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Cerimonia di avvicendamento nella carica di Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri

ROMA 16 Gennaio 2015 – Questa mattina, a Roma, presso la caserma “Orlando de Tommaso”, ha avuto luogo la cerimonia di avvicendamento nella carica di Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri fra i Generali Leonardo Gallitelli e Tullio Del Sette. La cerimonia si é svolta alla presenza del Ministro della Difesa Sen. Roberta Pinotti e del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.

In tribuna d’onore, presenti all’evento oltre al Ministro dell’Interno On. Angelino Alfano e al Ministro della Giustizia On. Andrea Orlando, anche numerose autorità politiche, religiose e militari.

arma cc. avvicendamento com gen 2015Il Gen. Gallitelli nel prendere la parola ha indirizzato un saluto deferente e riconoscente al Presidente Emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Presidente Piero Grasso e al Presidente del Consiglio dei Ministri, nonchè ringraziato tutte le Autorità intervenute alla cerimonia.

Rivolgendosi ai Carabinieri ha voluto esprimere il proprio grazie “al Carabiniere di sempre, umile e silenzioso servitore dello Stato. Al Carabiniere che con il suo quotidiano adempimento del dovere, garantisce sicurezza e legalità. Al Carabiniere che, ovunque occorra, offre vicinanza e solidarietà. Al Carabiniere che da due secoli incarna l’immagine dello Stato amico. È stato davvero” ha proseguito Gallitelli “un assoluto immenso privilegio aver comandato uomini e donne impareggiabili. A tutti voi rinnovo il mio plauso incondizionato e la mia affettuosa riconoscenza.”

Infine, ha rivolto “al Generale Tullio Del Sette, amico carissimo di antica data, uomo di immensa statura morale, l’augurio caloroso e affettuoso più bello di ogni fortuna per te, per i tuoi cari e per la nostra Istituzione”.

All’Arma Benemerita, che è riconosciuta linfa dell’identità della coscienza nazionale, ha augurato di “continuare ad essere baluardo invalicabile a difesa della libertà e della giustizia al servizio degli Italiani e della nostra amatissima Patria.”

com gen arma cc 2015A seguire l’intervento del Comandante Generale dell’Arma Tullio Del Sette, il quale nell’unirsi nel saluto al Presidente Emerito Napolitano, al Presidente Grasso e nel ringraziamento per la loro presenza al Ministro Pinotti, ai Ministri Alfano e Orlando e a tutte le Autorità presenti, ha sottolineato come “In questo luogo storico in cui fu celebrato il primo centenario dell’Arma è custodita da 120 anni la Bandiera di Guerra dell’Arma: qui si sono formate dal 1885 generazioni di Carabinieri. Con commozione ed orgoglio assumo l’incarico di Comandante Generale dell’Arma che mi impegno ad assolvere con la dedizione e lo spirito di servizio cui ho cercato di ispirare la mia vita nella Istituzioni e per l’Arma. Lo assumo certo di poter contare sul pieno sostegno e sul lavoro fervido, appassionato, professionale, operoso di tutti i Carabinieri dal Vice Comandante Generale ai Comandanti di Vertice, ai comandanti di ogni livello, alla Rappresentanza Militare, agli ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati e carabinieri, donne e uomini che prestano servizio in ogni reparto sul territorio Nazionale e all’estero, ai giovani che iniziano la loro missione formandosi alle capacità tecniche e ai valori etici che fanno dei carabinieri cittadini, militari e operatori di polizia esemplari che hanno fatto e continuano a fare grande la nostra Istituzione.”

Il Comandante Generale ha poi sottolineato come questo sia “un giorno indimenticabile della mia lunga vita di carabiniere, di servitore dello Stato, iniziata oltre 44 anni fa, quello che ho il privilegio di vivere, oggi, con voi qui, carabinieri, autorità, familiari, ospiti graditi, e idealmente con tutti gli appartenenti all’Arma. Sono consapevole delle responsabilità connesse alla carica di vertice, responsabilità che sento anche per l’eredità prestigiosa lasciata da coloro che mi hanno preceduto, e per ultimo dal generale Leonardo Gallitelli, comandante e maestro straordinario per me e per tanti ufficiali, per tanti tantissimi carabinieri, per tutti, la cui guida lungimirante e saggia, autorevole, lascia una traccia profonda, ne sono assolutamente convinto, nella nostra Istituzione.”

arma cc avv com gen 2015“Cercherò di proseguire la sua opera e quella dei suoi e dei miei predecessori, corrispondendo così alle attese degli appartenenti all’Arma, dei rappresentanti delle Istituzioni e del Paese. Al Generale Gallitelli va il mio saluto davvero fraterno, riconoscente, assieme, caro Dino, al rispetto all’affetto sincero, memore e grato, dell’Arma tutta, con gli auguri più fervidi di ogni fortuna e di ogni serenità per Te e la tua bella famiglia.”

“Al Consiglio Centrale di Rappresentanza mi rivolgo con la certezza di poter contare su un costante e davvero fruttuoso rapporto di stretta collaborazione e piena fiducia a sostegno della condizione e dell’azione di governo del personale, per il bene della nostra Istituzione e di tutti i suoi appartenenti, con la chiara prospettiva del bene comune dei nostri concittadini.”

“L’Arma è pronta come sempre” ha poi continuato il Comandante Generale “a raccogliere le nuove sfide e le opportunità derivanti dalla modernità, dalla globalizzazione e dalle nuove tecnologie, con la fondamentale piena valorizzazione del suo straordinario patrimonio e potenziale umano e della capillarità territoriale.”

E’ intervenuto, quindi, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, che ha esordito ricordando come quella del Generale Gallitelli sia stata “un’intera esistenza dedicata all’Arma nel pensiero e nell’azione: una vita di sacrifici, ma anche di grandissime soddisfazioni”, definendolo “un carabiniere di razza, che ha vissuto con orgoglio la militarità: una figura carismatica ed esemplare”.

Al Generale Del Sette ha poi rivolto queste parole: “saprai far eccellere la figura del carabiniere e del militare, forte della stima che ogni cittadino tributa all’Arma. Da marinaio, ti auguro vento e mare propizio.”

In ultimo, ha preso la parola il Ministro Pinotti, cha ha ringraziato il Generale Gallitelli “per come ha saputo condurre l’Arma”, aggiungendo poi che “l’affetto che l’Italia vi ha riservato è frutto del vostro essere forti, coesi e famiglia”, tanto da divenire “punto di riferimento per il Paese”. Rivolgendosi al Generale Del Sette, ha affermato: “è stato mio Capo di Gabinetto, sono convinta che la sua leadership, fatta di efficienza, dedizione e umanità, farà progredire l’Arma, in continuità col percorso sinora fatto”.

Il Ministro della Difesa ha concluso così il suo discorso: “Generale del Sette, io immagino come possa essere importante per chi la sta guardando dal cielo, suo padre Carabiniere che è stato anche deportato per due anni, immagino che soddisfazione possa essere per lei pensare a lui che la guarda da lassù. E con questa benedizione che sicuramente arriva, ringrazio il Generale Gallitelli per il suo lavoro, incoraggio il Generale Del Sette per quanto dovrà fare e ringrazio tutti i Carabinieri per il sacrificio incessante, costante e quotidiano davvero di vicinanza e di affetto per quest’Italia perché siete un punto di riferimento fondamentale.

La cerimonia di avvicendamento ha avuto come prologo – nel corso della medesima mattinata – la deposizione di due corone d’alloro presso l’Altare della Patria e il Sacrario del Museo Storico dell’Arma da parte dei Generali Gallitelli e Del Sette, quale doveroso omaggio ai Caduti.

Courtesy www.carabinieri.it

Celebrato il 199° Annuale di Fondazione dell'Arma dei Carabinieri

ROMA 06 Giugno 2013 – Il 5 giugno 2013 l’Arma dei Carabinieri ha celebrato il 199° Annuale della propria Fondazione.
Nella mattinata, il Comandante Generale dell’Arma Leonardo Gallitelli ha reso visita al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presso il Palazzo del Quirinale.
Nella circostanza, al seguito del Generale Gallitelli, in rappresentanza di tutti i Carabinieri d’Italia, vi era anche un simbolico gruppo di allievi provenienti dagli Istituti di Formazione della Benemerita.
A seguire, nel pomeriggio, all’interno della Caserma Hazon, sede del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, si è svolta una breve e sobria cerimonia alla presenza del Ministro della Difesa Mario Mauro, del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e del Comandante Generale dell’Arma.

Lo schieramento dei Reparti è avvenuto con l’accompagnamento musicale della prestigiosa Banda dell’Arma dei Carabinieri. Il Reggimento di formazione, al Comando del Col. Paterna, era formato da tre Compagnie. La prima rappresentata da Ufficiali Allievi della Scuola Ufficiali Carabinieri, la seconda da allievi provenienti dai altri reparti di formazione dell’Arma: Scuola Marescialli e Brigadieri e Legione Allievi Carabinieri. La terza, di carattere “operativo” rappresentata da militari dell’Arma dell’8° Reggimento Carabinieri “Lazio”. Sono stati poi resi gli Onori al Ministro della Difesa, che ha passato in rassegna i Reparti accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Luigi Binelli Mantelli e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli.

Per l’occasione, è stata data lettura del messaggio augurale che il Capo dello Stato ha inviato al Comandante Generale dell’Arma, nel quale ha sottolineando come i Carabinieri abbiano, nella storia, intessuto un profondo legame con gli Italiani, fatto di “solidarietà, fiducia, dedizione al bene comune e capacità di rispondere ai bisogni della gente”, grazie soprattutto alla preziosa azione svolta dalle Stazioni Carabinieri“impareggiabili” e “autentici simboli della vicinanza dello Stato ai cittadini“. Successivamente ha preso la parola il Ministro della Difesa Mario Mauro, il quale ha dapprima rivolto “un commosso e grato pensiero ai Carabinieri che, in ossequio al giuramento prestato, hanno offerto la propria vita per servire, con dedizione silenziosa, il Paese, le Istituzioni e i Cittadini“, definendo la Benemerita “Istituzione fondamentale, vero e proprio presidio di libertà“. Il Ministro ha quindi affermato che, alla vigilia del terzo secolo di storia, l’Arma “guarda al futuro con la forza e la determinazione che derivano dalla responsabile consapevolezza di rappresentare un’importante garanzia e un baluardo per la difesa del Bene comune“.

Fase saliente della cerimonia è stata la consegna delle “Ricompense” ai Carabinieri maggiormente distintisi nelle attività di servizio con le motivazioni a fianco di ciascuno indicate:

Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” all’App. Sc. Tiziano Della Ratta, già effettivo al NORM della Cp. di Maddaloni (CE): “Con ferma determinazione, esemplare iniziativa e insigne coraggio, presente in abiti civili per indagini di polizia giudiziaria all’interno di una gioielleria, non esitava, unitamente a un commilitone, ad affrontare tre malviventi armati di pistola, entrati per perpetrare una rapina. Esponendosi coscientemente al fuoco dei malfattori, anche a protezione dei due clienti presenti, replicava efficacemente con l’arma in dotazione prima di essere mortalmente ferito e di accasciarsi esanime al suolo. Il pronto intervento di altri militari consentiva l’immediato arresto dei due rapinatori rimasti feriti, mentre altri otto correi venivano catturati nel corso delle successive e tempestive investigazioni. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”. Maddaloni (CE), 27 aprile 2013;

Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria” all’App. Giovanni SALVO, già effettivo alla Stazione di Villaricca (NA): “Con coraggiosa determinazione e cosciente sprezzo del pericolo, nello svolgimento di un servizio di pattuglia in territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità, non esitava a porsi all’inseguimento di due sospetti rapinatori che si erano dati alla fuga a bordo di un motoveicolo. Nel corso dell’intervento, condotto a forte velocità lungo un’arteria stradale ad alta densità di traffico, veniva coinvolto in un incidente stradale, a seguito del quale riportava gravissime lesioni che ne causavano la morte. Fulgido esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere spinti fino all’estremo sacrificio”. Giugliano in Campania (NA), 9 ottobre 2009;

Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo e di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero “alla memoria” all’App. Sc. Manuele Braj, già effettivo al 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” (GO): “Addetto alla Squadra Shooting Range / Fire Arms del Police Speciality Training Team di Adraskan (Afghanistan), nell’ambito della missione ISAF, in un contesto ambientale caratterizzato da persistente ed elevatissimo rischio proveniente da sommerse sacche di ostilità, dedicava ogni personale risorsa all’assolvimento del compito assegnato, impegnandosi con instancabile slancio ed intima convinzione nelle attività di addestramento e di supporto in favore della polizia locale. Nel corso della supervisione dell’esercitazioni a fuoco presso il poligono di tiro della locale base, veniva mortalmente investito dalla devastante deflagrazione causata dall’impatto di un razzo esploso da appartenenti a cellula terroristica contro la garitta di osservazione, ove si trovava unitamente ad altri militari. L’altissimo spirito di abnegazione, il cosciente sprezzo del pericolo e la straordinaria professionalità costantemente testimoniati hanno consentito il perseguimento degli scopi della rischiosa missione, esaltando il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale. Chiaro esempio di elette virtù militari, elevatissimo senso del dovere ed assoluta dedizione al servizio”. Adraskan (Afghanistan), 25 giugno 2012.

Medaglia d’Oro al Valor Civile al Brig. Giuseppe Giangrande e al Car. Sc. Francesco Negri, effettivi al 6° Battaglione “Toscana”:

  • Brig. Giuseppe Giangrande “Addetto a Battaglione Mobile, nel corso di servizio di ordine pubblico nei pressi di importante sede Istituzionale, tentava, per scongiurare i rischi all’incolumità di numerose persone, di porre in essere una reazione ad efferata e improvvisa azione di fuoco, venendo gravemente ferito da un proiettile esploso da breve distanza, evidenziando grande coraggio ed altissimo senso del dovere“. Roma, 28 aprile 2013;
  • Car. Sc. Negri: “Addetto a Battaglione Mobile, nel corso di servizio di ordine pubblico nei pressi di importante sede Istituzionale, tentava, per scongiurare i rischi all’incolumità di numerose persone, di porre in essere una reazione ad efferata e improvvisa azione di fuoco, venendo ferito da due proiettili esplosi da breve distanza, evidenziando grande coraggio ed altissimo senso del dovere“. Roma, 28 aprile 2013;
    Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma dei Carabinieri al V.Brig. Delio Marco Murrighile e all’App. Ciro Cafiero, effettivi al 6° Btg. “Toscana”:
  • V.Brig. Murrighile: “Durante un servizio di ordine e sicurezza pubblica svolto a protezione della sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dando prova di eccezionale coraggio e sprezzo del pericolo, interveniva con risoluta determinazione nei confronti di un uomo armato di pistola che aveva proditoriamente e gravemente ferito due Carabinieri impegnati nel medesimo dispositivo di sicurezza. Benchè superficialmente attinto, senza conseguenze, da un colpo di pistola, riusciva, unitamente ad altro militare, a bloccare, disarmare e trarre in arresto l’attentatore. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere“. Roma, 28 aprile 2013;
  • App. Cafiero: “Durante un servizio di ordine e sicurezza pubblica svolto a protezione della sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dando prova di eccezionale coraggio e sprezzo del pericolo, interveniva con risoluta determinazione nei confronti di un uomo armato di pistola che aveva proditoriamente e gravemente ferito due Carabinieri impegnati nel medesimo dispositivo di sicurezza. Benchè costantemente esposto ad azione di fuoco, riusciva, unitamente ad altro militare, a bloccare, disarmare e trarre in arresto l’attentatore. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere“. Roma, 28 aprile 2013;
    Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma dei Carabinieri al Mar. Ca. Tiziano Perilli e al Mar. Ca. Fabio De Angelis, effettivi alla Stazione di Cuggiono (MI):
  • Mar. Ca. Perilli: “Con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, non esitava ad affrontare, unitamente ad altro militare, due malviventi che, armati di pistola, dopo aver tentato una rapina in danno di un istituto di credito, si erano asserragliati all’interno di un edificio disabitato. Fatto segno a proditoria azione di fuoco, replicava con l’arma in dotazione, costringendo alla resa uno dei malviventi. L’intervento si concludeva con l’arresto di entrambi i rapinatori e il sequestro delle armi. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere“. Buscate (MI), 5 aprile 2013;
  • Mar. Ca. De Angelis: “Con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, non esitava ad affrontare, unitamente ad altro militare, due malviventi che, armati di pistola, dopo aver tentato una rapina in danno di un istituto di credito, si erano asserragliati all’interno di un edificio disabitato. Benchè fatto segno a proditoria azione di fuoco, replicava con l’arma in dotazione e non esitava a fare irruzione nello stabile, costringendo alla resa uno dei malviventi dopo averlo ferito ad una gamba. L’intervento si concludeva con l’arresto di entrambi i rapinatori e il sequestro delle armi. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere“. Buscate (MI), 5 aprile 2013;

Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma dei Carabinieri al Brig. Cosimo Raho, effettivo al NORM della Cp. di Manduria (TA): “Con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, non esitava a porsi all’inseguimento di due individui che, per sottrarsi a un controllo, si erano dati a precipitosa fuga. Fatto segno a proditoria azione di fuoco ad opera di uno dei malviventi, poi rivelatosi un pericoloso latitante, appartenente ad organizzazione di tipo mafioso e già condannato per omicidio, replicava con l’arma in dotazione, costringendolo alla resa. L’intervento si concludeva con l’arresto di entrambi i malfattori e il sequestro dell’arma utilizzata. Chiaro esempio di elette virtù militarie altissimo senso del dovere“. Manduria (TA), 29 marzo 2013;
A seguire, come di consueto, la consegna del “Premio Annuale” a cinque Comandanti di Stazione. Un riconoscimento carico di significati per l’importante ruolo svolto dalla Stazione Carabinieri nelle relazioni con il territorio e la sua comunità di riferimento. Un rapporto che spesso travalica le problematiche inerenti la sicurezza e la legalità sfociando in esigenze legate al vivere quotidiano.

Quest’anno sono premiati i seguenti Sottufficiali:

  • Lgt. Giovanni Sappada, Comandante della Stazione di Tarvisio (UD);
  • Lgt. Domenico Resciniti, Comandante della Stazione di Gela (CL);
  • MAsUPS Luigi Russo, Comandante della Stazione di Orzinuovi (BS);
  • MAsUPS Sebastiano Zampone, Comandante della Stazione di Montalto di Castro (VT);
  • MAsUPS Antonio Galgano, Comandante della Stazione di Lavello (PZ).

L’Arma celebra la propria festa il 5 giugno, giorno in cui, nel 1920, la Bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla Prima guerra mondiale. La motivazione che ha accompagnato la medaglia è la seguente: “Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d’Italia“.
Contestualmente, in ogni Provincia italiana, si sono svolti analoghi incontri con il personale dipendente durante i quali l’Autorità di vertice ha illustrato il significato dell’evento dopo aver dato lettura del messaggio del Capo dello Stato.

 

Riepilogo dell’attività operativa dell’Arma nel 2012

La sicurezza è oggi, più che mai, il prodotto di un sistema integrato di azioni attesa la continua evoluzione del quadro della minaccia, direttamente connessa con le dinamiche dei mutamenti economici e sociali in atto.
A fronte infatti di un articolato e complesso mosaico di rischi è necessario l’intervento di molteplici componenti operative, in grado di incidere con la dovuta efficacia su ogni specifico settore e, nel contempo, di interagire tra loro con immediatezza e continuità, garantendo all’offerta di sicurezza la necessaria trasversalità e flessibilità.
In tale contesto si inquadra l’attività dell’Arma, il cui perno è rappresentato dall’organizzazione territoriale, che, con le sue 4.614 Stazioni Carabinieri e 57 Tenenze, aderisce con piena funzionalità al vasto reticolo degli 8.092 Comuni italiani, rappresentando, per la maggior parte di essi, l’unico presidio di polizia.
Si tratta di Reparti, tra le più concrete e immediate espressioni della vicinanza dello Stato al cittadino, che svolgono, nella grande città come nel piccolo centro, un non facile ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione, contribuendo al rafforzamento dell’unità e della coesione sociale.
I risultati conseguiti da questi Comandi nell’anno appena trascorso testimoniano la loro valenza operativa. Le sole Stazioni hanno segnalato all’Autorità giudiziaria 322.629 persone e ne hanno tratte in arresto 48.225, pari ad oltre il 75% dell’attività di tutta l’Arma (409.263 persone denunciate e 81.892 arrestate).
L’attività di controllo del territorio, fondata proprio sulla capillare distribuzione in ambito nazionale di Tenenze e Stazioni, si è estrinsecata in oltre 4.500.000 servizi, nel corso dei quali si è proceduto all’identificazione di 19.003.791 persone e al controllo di 14.467.589 veicoli. L’azione di questi presidi, i quali garantiscono il contatto quotidiano con la realtà degli ambiti territoriali di competenza e con le problematiche della popolazione, è ulteriormente qualificata dai 130.805 servizi svolti dal “Carabiniere di quartiere”, che opera in 810 quartieri di tutti i 103 capoluoghi di provincia e di altre 116 maggiori città.
Un apporto determinante nel settore preventivo è altresì offerto dai Nuclei Radiomobili che hanno effettuato oltre 202.000 interventi, nonché tratto in arresto 22.221 persone. L’efficacia del dispositivo è accresciuta dall’ attività di coordinamento delle pattuglie svolta dalle Centrali Operative attestate presso i Comandi Provinciali e le Compagnie, che, attraverso il “112” – individuato quale Numero Unico di Emergenza Europeo – hanno assicurato la risposta alle oltre 5 milioni di richieste pervenute dai cittadini.
Tale dispositivo di controllo del territorio è stato rinforzato con l’impiego medio giornaliero di 300 militari in forza alle Compagnie di Intervento Operativo (C.I.O.), il quale, in varie località del territorio nazionale, ha consentito di garantire una risposta immediata ad esigenze emergenti a sostegno dell’azione preventiva e di contrasto dei comandi territoriali alla criminalità comune e organizzata.
Accanto all’ attività di prevenzione generale, l’Arma pone da sempre una particolare attenzione alla sicurezza sulle strade, riferita agli oltre 648.000 Km di viabilità ordinaria urbana e extraurbana ove l’Istituzione, in ragione della propria capillarità territoriale, svolge una rilevante funzione di controllo. Nel 2012, i servizi dedicati alla vigilanza stradale hanno richiesto l’impiego di oltre 4.450.000 pattuglie che hanno accertato circa 948.912 infrazioni al Codice della Strada. Sul piano dell’infortunistica, sono stati invece rilevati oltre 23.000 incidenti, che hanno causato il decesso di 989 persone e il ferimento di altre Il.790. Nello specifico settore l’attività non si è limitata ai soli aspetti repressivi, ma anche alla diffusione della “cultura della legalità” tra i giovani, con la partecipazione ad attività didattiche in materia di educazione alla circolazione stradale.
Il controllo del territorio ha altresì beneficiato delle competenze di 21 Nuclei cinofili (che complessivamente hanno svolto 6.624 servizi: dall’intervento in caso di calamità naturali, alla ricerca di persone scomparse e di stupefacenti, alla individuazione di ordigni), dei tiratori scelti e degli artificieri antisabotaggio in occasione di grandi eventi, delle 2.079 pattuglie del Reggimento Carabinieri a Cavallo nelle aree verdi urbane e nei boschi, e degli Squadroni Eliportati “Cacciatori” Calabria e Sardegna, estremamente utili in ambienti naturali impervi, come le zone montuose della Sila e della Barbagia. Nel 2012 i “Cacciatori” hanno svolto complessivamente 5.572 servizi, nel corso dei quali sono state tratte in arresto 220 persone. Anche nei cieli e nelle acque interne l’impegno dell’Arma è stato costante, come testimoniano le oltre 3429 missioni di volo operative svolte dagli elicotteri dei 15 Nuclei presenti sul territorio nazionale e le 84.132 ore di navigazione delle motovedette in dotazione, che hanno consentito, tra l’altro, il soccorso di 257 imbarcazioni e di 3.206 persone in difficoltà. Di non minore importanza il contributo fornito dai Carabinieri della “montagna” e dai subacquei. Nel 2012, sciatori e rocciatori hanno assicurato 19.085 servizi, mentre i subacquei hanno effettuato 692 interventi di soccorso e di polizia giudiziaria.
Di assoluto rilievo è stato anche l’impegno nel settore dell’ordine pubblico. In tale quadro, l’attività dell’Arma si è sviluppata con impegno costante nei riguardi di fenomeni eterogenei, dalle manifestazioni di piazza a quelle sportive, per garantire un’adeguata cornice di sicurezza, fornendo rinforzi per servizi di ordine pubblico, tratti dai Battaglioni, per 200.135 unità (con una media giornaliera pari a 548), alle quali si sono affiancati ulteriori 214.146 militari impiegati per servizi connessi aesigenze specifiche, quali la vigilanza a obiettivi sensibili o eventi eccezionali.
Il dato, comunque, non evidenzia in modo esauriente l’impegno complessivo dell’Istituzione nello specifico settore, ove si consideri che particolarmente significativo è il numero dei servizi di ordine pubblico svolti dai reparti territoriali in provincia, dove l’Arma opera in modo prevalente al comando dei propri Ufficiali e Marescialli. Nel decorso anno sono stati complessivamente impiegati 429.081 carabinieri dell’Organizzazione Territoriale (con una media giornaliera di 1.175 militari).
Con riferimento all’attività di contrasto, nel 2012 i Carabinieri hanno perseguito 2.060.238 reati, pari al 72% di tutte le Forze di Polizia, deferendo in stato di libertà all’ Autorità Giudiziaria complessivamente 409.263 persone e traendo in arresto 81.892 soggetti, di cui 53.513 in flagranza di reato.
Sul versante della lotta alla criminalità organizzata l’Arma ha posto rilevanza strategica alle attività investigative volte prioritariamente alla disarticolazione delle organizzazioni criminali, allo “spossessamento” dei patrimoni illeciti e alla cattura dei latitanti. Lungo queste direttrici si è sviluppata la risposta operativa, assicurata dal Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.) in stretta sinergia con i Comandi territoriali che, nel 2012, ha portato alla cattura di 9 latitanti di massima pericolosità, all’ arresto di 733 soggetti per associazione mafiosa, nonché al sequestro e alla confisca di beni per un valore complessivo, rispettivamente, di oltre 621 M€ e di 260 M€.
Analogamente incisivi sono stati gli interventi sviluppati per contrastare l’eversione interna ed il terrorismo internazionale, come attestato dai 42 arresti eseguiti, nel medesimo arco temporale, nei confronti sia di esponenti delle varie formazioni di matrice anarco-insurrezionalista, sia di aderenti ad organizzazioni terroristiche straniere. In tale ambito, infatti, si inquadrano anche le risultanze delle attività investigative delegate al R.O.S. sugli attentati contro i contingenti militari nazionali dispiegati in Teatri Operativi Esteri, sui sequestri e sugli omicidi di connazionali commessi nelle aree di crisi, nonché sugli atti di pirateria verificatisi nell’Oceano Indiano, questi ultimi con finalità di estorsione per finanziare organizzazioni qaidiste.
È in questo quadro di minaccia che si inserisce l’obiettivo istituzionale del potenziamento dell’azione investigativa conseguito attraverso il rafforzamento dei cinque Reparti anticrimine del ROS e l’istituzione delle Sezioni “Misure di prevenzione” nei Nuclei Investigativi di tutti i Comandi Provinciali in sede di DDA. Alla stessa logica si ispira la recentissima istituzione, in seno al ROS, del “Reparto Crimini Violenti”, destinato ad accrescere e qualificare le capacità investigative in occasione di delitti particolarmente efferati e complessi, che suscitano 1’allarme della collettività e determinano comprensibili aspettative di rapida e positiva conclusione delle indagini.
Il compito di assicurare agli investigatori tradizionali il massimo contributo da parte delle scienze forensi è assegnato invece agli specialisti del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), dei 4 Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.) di Roma, Parma, Messina e Cagliari e delle Sezioni Investigazioni Scientifiche (S.I.S.), inquadrate nei principali Comandi provinciali, che, nel 2012, hanno portato a termine, complessivamente, 19.128 accertamenti.
Il panorama degli assetti istituzionali devoluti al contrasto degli illeciti è completato dai reparti speciali che operano, nel quadro della ripartizione dei comparti di specialità tra le Forze di Polizia, in stretto rapporto con le unità territoriali, a salvaguardia degli interessi primari della collettività direttamente riconducibili alla qualità della vita.
L’Arma ha svolto un’attività altamente qualificata nei comparti di specifica competenza, come dimostrano le quasi 58.000 ispezioni effettuate dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, con l’accertamento di quasi 35.000 infrazioni e l’arresto di 177 persone. Sono analogamente considerevoli i risultati conseguiti dal Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, che è riuscito a recuperare oltre 141.000 opere d’arte nell’ambito degli oltre 178.000 controlli eseguiti. Di pregio è anche 1’attività condotta dal Comando per la Tutela dell’Ambiente che nell’anno trascorso ha compiuto 2.742 controlli, traendo in arresto 49 persone e deferendone ulteriori 1.779. Il quadro è completato dall’azione svolta dai Nuclei Ispettorato del Lavoro non soltanto per verificare 1’osservanza della normativa antinfortunistica e previdenziale, ma anche per arginare i fenomeni del lavoro nero e dell’impiego di manodopera clandestina. Analoga attività ispettiva è stata condotta dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari per contrastare il fenomeno delle truffe ai danni dell’Unione Europea, nonché per tutelare i consumatori mediante verifiche sul ciclo di produzione in agricoltura e sulla genuinità dei prodotti immessi sul mercato. Nell’ altrettanto delicato settore della prevenzione e del contrasto al falso nummario, il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria ha arrestato 497 persone e deferito altre 584, sequestrando, tra l’altro, banconote, assegni e valori bollati falsificati per un ammontare complessivo di oltre 1.880.000 euro, nonché monete contraffatte per 1.985 euro.
In un momento segnato da particolari difficoltà congiunturali, l’obiettivo di continuare a garantire sicurezza ed efficienza con la massima economicità è stato perseguito investendo prioritariamente sulla riconfigurazione del dispositivo, con particolare riguardo alle strutture logistiche, amministrative e di comando, nonché con il ricorso a sofisticati strumenti elettronici, che hanno agevolato l’attività di gestione, e una serie di interventi finalizzati ad elevare la qualità della formazione mediante nuovi modelli addestrativi.
Tra le iniziative finalizzate al conseguimento di più elevati standard di professionalità, assume una particolare rilevanza l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, che dal 2008 provvede alla specializzazione degli ufficiali di polizia giudiziaria, abilitati alla conduzione delle investigazioni più complesse e all’uso dei più sofisticati strumenti tecnologici oggi disponibili. Nel 2012, in particolare, sono stati specializzati oltre 600 ufficiali di polizia giudiziaria impegnati in prima linea nella lotta alla criminalità.
Nella stessa direzione muove l’attività addestrativa svolta dalla Sezione Atti Persecutori del Ra.C.I.S., costituita nel 2009 e orientata a sviluppare le capacità investigative sull’odioso, ma quanto mai attuale fenomeno dello “stalking”, evidenziando l’attenzione che da sempre l’Arma rivolge ai soggetti più vulnerabili.
La “prossimità” come strategia di sicurezza comprende anche iniziative orientate a favorire un consolidamento diffuso della cultura della legalità: un’opera di educazione, condotta in stretta sinergia con le istituzioni scolastiche, rivolta ai giovani affinché questi apprezzino il valore delle norme quali necessari strumenti regolatori della vita collettiva. A livello periferico, i reparti dei carabinieri, grazie alla loro capillarità, si propongono quale diretto punto di riferimento dei responsabili degli istituti scolastici e i Comandanti avvicinano direttamente i giovani nelle scuole, con l’obiettivo di favorire, attraverso la conoscenza dell’Istituzione, l’accettazione e la pratica del valore della legalità.
L’impegno dell’Arma è stato rilevante anche all’estero, ove 1.049 carabinieri sono stati impiegati in operazioni di sostegno della pace in vari teatri operativi, dal Kosovo alla Cisgiordania, dall’Afghanistan al Libano, dalla Libia a Cipro, fino alla Georgia e al Niger, e 461 carabinieri hanno assicurato la tutela di 129 sedi diplomatiche italiane.
L’abnegazione e il coraggio di tutti i Carabinieri trovano speciale riscontro nell’alto contributo di sangue pagato nel 2012: 4 carabinieri caduti in servizio e 454 feriti gravemente nel corso del servizio. 

 

( www.carabinieri.it )

Celebrato il 199° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri

ROMA 06 Giugno 2013 – Il 5 giugno 2013 l’Arma dei Carabinieri ha celebrato il 199° Annuale della propria Fondazione.
Nella mattinata, il Comandante Generale dell’Arma Leonardo Gallitelli ha reso visita al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano presso il Palazzo del Quirinale.
Nella circostanza, al seguito del Generale Gallitelli, in rappresentanza di tutti i Carabinieri d’Italia, vi era anche un simbolico gruppo di allievi provenienti dagli Istituti di Formazione della Benemerita.
A seguire, nel pomeriggio, all’interno della Caserma Hazon, sede del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, si è svolta una breve e sobria cerimonia alla presenza del Ministro della Difesa Mario Mauro, del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, del Capo di Stato Maggiore della Difesa Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli e del Comandante Generale dell’Arma.

Lo schieramento dei Reparti è avvenuto con l’accompagnamento musicale della prestigiosa Banda dell’Arma dei Carabinieri. Il Reggimento di formazione, al Comando del Col. Paterna, era formato da tre Compagnie. La prima rappresentata da Ufficiali Allievi della Scuola Ufficiali Carabinieri, la seconda da allievi provenienti dai altri reparti di formazione dell’Arma: Scuola Marescialli e Brigadieri e Legione Allievi Carabinieri. La terza, di carattere “operativo” rappresentata da militari dell’Arma dell’8° Reggimento Carabinieri “Lazio”. Sono stati poi resi gli Onori al Ministro della Difesa, che ha passato in rassegna i Reparti accompagnato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Luigi Binelli Mantelli e dal Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Leonardo Gallitelli.

Per l’occasione, è stata data lettura del messaggio augurale che il Capo dello Stato ha inviato al Comandante Generale dell’Arma, nel quale ha sottolineando come i Carabinieri abbiano, nella storia, intessuto un profondo legame con gli Italiani, fatto di “solidarietà, fiducia, dedizione al bene comune e capacità di rispondere ai bisogni della gente”, grazie soprattutto alla preziosa azione svolta dalle Stazioni Carabinieri“impareggiabili” e “autentici simboli della vicinanza dello Stato ai cittadini“. Successivamente ha preso la parola il Ministro della Difesa Mario Mauro, il quale ha dapprima rivolto “un commosso e grato pensiero ai Carabinieri che, in ossequio al giuramento prestato, hanno offerto la propria vita per servire, con dedizione silenziosa, il Paese, le Istituzioni e i Cittadini“, definendo la Benemerita “Istituzione fondamentale, vero e proprio presidio di libertà“. Il Ministro ha quindi affermato che, alla vigilia del terzo secolo di storia, l’Arma “guarda al futuro con la forza e la determinazione che derivano dalla responsabile consapevolezza di rappresentare un’importante garanzia e un baluardo per la difesa del Bene comune“.

Fase saliente della cerimonia è stata la consegna delle “Ricompense” ai Carabinieri maggiormente distintisi nelle attività di servizio con le motivazioni a fianco di ciascuno indicate:

Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” all’App. Sc. Tiziano Della Ratta, già effettivo al NORM della Cp. di Maddaloni (CE): “Con ferma determinazione, esemplare iniziativa e insigne coraggio, presente in abiti civili per indagini di polizia giudiziaria all’interno di una gioielleria, non esitava, unitamente a un commilitone, ad affrontare tre malviventi armati di pistola, entrati per perpetrare una rapina. Esponendosi coscientemente al fuoco dei malfattori, anche a protezione dei due clienti presenti, replicava efficacemente con l’arma in dotazione prima di essere mortalmente ferito e di accasciarsi esanime al suolo. Il pronto intervento di altri militari consentiva l’immediato arresto dei due rapinatori rimasti feriti, mentre altri otto correi venivano catturati nel corso delle successive e tempestive investigazioni. Fulgido esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”. Maddaloni (CE), 27 aprile 2013;

Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria” all’App. Giovanni SALVO, già effettivo alla Stazione di Villaricca (NA): “Con coraggiosa determinazione e cosciente sprezzo del pericolo, nello svolgimento di un servizio di pattuglia in territorio caratterizzato da elevato indice di criminalità, non esitava a porsi all’inseguimento di due sospetti rapinatori che si erano dati alla fuga a bordo di un motoveicolo. Nel corso dell’intervento, condotto a forte velocità lungo un’arteria stradale ad alta densità di traffico, veniva coinvolto in un incidente stradale, a seguito del quale riportava gravissime lesioni che ne causavano la morte. Fulgido esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere spinti fino all’estremo sacrificio”. Giugliano in Campania (NA), 9 ottobre 2009;

Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo e di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero “alla memoria” all’App. Sc. Manuele Braj, già effettivo al 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” (GO): “Addetto alla Squadra Shooting Range / Fire Arms del Police Speciality Training Team di Adraskan (Afghanistan), nell’ambito della missione ISAF, in un contesto ambientale caratterizzato da persistente ed elevatissimo rischio proveniente da sommerse sacche di ostilità, dedicava ogni personale risorsa all’assolvimento del compito assegnato, impegnandosi con instancabile slancio ed intima convinzione nelle attività di addestramento e di supporto in favore della polizia locale. Nel corso della supervisione dell’esercitazioni a fuoco presso il poligono di tiro della locale base, veniva mortalmente investito dalla devastante deflagrazione causata dall’impatto di un razzo esploso da appartenenti a cellula terroristica contro la garitta di osservazione, ove si trovava unitamente ad altri militari. L’altissimo spirito di abnegazione, il cosciente sprezzo del pericolo e la straordinaria professionalità costantemente testimoniati hanno consentito il perseguimento degli scopi della rischiosa missione, esaltando il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate a livello internazionale. Chiaro esempio di elette virtù militari, elevatissimo senso del dovere ed assoluta dedizione al servizio”. Adraskan (Afghanistan), 25 giugno 2012.

Medaglia d’Oro al Valor Civile al Brig. Giuseppe Giangrande e al Car. Sc. Francesco Negri, effettivi al 6° Battaglione “Toscana”:

  • Brig. Giuseppe Giangrande “Addetto a Battaglione Mobile, nel corso di servizio di ordine pubblico nei pressi di importante sede Istituzionale, tentava, per scongiurare i rischi all’incolumità di numerose persone, di porre in essere una reazione ad efferata e improvvisa azione di fuoco, venendo gravemente ferito da un proiettile esploso da breve distanza, evidenziando grande coraggio ed altissimo senso del dovere“. Roma, 28 aprile 2013;
  • Car. Sc. Negri: “Addetto a Battaglione Mobile, nel corso di servizio di ordine pubblico nei pressi di importante sede Istituzionale, tentava, per scongiurare i rischi all’incolumità di numerose persone, di porre in essere una reazione ad efferata e improvvisa azione di fuoco, venendo ferito da due proiettili esplosi da breve distanza, evidenziando grande coraggio ed altissimo senso del dovere“. Roma, 28 aprile 2013;
    Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma dei Carabinieri al V.Brig. Delio Marco Murrighile e all’App. Ciro Cafiero, effettivi al 6° Btg. “Toscana”:
  • V.Brig. Murrighile: “Durante un servizio di ordine e sicurezza pubblica svolto a protezione della sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dando prova di eccezionale coraggio e sprezzo del pericolo, interveniva con risoluta determinazione nei confronti di un uomo armato di pistola che aveva proditoriamente e gravemente ferito due Carabinieri impegnati nel medesimo dispositivo di sicurezza. Benchè superficialmente attinto, senza conseguenze, da un colpo di pistola, riusciva, unitamente ad altro militare, a bloccare, disarmare e trarre in arresto l’attentatore. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere“. Roma, 28 aprile 2013;
  • App. Cafiero: “Durante un servizio di ordine e sicurezza pubblica svolto a protezione della sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dando prova di eccezionale coraggio e sprezzo del pericolo, interveniva con risoluta determinazione nei confronti di un uomo armato di pistola che aveva proditoriamente e gravemente ferito due Carabinieri impegnati nel medesimo dispositivo di sicurezza. Benchè costantemente esposto ad azione di fuoco, riusciva, unitamente ad altro militare, a bloccare, disarmare e trarre in arresto l’attentatore. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere“. Roma, 28 aprile 2013;
    Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma dei Carabinieri al Mar. Ca. Tiziano Perilli e al Mar. Ca. Fabio De Angelis, effettivi alla Stazione di Cuggiono (MI):
  • Mar. Ca. Perilli: “Con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, non esitava ad affrontare, unitamente ad altro militare, due malviventi che, armati di pistola, dopo aver tentato una rapina in danno di un istituto di credito, si erano asserragliati all’interno di un edificio disabitato. Fatto segno a proditoria azione di fuoco, replicava con l’arma in dotazione, costringendo alla resa uno dei malviventi. L’intervento si concludeva con l’arresto di entrambi i rapinatori e il sequestro delle armi. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere“. Buscate (MI), 5 aprile 2013;
  • Mar. Ca. De Angelis: “Con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, non esitava ad affrontare, unitamente ad altro militare, due malviventi che, armati di pistola, dopo aver tentato una rapina in danno di un istituto di credito, si erano asserragliati all’interno di un edificio disabitato. Benchè fatto segno a proditoria azione di fuoco, replicava con l’arma in dotazione e non esitava a fare irruzione nello stabile, costringendo alla resa uno dei malviventi dopo averlo ferito ad una gamba. L’intervento si concludeva con l’arresto di entrambi i rapinatori e il sequestro delle armi. Chiaro esempio di elette virtù militari e altissimo senso del dovere“. Buscate (MI), 5 aprile 2013;

Medaglia d’Argento al Valore dell’Arma dei Carabinieri al Brig. Cosimo Raho, effettivo al NORM della Cp. di Manduria (TA): “Con ferma determinazione, esemplare iniziativa ed eccezionale coraggio, non esitava a porsi all’inseguimento di due individui che, per sottrarsi a un controllo, si erano dati a precipitosa fuga. Fatto segno a proditoria azione di fuoco ad opera di uno dei malviventi, poi rivelatosi un pericoloso latitante, appartenente ad organizzazione di tipo mafioso e già condannato per omicidio, replicava con l’arma in dotazione, costringendolo alla resa. L’intervento si concludeva con l’arresto di entrambi i malfattori e il sequestro dell’arma utilizzata. Chiaro esempio di elette virtù militarie altissimo senso del dovere“. Manduria (TA), 29 marzo 2013;
A seguire, come di consueto, la consegna del “Premio Annuale” a cinque Comandanti di Stazione. Un riconoscimento carico di significati per l’importante ruolo svolto dalla Stazione Carabinieri nelle relazioni con il territorio e la sua comunità di riferimento. Un rapporto che spesso travalica le problematiche inerenti la sicurezza e la legalità sfociando in esigenze legate al vivere quotidiano.

Quest’anno sono premiati i seguenti Sottufficiali:

  • Lgt. Giovanni Sappada, Comandante della Stazione di Tarvisio (UD);
  • Lgt. Domenico Resciniti, Comandante della Stazione di Gela (CL);
  • MAsUPS Luigi Russo, Comandante della Stazione di Orzinuovi (BS);
  • MAsUPS Sebastiano Zampone, Comandante della Stazione di Montalto di Castro (VT);
  • MAsUPS Antonio Galgano, Comandante della Stazione di Lavello (PZ).

L’Arma celebra la propria festa il 5 giugno, giorno in cui, nel 1920, la Bandiera dell’Arma fu insignita della prima Medaglia d’oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla Prima guerra mondiale. La motivazione che ha accompagnato la medaglia è la seguente: “Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d’Italia“.
Contestualmente, in ogni Provincia italiana, si sono svolti analoghi incontri con il personale dipendente durante i quali l’Autorità di vertice ha illustrato il significato dell’evento dopo aver dato lettura del messaggio del Capo dello Stato.

 

Riepilogo dell’attività operativa dell’Arma nel 2012

La sicurezza è oggi, più che mai, il prodotto di un sistema integrato di azioni attesa la continua evoluzione del quadro della minaccia, direttamente connessa con le dinamiche dei mutamenti economici e sociali in atto.
A fronte infatti di un articolato e complesso mosaico di rischi è necessario l’intervento di molteplici componenti operative, in grado di incidere con la dovuta efficacia su ogni specifico settore e, nel contempo, di interagire tra loro con immediatezza e continuità, garantendo all’offerta di sicurezza la necessaria trasversalità e flessibilità.
In tale contesto si inquadra l’attività dell’Arma, il cui perno è rappresentato dall’organizzazione territoriale, che, con le sue 4.614 Stazioni Carabinieri e 57 Tenenze, aderisce con piena funzionalità al vasto reticolo degli 8.092 Comuni italiani, rappresentando, per la maggior parte di essi, l’unico presidio di polizia.
Si tratta di Reparti, tra le più concrete e immediate espressioni della vicinanza dello Stato al cittadino, che svolgono, nella grande città come nel piccolo centro, un non facile ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione, contribuendo al rafforzamento dell’unità e della coesione sociale.
I risultati conseguiti da questi Comandi nell’anno appena trascorso testimoniano la loro valenza operativa. Le sole Stazioni hanno segnalato all’Autorità giudiziaria 322.629 persone e ne hanno tratte in arresto 48.225, pari ad oltre il 75% dell’attività di tutta l’Arma (409.263 persone denunciate e 81.892 arrestate).
L’attività di controllo del territorio, fondata proprio sulla capillare distribuzione in ambito nazionale di Tenenze e Stazioni, si è estrinsecata in oltre 4.500.000 servizi, nel corso dei quali si è proceduto all’identificazione di 19.003.791 persone e al controllo di 14.467.589 veicoli. L’azione di questi presidi, i quali garantiscono il contatto quotidiano con la realtà degli ambiti territoriali di competenza e con le problematiche della popolazione, è ulteriormente qualificata dai 130.805 servizi svolti dal “Carabiniere di quartiere”, che opera in 810 quartieri di tutti i 103 capoluoghi di provincia e di altre 116 maggiori città.
Un apporto determinante nel settore preventivo è altresì offerto dai Nuclei Radiomobili che hanno effettuato oltre 202.000 interventi, nonché tratto in arresto 22.221 persone. L’efficacia del dispositivo è accresciuta dall’ attività di coordinamento delle pattuglie svolta dalle Centrali Operative attestate presso i Comandi Provinciali e le Compagnie, che, attraverso il “112” – individuato quale Numero Unico di Emergenza Europeo – hanno assicurato la risposta alle oltre 5 milioni di richieste pervenute dai cittadini.
Tale dispositivo di controllo del territorio è stato rinforzato con l’impiego medio giornaliero di 300 militari in forza alle Compagnie di Intervento Operativo (C.I.O.), il quale, in varie località del territorio nazionale, ha consentito di garantire una risposta immediata ad esigenze emergenti a sostegno dell’azione preventiva e di contrasto dei comandi territoriali alla criminalità comune e organizzata.
Accanto all’ attività di prevenzione generale, l’Arma pone da sempre una particolare attenzione alla sicurezza sulle strade, riferita agli oltre 648.000 Km di viabilità ordinaria urbana e extraurbana ove l’Istituzione, in ragione della propria capillarità territoriale, svolge una rilevante funzione di controllo. Nel 2012, i servizi dedicati alla vigilanza stradale hanno richiesto l’impiego di oltre 4.450.000 pattuglie che hanno accertato circa 948.912 infrazioni al Codice della Strada. Sul piano dell’infortunistica, sono stati invece rilevati oltre 23.000 incidenti, che hanno causato il decesso di 989 persone e il ferimento di altre Il.790. Nello specifico settore l’attività non si è limitata ai soli aspetti repressivi, ma anche alla diffusione della “cultura della legalità” tra i giovani, con la partecipazione ad attività didattiche in materia di educazione alla circolazione stradale.
Il controllo del territorio ha altresì beneficiato delle competenze di 21 Nuclei cinofili (che complessivamente hanno svolto 6.624 servizi: dall’intervento in caso di calamità naturali, alla ricerca di persone scomparse e di stupefacenti, alla individuazione di ordigni), dei tiratori scelti e degli artificieri antisabotaggio in occasione di grandi eventi, delle 2.079 pattuglie del Reggimento Carabinieri a Cavallo nelle aree verdi urbane e nei boschi, e degli Squadroni Eliportati “Cacciatori” Calabria e Sardegna, estremamente utili in ambienti naturali impervi, come le zone montuose della Sila e della Barbagia. Nel 2012 i “Cacciatori” hanno svolto complessivamente 5.572 servizi, nel corso dei quali sono state tratte in arresto 220 persone. Anche nei cieli e nelle acque interne l’impegno dell’Arma è stato costante, come testimoniano le oltre 3429 missioni di volo operative svolte dagli elicotteri dei 15 Nuclei presenti sul territorio nazionale e le 84.132 ore di navigazione delle motovedette in dotazione, che hanno consentito, tra l’altro, il soccorso di 257 imbarcazioni e di 3.206 persone in difficoltà. Di non minore importanza il contributo fornito dai Carabinieri della “montagna” e dai subacquei. Nel 2012, sciatori e rocciatori hanno assicurato 19.085 servizi, mentre i subacquei hanno effettuato 692 interventi di soccorso e di polizia giudiziaria.
Di assoluto rilievo è stato anche l’impegno nel settore dell’ordine pubblico. In tale quadro, l’attività dell’Arma si è sviluppata con impegno costante nei riguardi di fenomeni eterogenei, dalle manifestazioni di piazza a quelle sportive, per garantire un’adeguata cornice di sicurezza, fornendo rinforzi per servizi di ordine pubblico, tratti dai Battaglioni, per 200.135 unità (con una media giornaliera pari a 548), alle quali si sono affiancati ulteriori 214.146 militari impiegati per servizi connessi aesigenze specifiche, quali la vigilanza a obiettivi sensibili o eventi eccezionali.
Il dato, comunque, non evidenzia in modo esauriente l’impegno complessivo dell’Istituzione nello specifico settore, ove si consideri che particolarmente significativo è il numero dei servizi di ordine pubblico svolti dai reparti territoriali in provincia, dove l’Arma opera in modo prevalente al comando dei propri Ufficiali e Marescialli. Nel decorso anno sono stati complessivamente impiegati 429.081 carabinieri dell’Organizzazione Territoriale (con una media giornaliera di 1.175 militari).
Con riferimento all’attività di contrasto, nel 2012 i Carabinieri hanno perseguito 2.060.238 reati, pari al 72% di tutte le Forze di Polizia, deferendo in stato di libertà all’ Autorità Giudiziaria complessivamente 409.263 persone e traendo in arresto 81.892 soggetti, di cui 53.513 in flagranza di reato.
Sul versante della lotta alla criminalità organizzata l’Arma ha posto rilevanza strategica alle attività investigative volte prioritariamente alla disarticolazione delle organizzazioni criminali, allo “spossessamento” dei patrimoni illeciti e alla cattura dei latitanti. Lungo queste direttrici si è sviluppata la risposta operativa, assicurata dal Raggruppamento Operativo Speciale (R.O.S.) in stretta sinergia con i Comandi territoriali che, nel 2012, ha portato alla cattura di 9 latitanti di massima pericolosità, all’ arresto di 733 soggetti per associazione mafiosa, nonché al sequestro e alla confisca di beni per un valore complessivo, rispettivamente, di oltre 621 M€ e di 260 M€.
Analogamente incisivi sono stati gli interventi sviluppati per contrastare l’eversione interna ed il terrorismo internazionale, come attestato dai 42 arresti eseguiti, nel medesimo arco temporale, nei confronti sia di esponenti delle varie formazioni di matrice anarco-insurrezionalista, sia di aderenti ad organizzazioni terroristiche straniere. In tale ambito, infatti, si inquadrano anche le risultanze delle attività investigative delegate al R.O.S. sugli attentati contro i contingenti militari nazionali dispiegati in Teatri Operativi Esteri, sui sequestri e sugli omicidi di connazionali commessi nelle aree di crisi, nonché sugli atti di pirateria verificatisi nell’Oceano Indiano, questi ultimi con finalità di estorsione per finanziare organizzazioni qaidiste.
È in questo quadro di minaccia che si inserisce l’obiettivo istituzionale del potenziamento dell’azione investigativa conseguito attraverso il rafforzamento dei cinque Reparti anticrimine del ROS e l’istituzione delle Sezioni “Misure di prevenzione” nei Nuclei Investigativi di tutti i Comandi Provinciali in sede di DDA. Alla stessa logica si ispira la recentissima istituzione, in seno al ROS, del “Reparto Crimini Violenti”, destinato ad accrescere e qualificare le capacità investigative in occasione di delitti particolarmente efferati e complessi, che suscitano 1’allarme della collettività e determinano comprensibili aspettative di rapida e positiva conclusione delle indagini.
Il compito di assicurare agli investigatori tradizionali il massimo contributo da parte delle scienze forensi è assegnato invece agli specialisti del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), dei 4 Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.) di Roma, Parma, Messina e Cagliari e delle Sezioni Investigazioni Scientifiche (S.I.S.), inquadrate nei principali Comandi provinciali, che, nel 2012, hanno portato a termine, complessivamente, 19.128 accertamenti.
Il panorama degli assetti istituzionali devoluti al contrasto degli illeciti è completato dai reparti speciali che operano, nel quadro della ripartizione dei comparti di specialità tra le Forze di Polizia, in stretto rapporto con le unità territoriali, a salvaguardia degli interessi primari della collettività direttamente riconducibili alla qualità della vita.
L’Arma ha svolto un’attività altamente qualificata nei comparti di specifica competenza, come dimostrano le quasi 58.000 ispezioni effettuate dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, con l’accertamento di quasi 35.000 infrazioni e l’arresto di 177 persone. Sono analogamente considerevoli i risultati conseguiti dal Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale, che è riuscito a recuperare oltre 141.000 opere d’arte nell’ambito degli oltre 178.000 controlli eseguiti. Di pregio è anche 1’attività condotta dal Comando per la Tutela dell’Ambiente che nell’anno trascorso ha compiuto 2.742 controlli, traendo in arresto 49 persone e deferendone ulteriori 1.779. Il quadro è completato dall’azione svolta dai Nuclei Ispettorato del Lavoro non soltanto per verificare 1’osservanza della normativa antinfortunistica e previdenziale, ma anche per arginare i fenomeni del lavoro nero e dell’impiego di manodopera clandestina. Analoga attività ispettiva è stata condotta dal Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari per contrastare il fenomeno delle truffe ai danni dell’Unione Europea, nonché per tutelare i consumatori mediante verifiche sul ciclo di produzione in agricoltura e sulla genuinità dei prodotti immessi sul mercato. Nell’ altrettanto delicato settore della prevenzione e del contrasto al falso nummario, il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria ha arrestato 497 persone e deferito altre 584, sequestrando, tra l’altro, banconote, assegni e valori bollati falsificati per un ammontare complessivo di oltre 1.880.000 euro, nonché monete contraffatte per 1.985 euro.
In un momento segnato da particolari difficoltà congiunturali, l’obiettivo di continuare a garantire sicurezza ed efficienza con la massima economicità è stato perseguito investendo prioritariamente sulla riconfigurazione del dispositivo, con particolare riguardo alle strutture logistiche, amministrative e di comando, nonché con il ricorso a sofisticati strumenti elettronici, che hanno agevolato l’attività di gestione, e una serie di interventi finalizzati ad elevare la qualità della formazione mediante nuovi modelli addestrativi.
Tra le iniziative finalizzate al conseguimento di più elevati standard di professionalità, assume una particolare rilevanza l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative, che dal 2008 provvede alla specializzazione degli ufficiali di polizia giudiziaria, abilitati alla conduzione delle investigazioni più complesse e all’uso dei più sofisticati strumenti tecnologici oggi disponibili. Nel 2012, in particolare, sono stati specializzati oltre 600 ufficiali di polizia giudiziaria impegnati in prima linea nella lotta alla criminalità.
Nella stessa direzione muove l’attività addestrativa svolta dalla Sezione Atti Persecutori del Ra.C.I.S., costituita nel 2009 e orientata a sviluppare le capacità investigative sull’odioso, ma quanto mai attuale fenomeno dello “stalking”, evidenziando l’attenzione che da sempre l’Arma rivolge ai soggetti più vulnerabili.
La “prossimità” come strategia di sicurezza comprende anche iniziative orientate a favorire un consolidamento diffuso della cultura della legalità: un’opera di educazione, condotta in stretta sinergia con le istituzioni scolastiche, rivolta ai giovani affinché questi apprezzino il valore delle norme quali necessari strumenti regolatori della vita collettiva. A livello periferico, i reparti dei carabinieri, grazie alla loro capillarità, si propongono quale diretto punto di riferimento dei responsabili degli istituti scolastici e i Comandanti avvicinano direttamente i giovani nelle scuole, con l’obiettivo di favorire, attraverso la conoscenza dell’Istituzione, l’accettazione e la pratica del valore della legalità.
L’impegno dell’Arma è stato rilevante anche all’estero, ove 1.049 carabinieri sono stati impiegati in operazioni di sostegno della pace in vari teatri operativi, dal Kosovo alla Cisgiordania, dall’Afghanistan al Libano, dalla Libia a Cipro, fino alla Georgia e al Niger, e 461 carabinieri hanno assicurato la tutela di 129 sedi diplomatiche italiane.
L’abnegazione e il coraggio di tutti i Carabinieri trovano speciale riscontro nell’alto contributo di sangue pagato nel 2012: 4 carabinieri caduti in servizio e 454 feriti gravemente nel corso del servizio. 

 

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