ROMA 15 Dicembre 2010 – E’ di 41 persone identificate, di cui 23 arrestate e 5 denunciate all’Autorità Giudiziaria il bilancio provvisorio dell’attività di indagine svolta dagli Uffici della Questura in relazione agli episodi di violenza, registrati in occasione delle manifestazioni studentesche.
Nel corso degli episodi di violenza registrati ieri sono 124 le persone contuse tra gli appartenenti alle Forze dell’Ordine durante i ripetuti attacchi subiti da parte dei manifestanti nei diversi punti della città.
Le indagini, coordinate dalla Digos proseguono ininterrottamente per l’esame di tutti i filmati acquisiti nelle immediatezza del fatto, così come ancora in queste ore.
Sono in corso le indagini anche per la identificazione della persona che impugna un manganello ed un paio di manette durante l’aggressione al finanziere, ritratta in alcune foto pubblicate.
Nella circostanza al finanziere aggredito sono state sottratte le manette, il manganello, il casco protettivo e la giubba, poi data alle fiamme in piazza del Popolo.
«In relazione alle ipotesi di possibili infiltrati di appartenenti alle Forze dell’Ordine tra i manifestanti, riferita agli scontri verificatisi ieri in occasione delle manifestazioni studentesche nella Capitale ed apparsa oggi su alcuni organi di stampa – si legge in un comunicato della questura – si rappresenta che è stato compiutamente identificato dalla Digos ed è attivamente ricercato il soggetto ritratto in alcune foto mentre, travisato, impugna un manganello ed un paio di manette in concomitanza con l’aggressione subita da un finanziere. Lo stesso, già noto alle Forze di Polizia, risulta riconducibile ad ambienti estremisti di sinistra».
Archivi tag: casco
Scontri a Roma: 124 feriti delle forze dell’ordine, 23 arresti, identificato l’uomo con le manette vicino al finanziere
ROMA 15 Dicembre 2010 – E’ di 41 persone identificate, di cui 23 arrestate e 5 denunciate all’Autorità Giudiziaria il bilancio provvisorio dell’attività di indagine svolta dagli Uffici della Questura in relazione agli episodi di violenza, registrati in occasione delle manifestazioni studentesche.
Nel corso degli episodi di violenza registrati ieri sono 124 le persone contuse tra gli appartenenti alle Forze dell’Ordine durante i ripetuti attacchi subiti da parte dei manifestanti nei diversi punti della città.
Le indagini, coordinate dalla Digos proseguono ininterrottamente per l’esame di tutti i filmati acquisiti nelle immediatezza del fatto, così come ancora in queste ore.
Sono in corso le indagini anche per la identificazione della persona che impugna un manganello ed un paio di manette durante l’aggressione al finanziere, ritratta in alcune foto pubblicate.
Nella circostanza al finanziere aggredito sono state sottratte le manette, il manganello, il casco protettivo e la giubba, poi data alle fiamme in piazza del Popolo.
«In relazione alle ipotesi di possibili infiltrati di appartenenti alle Forze dell’Ordine tra i manifestanti, riferita agli scontri verificatisi ieri in occasione delle manifestazioni studentesche nella Capitale ed apparsa oggi su alcuni organi di stampa – si legge in un comunicato della questura – si rappresenta che è stato compiutamente identificato dalla Digos ed è attivamente ricercato il soggetto ritratto in alcune foto mentre, travisato, impugna un manganello ed un paio di manette in concomitanza con l’aggressione subita da un finanziere. Lo stesso, già noto alle Forze di Polizia, risulta riconducibile ad ambienti estremisti di sinistra».
MEDICINA & BENESSERE
Psicologia tridimensionale: un computer per ridurre l’ansia e lo stress ricorrendo a realtà virtuali.
Ce ne parla la psico-oncologa Debora Muresu (Sbarro Institute of Philadelphia)
di Marina Carminati
Vi fareste rinchiudere in un ambiente ospedaliero da soli affrontando un esame medico complesso? Forse sì, se sapeste che si tratta di finzione, e magari potreste scoprire che non succede nulla e se un giorno vi capitasse di trovarvi realmente in quella situazione, sarete meno ansiosi e timorosi.
E’ la realtà virtuale di “second life” a permetterlo, strumentazione che non solo serve a intrattenere i più giovani davanti ai videogiochi ma può essere utilizzata anche per curare traumi mentali e fobie.
L’idea è recente: secondo la terapia convenzionale, lo psicologo chiede al paziente di immaginarsi faccia a faccia con le proprie ansie e paure. Con l’aiuto del computer invece oggi si può fare un salto di qualità e immergere il paziente nella situazione che genera la paura, il problema o la fobia. «La terapia è ancora in fase sperimentale – ha spiegato Debora Muresu (nella foto), responsabile sezione psico-oncologica del progetto di Digi S Lab diretto dal prof Antonio Giordano dello SHRO, Sbarro Institute di Philadelphia, aperta recentemente -, ma ha già dato i primi risultati positivi. Ci lavoriamo da circa un anno a questo progetto di psicologia tridimensionale. Si tratta di una nuova tecnica che ha il fine di ridurre l’ansia, lo stress oltre a trattare altre problematiche di natura psicologica in maniera risolutiva esattamente come la realtà virtuale permette di fare».
E’ così possibile affrontare, in un ambiente protetto come quello di uno studio clinico tridimensionale, problematiche che nella vita reale sono causa di problema.