ROMA 09 Febbraio 2010 – Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Vincenzo Camporini, è intervenuto al seminario di studio “Afghanistan: La presenza civile e militare italiana e internazionale verso l’avvio della transizione”, promosso da ARGO – Analisi e Ricerche Geopolitiche sull’Oriente, che si è tenuto a Roma presso la Sala Capitolare del Senato della Repubblica in Piazza della Minerva.
Il seminario, moderato dalla giornalista Rai Tiziana Ferrario, ha visto la partecipazione di senatori e deputati di tutte le parti politiche e ha affrontato il tema della presenza italiana – militare e civile – sul suolo afgano anche alla luce della recente Conferenza internazionale di Londra e delle notizie apparse sulla stampa che riportano un’intensificazione della conflittualità specialmente a Sud del paese.
Il Generale Camporini nel suo intervento ha ribadito che l’impegno delle Forze Armate italiane in Afghanistan sta aumentando e ammonterà, in termini numerici, a poco meno di quattromila militari intorno alla fine dell’anno. Il contributo, comunque, «sarà rimodellato in una forma più addestrativa che operativa» per creare le condizioni che permettano di trasferire al governo afghano, in modo progressivo, la responsabilità e la gestione della sicurezza del Paese. Sempre secondo il Generale: «Nessuna crisi si risolve con le sole Forze Armate. Una qualsiasi strategia deve mettere in campo sia le forze militari che civili» con una costante opera di coordinamento seguendo un obiettivo superiore.
Il lavori sono stati introdotti da Antonella Deledda, Presidente ARGO e, oltre al Generale Camporini, sono intervenuti il Rappresentante Speciale dell’Unione Europea in Afghanistan, Ettore Sequi, il Direttore di LIMES, Lucio Caracciolo, il direttore di ARGO, Gen. Federico Carbonari e l’Ambasciatore della Repubblica Islamica di Afghanistan in Italia, Mohammad M. Maroofi. Gli interventi conclusivi dell’On. Margherita Boniver e dell’On. Federica Mogherini hanno preceduto il dibattito con il pubblico.