in mente ho un altro film con il 7° Reggimento Alpini… non il prossimo ovviamente…..

D: Se Annarita Campo volesse farsi una domanda a cui dare una risposta, un pò come accade in una nota trasmissione televisiva, quale sarebbe la domanda? E, soprattutto, quale sarebbe la risposta?

R: La domanda che mi farei è questa: “Perché fai questo lavoro?” .
Risponderei dicendo: Faccio questo lavoro perché fare cinema è come vivere due realtà parallele, dove la realtà diventa sogno e il sogno diventa realtà… Nel cinema puoi essere chiunque tu voglia e vivere la vita che desideri….

(red.)
Annarita Campo-taormina 2011*Nota sulla Regista Annarita Campo: “Classe 1982. Regista, Sceneggiatrice, Produttrice Cinematografica. Cresce artisticamente agli “Studios” di Roma dove frequenta la “New University of Cinema and Tv” laureandosi in “Regia” e “Direzione della Fotografia”. Ha fondato il “Neorealismo al Femminile”, in quanto dirige esclusivamente pellicole con protagoniste le donne.
Ultima erede della scuola del “Neorealismo Italiano”, è stata alunna dei grandi maestri del cinema tra cui Carlo Lizzani, Citto Maselli, Giulio Pontecorvo, Giulio Paradisi, Renzo Rossellini, Manuel De Sica, Ugo Pirro, Franco Di Giacomo e Michelangelo Antonioni.
Ha iniziato la sua carriera all’età di 14 anni dirigendo il suo primo lungometraggio “La lunga strada della vita” con Giovanni Armone. Ha diretto sino ad oggi, più di dieci lungometraggi, diversi film-tv, spot pubblicitari e videoclip sia in Italia che all’Estero.
A soli 18 anni per l’improvvisa scomparsa del padre dice di “no” a Hollywood, rinunciando alla proposta lavorativa del produttore Dino De Laurentiis.
A soli 19 anni ha dato vita alla SOUTH PICTURES, nota casa di produzione e distribuzione cinematografica, inserita tra le case di produzioni cinematografiche più importanti d’Italia (www.anica.it).
Il suo film più noto al grande pubblico è “Nel cuore di una diva” che vanta come protagoniste l’attrice tunisina Karima Ferjani e Sandra Milo, musa del grande Federico Fellini. Il film ha ricevuto il patrocinio del Ministero delle Pari Opportunità e la collaborazione della Polizia di Stato. Nel 2008 ha scritto,diretto e prodotto il kolossal natalizio “La città dell’amore” ambientato tra il Friuli Venezia-Giulia, l’Austria, la Slovenia e la Siberia, con protagonisti attori del panorama cinematografico internazionale. Realizzato con la partecipazione del Corpo Forestale dello Stato, dei Minatori di Raibl, del Soccorso Nazionale Alpino e Speleologico, della Scuola Internazionale di Mushing e della squadra di hockey di Serie A, le “Generali Aquile FVG”. Film trasmesso in prima tv il 24 dicembre 2013 su “Padre Pio TV”, canale 145 del digitale terrestre e 158 di Sky. Il film ha ottenuto circa più di tre milioni di spettatori tra la diretta tv, web e satellite.
Per questo film nel 2011, nel 2012 e nel 2013 la regista Campo ha avuto l’invito ufficiale di candidatura da parte della Commissione Italiana degli Academy of Motion Pictures, Arts and Sciences, per la pre-selezione degli Academy Awards (OSCAR).
Ha ricevuto numerosi prestigiosi riconoscimenti italiani ed esteri, come la “Cittadinanza Benemerita” del Comune di Rosolini (Sr); il riconoscimento della “Città di Ragusa”, assegnato anche a Susan Sarandon; il premio “Excelsior” (1999) assegnatole da Carlo Verdone; “Woman in Video” (2001); “Star Music” (2004); ”Oscar del Cinema e della Tv Siciliana” (2001); “Archimede” (2007)da parte degli imprenditori di Siracusa; “Nino Martoglio”- “Premio speciale per la cinematografia” (2007) da parte del critico Gregorio Napoli; “Nike di Fidia” (2007); “Pedrov” (Bulgaria-2007); “Europe Human Rights” (Germania-2007); “ La Nereide” (2007);  “Passaporto per il cinema” (2007); “Brati” (Slovacchia-2008);  “Willschwim” (Austria-2008) e “Goslow” (Polonia-2008).
Ha prestato servizio militare presso l’Esercito Italiano, nella storica e famosa “BRIGATA ALPINA JULIA”- 7° Reggimento Alpini- 64° compagnia Feltre” di Belluno.
Nel 2009 il noto critico cinematografico italiano Gregorio Napoli è diventato il suo biografo ufficiale, firmando sempre nello stesso anno, la prima biografia della regista dal titolo “ANNARITA, una cineasta a tutto CAMPO”, presentata alla 55esima ed alla 57esima edizione del “Taormina Film Festival”.
Nel 2009 avviene l’incontro con la nota attrice francese Catherine Denueve, che viene raccontato dal quotidiano “La Repubblica”, che dedica un articolo all’avvenimento, e da numerosi quotidiani nazionali ed internazionali. Nel 2010 viene contattata dal regista americano Packard con il quale sta lavorando ad alcuni progetti cinematografici. Nel 2011 riceve i complimenti del Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, che in una lettera si congratula con la regista per la biografia e la sua carriera artistica. Nel Febbraio 2012 viene invitata alla notte degli Oscar di Los Angeles, alla quale partecipa. Nel Marzo del 2012, riceve i complimenti del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per i traguardi raggiunti nel campo cinematografico. Nel 2012 è tra i co-produttori del film “41° Parallelo” con Massimo Dapporto che racconta la tragedia dell’11 settembre delle Twin Towers di New York. Nel marzo del 2013 il film viene selezionato al “RIFF-Roma International Film Festival” e nella sezione “Short Film Corner” al “Festival di Cannes” (Francia).  Sempre nel 2012, è tra i co-produttori di “The Golden Temple”, film di produzione italo- inglese ambientata ai Giochi Olimpici di Londra, ed interpretata dal noto attore John Wells. Attualmente sta lavorando al nuovo film “Io, Alpino”, la cui uscita è prevista per Ottobre 2015″.
Info: su www.annaritacampo.it o su www.southpictures.eu

Inaugurata scuola femminile al villaggio di Qala I Kuna nel distretto del Gulistan

Il progetto è stato realizzato con il contributo della Provincia di Trento e dell’Associazione Nazionale Alpini


Herat, 13 febbraio 2011 – Giorno di festa oggi per popolazione del distretto del Gulistan. Presso il villaggio di Qala I Kuna la Task Force South East ha inaugurato la scuola femminile, dopo una ristrutturazione durata quasi cinque mesi. Il complesso scolastico “Bibi Dost”, unico complesso femminile presente nella vallata del Gulistan, da tempo inutilizzato dopo essere stato bruciato dal regime talebano, è stato oggi riconsegnato alla popolazione della valle.

Il progetto, che ha preso avvio all’arrivo del personale della Task Force nel mese di settembre 2010, ha visto il pieno coinvolgimento delle autorità governative locali. Verso quest’esigenza sono stati catalizzati anche fondi di donatori dall’Italia: la Provincia di Trento che tramite il 2° reggimento genio ha finanziato diversi progetti a favore delle genti di quella valle, e l’Associazione Nazionale Alpini con le sezioni venete collegate al 7° reggimento.

Decine di migliaia di euro spesi tra infrastrutture (sono stati rifatte fondamenta. Infissi e tetto dell’edificio scolastico) unitamente a banchi, sedie e lavagne. La ristrutturazione ha interessato l’edificio principale del complesso scolastico, con il rifacimento dell’intera struttura, del tetto e della pavimentazione di tutte le otto aule scolastiche. Particolare importanza è stata data alla fornitura completa di arredi scolastici ed alla installazione di stufe a legna, per poter garantire l’ impiego nei rigidi mesi invernali. Anche il muro perimetrale, che circonda l’istituto, è stato rinforzato al fine di garantire una maggiore sicurezza per le frequentatrici, che riprenderanno le lezioni nella prossima primavera.

Alla cerimonia d’inaugurazione hanno partecipato il Governatore della provincia di Farah accompagnato dalla rappresentante del Parlamento di Kabul, Bolquis Roshan, dal Capo della polizia di Farah. Durante l’introduzione, effettuata dal Governatore e dalla Parlamentare, appositamente arrivata da Kabul per l’evento, sono stati ringraziati quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’opera, sottolineando l’importante traguardo raggiunto per una maggiore scolarizzazione femminile, ed al progressivo incremento che queste opere portano alla stabilità nell’area.

Notevole è stata la cornice di sicurezza messa in atto dai nostri soldati con la preziosa e importante co-operazione dell’esercito afgano e della polizia locale. L’importante partecipazione di pubblico, adulti e bambini, provenienti da numerosi villaggi limitrofi, pone l’accento sul considerevole lavoro svolto dal personale della Task Force su base 7° reggimento alpini operante nel distretto e sulla percezione della popolazione di questo complesso angolo di Afghanistan, nei confronti delle forze ISAF.

( foto www.difesa.it )