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Vibo Valentia: giro di lauree false, 10 avvisi di garanzia

di Antonella Serafini

VIBO VALENTIA 10 Giugno 2010 – Nella mattinata odierna i militari della Compagnia Carabinieri di Vibo Valentia al comando del Cap. Stefano Di Paolo, con il supporto dei comandi dell’Arma competenti per territorio, hanno provveduto alla notifica di 10 avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili a vario titolo di associazione a delinquere, truffa, falsità materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale ed esercizio abusivo di una professione.
Tra i destinatari dei provvedimenti, che sono stati eseguiti dai militari in Lazio, Campania, Lombardia, Puglia e Sicilia, moltissimi insospettabili che, l’attività di indagine, ha permesso di identificare come compartecipi di un’associazione dedita alla produzione ed alla vendita, in tutto il territorio nazionale, di certificati di laurea falsi.
In particolare a ricevere l’avviso di garanzia è stato un noto imprenditore romano, M.F., titolare di un’agenzia di stampa e di servizi culturali molto attiva nella capitale e situata a pochi passi dal Pantheon, ed i suoi più stretti collaboratori che, sfruttando il proprio vasto giro di conoscenze ed amicizie, erano diventati il vero e proprio collettore per le richieste di lauree contraffatte che, in base alla difficoltà di reperimento ed al tipo di abilitazione a cui davano diritto, avevano un vero e proprio tariffario. Catena di amicizie che si estendeva ben oltre i confini della capitale, raggiungendo, di fatto, tutte le regioni italiane da cui decine di persone, ogni settimana, contattavano le società del gruppo per ottenere abilitazioni e lauree.
Altro destinatario illustre dei provvedimenti emessi dalla Procura di Vibo Valentia è stato A.C., genero del più noto Totò Riina che, è stato accertato dagli investigatori, teneva stretti rapporti d’affari proprio con l’imprenditore romano al fine acquistare alcuni attestati di laurea.
Gli oltre 100 uomini dell’Arma impiegati nell’operazione hanno anche provveduto ad eseguire ben 15 perquisizioni nei comuni di Roma, Alatri, Gaeta, Latina, Pollica, Fondi, Corleone, Agropoli, Limbiate nonché presso gli atenei universitari di Messina e Bari, dove sono stati acquisiti interessanti documenti su alcune convenzioni stipulate tra quell’università e la Moldavia per il riconoscimento delle lauree conseguite all’estero. Settore su cui la cricca aveva posto gli occhi ravvisando incredibili possibilità di guadagno giocando sulla convalida di lauree più o meno vere conseguite negli stati dell’Est-Europa.
Importantissima documentazione è stata anche rinvenuta all’interno delle sedi societarie dell’imprenditore romano, in cui gli uomini della Compagnia di Vibo Valentia hanno sequestrato decine di faldoni di documenti considerati estremamente interessanti e che potrebbero consentire di identificare numerosi altri falsi medici e professionisti che, nel passato, si erano rivolti all’uomo per ottenere la documentazione necessaria all’esercizio delle più disparate professioni senza averne titolo.
Ora tutta la documentazione si trova all’esame della Procura della Repubblica e degli investigatori della Benemerita.

Vibo Valentia: arrestato commerciante, vendeva pesce guasto

VIBO VALENTIA 16 Maggio 2010 – Nuovo arresto dei Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, al comando del Cap. Stefano Di Paolo, operato nei confronti di un venditore di prodotti ittici.
A finire nella rete degli uomini della Stazione Carabinieri di Vibo Marina è stato Francesco Vatano, pescatore 46enne di Vibo Marina, che, nelle prime ore di sabato, è stato sorpreso dagli uomini dell’Arma mentre, a bordo della propria auto dotata di altoparlanti e microfono, stava tranquillamente gironzolando per le frazioni del capoluogo bandendo il pesce posto in bella mostra nel cofano del proprio mezzo.
I Carabinieri appena hanno fermato l’uomo hanno immediatamente avvertito l’odore nauseabondo proveniente dai 35 kg. di prodotti ittici lasciati all’aria aperta senza alcuno strumento di protezione e letteralmente invasi dai parassiti.
Immediata è stata la richiesta di intervento indirizzata alle autorità sanitarie cittadine che hanno decretato l’inidoneità al consumo umano degli alimenti e la necessità di provvedere alla loro immediata eliminazione.
L’uomo è stato quindi immediatamente dichiarato in arresto con l’accusa di commercio di sostanze alimentari nocive, mentre il pesce rinvenuto è stato distrutto.
Quello di oggi è l’ennesimo caso di pescatori intenti a vendere illegalmente prodotti ittici privi di qualsiasi certificazione sanitaria e conservati in condizioni a dir poco incredibili. Pratica che sta venendo giornalmente contrastata con mirati servizi da parte degli uomini dell’arma che, negli ultimi mesi, hanno già arrestato numerosi improvvisati imprenditori del settore.

Vibo Valentia: tentano di occupare casa, arrestati dai Carabinieri

di Antonella Serafini

VIBO VALENTIA 27 Gennaio 2010 – Nuovo successo dei Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia. comandata dal Cap. Stefano Di Paolo. Questa notte i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della città, in collaborazione con i loro colleghi delle Stazioni di Pizzo e Cessaniti, hanno infatti arrestato due giovani italiani con l’accusa di tentata violazione di domicilio in concorso.
I militari dell’Arma li hanno sorpresi a Pizzo mentre, intorno all’una di questa notte, i due giovani, Emanuele Bonaccurso di 27 anni e Leonardo Calfapietra di 37 anni pregiudicato, già noto alle forze dell’ordine, hanno tentato di entrare in un’abitazione popolare aterp, temporaneamente non abitata poiché l’assegnataria si trova al nord Italia per delle cure mediche, per poi occuparla.
Grimaldelli, giraviti e nuova serratura con tanto di cilindretto e chiavi. Questi, inoltre, gli oggetti che sono stati rinvenuti, e successivamente sequestrati, dai militari dell’Arma, in possesso dei giovani al momento della cattura. Tutto l’occorrente per una vera e propria occupazione dell’immobile. La giornata di ieri è stata caratterizzata dalla pioggia e dal freddo che, accompagnati alla tarda ora della notte, avrebbe garantito ai due giovani di essere al riparo da occhi indiscreti.
Purtroppo per loro questi elementi non sono bastati per compiere l’obiettivo, perché in una notte deserta, oltre a loro, vi erano in giro anche gli uomini del Radiomobile dei Carabinieri di Vibo Valentia e delle Stazione di Pizzo e Cessaniti che stavano controllando a tappeto il territorio nipitino. E così, i militari dell’Arma, avendo notato i soggetti con fare sospetto vicino alla porta d’ingresso dell’abitazione, nel mentre la stavano già forzando e cercando di aprire, si sono immediatamente lanciati verso gli stessi, che hanno provato una fuga a piedi. Fuga durata soltanto pochi secondi poiché gli uomini della Benemerita li hanno chiusi in trappola ed immobilizzandoli.
I giovani, sorpresi dalla fulminea azione dei militari che sono piombati loro addosso, non hanno potuto fare altro che ammettere le proprie responsabilità ed accettare di buon grado di essere dichiarati in arresto.
Adesso, dopo le formalità di rito, i due si trovano rinchiusi nel carcere del capoluogo, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Quest’ultima operazione non fa che confermare come sia forte la presenza dell’Arma nel territorio ed è esempio di quanto sia professionale e costante l’attività svolta quotidianamente dai militari della Benemerita che nostante le avverse condizioni metereologiche di questi giorni ed il freddo pungente della notte non hanno minimamente allentato il controllo sul territorio continuando costantemente nella loro opera di tutela dei cittadini.