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Ricordato il vicequestore Sebastiano Vinci

ROMA 27 Giugno2011 – Il 19 giugno del 1981, in un agguato terroristico, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco il Vice Questore Sebastiano Vinci, allora Dirigente del Commissariato Primavalle.

Il Questore di Roma Francesco Tagliente, ha voluto ricordare il contributo della Polizia di Stato nella lotta al terrorismo, in occasione della cerimonia per la commemorazione del 30° anniversario della sua morte, lo scorso 19 giugno.

A nome del Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli, il Questore ha deposto una corona d’alloro sulla lapide collocata all’interno del Commissariato “Primavalle”.

Il quartiere Primavalle, all’epoca, era al centro di forti tensioni politiche e il dr. Sebastiano Vinci, ha combattuto tenacemente i terroristi che stavano cercando di  trasformare il quartiere in una loro roccaforte.

Quel 19 giugno del 1981, il dr. Vinci, 44enne, si trovava a bordo dell’autovettura di servizio, condotta dall’agente Pacifico Votto.

Erano le 13.30 quando il veicolo, fermo ad un semaforo all’incrocio tra via S. Cleto Papa e via della Pineta Sacchetti, venne  attaccato da un Commando terroristico delle Brigate Rosse, composto da quattro giovani, tra cui una donna.

Il Funzionario, gravemente ferito da numerosi colpi d’arma da fuoco, morì poco dopo al policlinico Gemelli.

L’autista, sebbene gravemente ferito, reagì comunque, rispondendo al fuoco e mettendo in fuga il Commando.

Poche ore dopo, l’attentato terroristico venne rivendicato con una telefonata giunta alla redazione del quotidiano “Il Secolo d’Italia” dalle “Brigate Rosse- Colonna XXVIII marzo” che nei giorni successivi  fecero anche rinvenire in varie zone della Capitale dei volantini a firma “B.R.”.

Le indagini della Digos di Roma consentirono di individuare, nel 1982, tre covi delle Brigate Rosse, il sequestro di armi e munizioni, e l’arresto di 10 terroristi che, in concorso con altri, vennero successivamente condannati anche per l’omicidio del dr. Vinci.

In occasione della cerimonia, il Questore ha esaltato l’Importanza della “memoria”, per mantenere in vita e continuare ad alimentare i valori di Istituzioni quali le Forze dell’Ordine, la Magistratura e tutte le Amministrazioni, per le quali le 46 vittime del terrorismo si sono battuti, fino al sacrificio della propria vita.

Presenti anche il fratello della vittima, e Pacifico Votto, ora in pensione, che ha rievocato commosso alcune fasi del vile agguato.

Nella serata di ieri, a piazzale della Radio, alla presenza del Questore di Roma Francesco Tagliente, la Fanfara della Polizia di Stato si è esibita in un concerto in memoria di altre due vittime del terrorismo, gli agenti di P.S. Rolando Lanari e Giuseppe Scravaglieri.

 

Roma: commemorazione in ricordo dell'agente Graziosi

ROMA 20 Marzo 2010 – Lunedì 22 marzo 2010 ricorrerà il 33° anniversario della morte dell’agente di P.S. Claudio Graziosi, assassinato da un terrorista appartenente ai “Nuclei Armati Proletari”.

In occasione della commemorazione, alle ore 10.00 di lunedì 22 marzo, verrà deposta dal Questore di Roma, una corona di alloro a nome del Capo della Polizia Prefetto Antonio MANGANELLI sulla lapide collocata all’interno del Commissariato di P.S. “S. Paolo”- sito in Via Portuense 183 – ove il predetto prestava servizio all’epoca dell’attentato terroristico.

Alla commemorazione parteciperanno i familiari della vittima, le Autorità Civili e Militari.

Il 22 marzo 1977, l’agente di P.S. Claudio Graziosi, libero dal servizio, mentre si trovava a bordo di un autobus, riconobbe Maria Pia Vianale, militante dei Nuclei Armati Proletari evasa quel gennaio dal Carcere di Pozzuoli; nel tentativo di arrestarla, veniva mortalmente raggiunto da numerosi colpi d’arma esplosi da un altro militante dei NAP che si trovava a bordo dello stesso mezzo.

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In occasione della commemorazione, alle ore 10.00 di lunedì 22 marzo, verrà deposta dal Questore di Roma, una corona di alloro a nome del Capo della Polizia Prefetto Antonio MANGANELLI sulla lapide collocata all’interno del Commissariato di P.S. “S. Paolo”- sito in Via Portuense 183 – ove il predetto prestava servizio all’epoca dell’attentato terroristico.

Alla commemorazione parteciperanno i familiari della vittima, le Autorità Civili e Militari.

Il 22 marzo 1977, l’agente di P.S. Claudio Graziosi, libero dal servizio, mentre si trovava a bordo di un autobus, riconobbe Maria Pia Vianale, militante dei Nuclei Armati Proletari evasa quel gennaio dal Carcere di Pozzuoli; nel tentativo di arrestarla, veniva mortalmente raggiunto da numerosi colpi d’arma esplosi da un altro militante dei NAP che si trovava a bordo dello stesso mezzo.