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UNIFIL: Caschi blu italiani soccorrono ragazzo coinvolto in incidente stradale

Shama (Libano), 29 Ottobre 2015 – Una pattuglia italiana ha soccorso e stabilizzato un ragazzo libanese in gravi condizioni investito da un’auto pirata nei pressi del villaggio di Al m’ashuq, presso Tiro, nell’area di responsabilità italiana del Sector West.

L’unità italiana, costituita da Alpini del battaglione “L’Aquila” inquadrati nella Task Force Italbatt a guida Nizza Cavalleria, era impegnata in un’attività di pattugliamento nell’area di Tiro, nel sud del Libano; Nei pressi del villaggio di Al m’ashuq ha rinvenuto un ragazzo riverso a terra in gravi condizioni, investito a bordo del suo motorino da un’auto pirata, e assistito da alcuni passanti. La presenza di un soccorritore militare ha permesso un intervento mirato ed efficace, che ha consentito la stabilizzazione del paziente e l’arrivo dei soccorsi sanitari locali.

Settimanalmente le unità italiane della Brigata alpina Taurinense impegnate della missione Unifil, svolgono centinaia attività di pattugliamento, molte delle quali congiuntamente alle Forze Armate Libanesi, volte al controllo del territorio nel  rispetto della risoluzione ONU 1701.

Libano: grave violazione della linea di demarcazione. Il Gen. Portolano condanna duramente l’incidente.

NAQOURA, Libano – 28 gennaio 2015. Alle 11: 30 circa di oggi, nei pressi di Wazzani, nell’Area di Responsabilitá di UNIFIL, sono stati osservati alcuni razzi diretti verso Israele. Le Forze di Difesa israeliane hanno risposto con il fuoco di artiglieria nello stesso luogo.

Durante lo scontro a fuoco, un Casco Blu, impiegato in una postazione dell’ONU nei pressi dell’abitato di Ghajar, nonostante la pronta evacuazione medica resa possibile dalla richiesta del cessate il fuoco da parte del Generale PORTOLANO, é deceduto a seguito delle ferite riportate.

Il Generale PORTOLANO, Capo Missione e Comandante della Forza di UNIFIL, si é messo subito in contatto con le parti, le Forze Armate Libanesi e le Forze di Difesa Israeliane, per impedire l’escalation della situazione.

Alle 13.30 circa, nei dintorni di Kafer Shouba, ulteriori razzi sono stati lanciati verso Israele, che ha risposto con colpi di artiglieria nella zona di provenienza dei colpi.

Nel corso delle azioni di fuoco, tutto il personale di UNIFIL ha raggiunto posizioni di sicurezza.

In seguito, UNIFIL ha intensificato, in stretto coordinamento con le Forze Armate Libanesi il controllo e il monitoraggio del territorio, della Blue Line, dello spazio aereo e della Maritime Area of Operation, con la presenza e vigilanza della Maritime Task Force. Al momento la situazione lungo la Linea di Demarcazione é apparentemente tranquilla.

Il Generale PORTOLANO ha duramente condannato questa grave violazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Il Comandante di UNIFIL sta mantenendo continui contatti con le parti e ha sollecitato maggiore moderazione.

UNIFIL ha lanciato un’investigazione per determinare i fatti e le circostanze dell’incidente.

LIBANO: UNIFIL IN CATTEDRA NELL’ACCADEMIA MILITARE LIBANESE.

Beirut, Libano – 6 settembre 2014. Si é tenuto in questi giorni, presso lo Staff College “Fouad Chehab” delle Lebanese Armed Forces (LAF), un seminario organizzato da United Nations Development Programme (UNDP) in collaborazione con UNIFIL e la neonata sezione CIMIC delle LAF, sulle “Relazioni Civili – Militari e Cooperazione Civile – Militare in Libano (CMR – CIMIC)”.

L’evento, fortemente sostenuto dal Generale PORTOLANO, Head of Mission e Force Commander di UNIFIL, si inquadra nell’ambito delle iniziative intraprese dai Caschi Blu in in supporto e assistenza alle LAF, per lo sviluppo di un’autonoma capacitá nel settore della Military Community Outreach e della Cooperazione Civile – Militare. Il seminario rappresenta un ulteriore passo in avanti nella cooperazione strategica tra UNIFIL e LAF, la cui importanza é stata rimarcata dal Generale PORTOLANO nel corso dei recenti incontri che ha avuto con le piú alte cariche istituzionali libanesi, il Primo Ministro Tammam SALAM e il Presidente del Parlamento, Nabih BERRI.

Dalla fine della guerra civile nel 1990, il Libano ha continuato ad essere testimone di una serie di crisi nazionali destabilizzatrici, caratterizzate da conflitti locali associati ad un crescente disagio sociale per il deterioramento delle condizioni economiche e l’assenza di lavoro. La successiva firma dell’Accordo di Ta’if, nei primi anni novanta, ha consegnato alle LAF il compito di supportare le Forze di Sicurezza Interna nel mantenimento dell’ordine pubblico. Tale responsabilitá ha portato le LAF a relazionarsi direttamente con le comunitá locali. Oggigiorno, la crisi siriana ed il conseguente grande flusso di rifugiati, ha convinto i vertici delle Forze Armate Libanesi della necessitá di dotarsi di un bacino di personale adeguatamente formato nel campo delle relazioni e della cooperazione civile – militare, in grado di gestire in maniera coordinata e integrata con le altre componenti militari, organizzazioni governative e non, il delicato e pressante problema dei rifugiati siriani.

UNIFIL, nel cui settore di responsabilitá risiedono, secondo i dati forniti da United Nations High Commissioner for Refugees (UNHCR), oltre 54.000 rifugiati siriani, ha partecipato all’iniziativa con esperti peacekeepers italiani, Ufficiali provenienti dal 28º Reggimento “PAVIA” di Pesaro e dal Multinational CIMIC Group di Motta di Livenza, che hanno fornito i propri contributi professionali e illustrato le attivitá svolte nell’Area di Operazione di UNIFIL nel campo della Military Community Outreach e del CIMIC.

La Military Community Outreach Unit (MCOU) é lo strumento principale di comunicazione diretta alle autoritá locali e alla popolazione di temi e messaggi funzionali al conseguimento del mandato contenuto nella risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite; al contempo, fornisce accurati  feedback sulla percezione che le comunitá locali hanno dei Caschi Blu. Invece, il CIMIC si occupa della finalizzazione dei Quick Impact Project (QIP), progetti a breve e medio termine a favore delle fasce piú bisognose della popolazione, riguardanti due macro aree principali, ovvero la fornitura di beni e servizi di prima necessitá (energia elettrica, acqua potabile, sanitizzazione, salute) e infrastrutturali.  Grazie ai fondi resi disponibili dal 2007 ad oggi dalle 38 nazioni contributrici, UNIFIL sta contribuendo efficacemente ad una ripresa, seppur lenta, dell’economia di questa zona del sud del Libano, e alla creazione di aspettative anche per le classi meno abbienti della popolazione. La creazione di un ambiente sociale favorevole rappresenta la chiave di volta per stabilizzazione definitiva di quest’area del Libano che, grazie all’operato dei Caschi Blu, si mantiene calma nonostante le forti tensioni che stanno interessando il Medio Oriente.