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Roma: in ricordo dell'agente Antonio Galluzzo

ROMA 24 Giugno 2010 – Oggi, giovedì 24 giugno 2010 ricorre il 28° anniversario dell’uccisione ad opera di un commando terrorista dei NAR, dell’Agente della Polizia di Stato Antonio Galluzzo.

In sua commemorazione, alle ore 10,00, il Questore di Roma Dr. Giuseppe Caruso deporrà una corona di alloro a nome del Capo della Polizia Prefetto Dr. Antonio Manganelli sulla lapide posta presso il Commissariato Sant’Ippolito, ove l’agente prestava servizio.

Alla Cerimonia parteciperanno i familiari della vittima e le Autorità Civili e Militari.

Il 24 giugno 1982 un commando composto da quattro terroristi “neri” attaccò una pattuglia della Polizia di Stato in servizio di vigilanza fissa presso l’abitazione del capo della rappresentanza in Italia dell’OLP, Nemer Hamad. Dopo aver disarmato i due agenti, i terroristi esplosero alcuni colpi d’arma da fuoco contro i poliziotti ferendoli entrambi. Antonio Galluzzo, a seguito delle ferite riportate, morì poco dopo durante il trasporto in Ospedale, mentre Giuseppe Pillon si salvò dopo un lungo ricovero.

Le indagini, immediatamente esperite dalla Digos, permisero in meno di una settimana di arrestare due degli autori dell’omicidio. Infine, all’esito dei vari gradi di giudizio, nel 1988, furono condannati all’ergastolo i noti terroristi neri, G.Cavallini e W.Sordi, mentre V.Spadavecchia e P.Vito rispettivamente a 14 e 10 anni di reclusione.

Roma: in ricordo dell’agente Antonio Galluzzo

ROMA 24 Giugno 2010 – Oggi, giovedì 24 giugno 2010 ricorre il 28° anniversario dell’uccisione ad opera di un commando terrorista dei NAR, dell’Agente della Polizia di Stato Antonio Galluzzo.

In sua commemorazione, alle ore 10,00, il Questore di Roma Dr. Giuseppe Caruso deporrà una corona di alloro a nome del Capo della Polizia Prefetto Dr. Antonio Manganelli sulla lapide posta presso il Commissariato Sant’Ippolito, ove l’agente prestava servizio.

Alla Cerimonia parteciperanno i familiari della vittima e le Autorità Civili e Militari.

Il 24 giugno 1982 un commando composto da quattro terroristi “neri” attaccò una pattuglia della Polizia di Stato in servizio di vigilanza fissa presso l’abitazione del capo della rappresentanza in Italia dell’OLP, Nemer Hamad. Dopo aver disarmato i due agenti, i terroristi esplosero alcuni colpi d’arma da fuoco contro i poliziotti ferendoli entrambi. Antonio Galluzzo, a seguito delle ferite riportate, morì poco dopo durante il trasporto in Ospedale, mentre Giuseppe Pillon si salvò dopo un lungo ricovero.

Le indagini, immediatamente esperite dalla Digos, permisero in meno di una settimana di arrestare due degli autori dell’omicidio. Infine, all’esito dei vari gradi di giudizio, nel 1988, furono condannati all’ergastolo i noti terroristi neri, G.Cavallini e W.Sordi, mentre V.Spadavecchia e P.Vito rispettivamente a 14 e 10 anni di reclusione.

Roma: partorisce con il nome della sorella, denunciate tre persone

ROMA 19 Marzo 2010 – Una giovane rumena minorenne incinta arriva in Italia, a Roma, ospite della sorella e deve partorire. La sorella maggiore, sposata con un italiano di 45 anni, ma ha scoperto che dopo un delicato intervento non potrà avere figli.
Nasce in questo modo nella coppia, la decisione di soddisfare il desiderio di avere un figlio, facendo partorire la giovanissima puerpera con il nome della sorella, ed attribuendo alla nascitura il cognome dello zio, mentre la minore avrebbe ripreso la sua vita di adolescente, senza pensieri, sapendo che la figliola avrebbe avuto una vita migliore perchè cittadina italiana.
Il progetto della coppia viene bloccato da una segnalazione anonima all’ospedale, che informa i medici del loro proponimento stante l’impossibilità di avere un figlio.
La direzione sanitaria dell’ospedale informa dei fatti il Commissariato Sant’Ippolito, avvertendo anche dell’imminente dimissione di mamma e figlia.
I poliziotti, fingendosi operatori sanitari, hanno allora sorvegliato il reparto maternità fino a quando hanno potuto identificare la “presunta mamma” ed il “presunto papà” che, una volta ascoltati negli uffici del Commissariato, hanno confessato i loro propositi.
Sia la coppia di coniugi che la giovane mamma, sono stati denunciati in stato di libertà per tentata alterazione di stato, sostituzione di persona e false dichiarazioni a pubblico ufficiale.