Archivi tag: computer

Roma: rinvenuta refurtiva, il video degli oggetti recuperati

ROMA 27 Novembre 2011 – Numerosi oggetti tra cui gioielli in oro, argenteria , telefoni, orologi e computer recuperati nel corso di alcune operazioni di polizia saranno esposti domenica 27 novembre nei locali del Commissariato Trevi, in Piazza del Collegio Romano 3 dalle ore 10.00 alle ore 20.00.

L’iniziativa ha lo scopo di mettere in condizione le vittime di furti di poter riconoscere oggetti loro sottratti ed eventualmente rientrarne in possesso.

Le persone interessate dovranno portare con sè copia della denuncia del furto subito e dell’eventuale documentazione attestante la proprietà dell’oggetto (fotografie, certificati di garanzia, confezioni riportante numeri seriali o quant’altro possa identificare l’oggetto sottratto).

In caso di riscontro positivo, le persone interessate potranno presentare direttamente negli uffici del Commissariato istanza alla competente Autorità Giudiziaria per la restituzione di quanto di loro proprietà.

 

 

Roma: nascondevano droga dentro computer, polizia arresta padre e figlio

Roma: nascondevano droga dentro computer, polizia arresta padre e figlio ROMA 17 Novembre 2010 – All’apparenza un computer, come ce ne sono tanti nelle case. All’interno invece una busta contenente quasi un etto di cocaina ed un bilancino di precisione.
Questo l’originalissimo nascondiglio escogitato da M.P. 51enne d’origine calabrese, e da M.M. 21enne romano, arrestati ieri pomeriggio per detenzione ai fini di spaccio, che però non è sfuggito agli agenti del Commissariato Casilino, diretto dal dott. Antonio Roberti, e a quelli del Commissariato di Marino, diretto dalla dott.ssa Maria Filomena Martino.
Un’attività di spaccio condotta all’interno delle mura domestiche. Padre e figlio, quest’ultimo pregiudicato, all’interno dell’abitazione famigliare avevano messo su una fiorente attività di confezionamento di sostanze stupefacenti.
Nel corso di alcuni servizi antidroga effettuati dalla Polizia di Stato nei giorni scorsi nella zona di Torbellamonaca, gli agenti hanno notato un frequente via vai di tossicodipendenti, nell’appartamento di via Camassei.
Al momento del blitz, la figlia 16enne di M.P. ha tentato di ferire un agente con un coltello, per impedire l’arresto dei congiunti ed è stata quindi denunciata in stato di libertà per tentate lesioni a pubblico ufficiale.
All’interno di un armadio gli arrestati custodivano 5330 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.
Nel corso della perquisizione, in un pensile della cucina, i poliziotti hanno trovato e sottoposto a sequestro anche sostanza da taglio.

Roma: finti poliziotti arrestati da agenti veri

ROMA 05 Ottobre 2010 – Avevano fatto numerose rapine in tutta Italia fingendosi poliziotti.
Sabato però sono finiti nella rete di “agenti veri” e per una coppia di origine iraniana sono scattate le manette.
L’uomo, riconosciuto da tutte le vittime, è stato incastrato anche dal modus operandi descritto dagli stessi malcapitati. In particolare, in occasione di tutti i colpi aveva l’abitudine di “annusare” le banconote. Secondo quanto riferiva alle vittime, in questo modo riusciva a riconoscere il denaro falso. In altri casi simulavano anche controlli antidroga.
Le indagini, iniziate a Roma e condotte dal Commissariato di Trevi Campo Marzio, si sono concluse a Desenzano del Garda, dopo giorni di riscontri, verifiche e accertamenti.
L’ultimo episodio risale al 7 settembre scorso, quando in via del Teatro Marcello un cittadino brasiliano era stato avvicinato da un uomo ed una donna, che viaggiavano a bordo di una Alfa Romeo 156.
Dopo essersi qualificati come appartenenti alle forze dell’Ordine hanno inscenato un controllo, in seguito al quale si sono impossessati del borsello di uno dei due contenente circa 6.000 euro.
La vittima, essendosi resa conto che non si trattava di veri poliziotti, soprattutto per le modalità dell’episodio, ha cercato di fermare l’auto dei “truffatori” senza però riuscirci. Di fronte alla reazione della vittima, infatti, i due hanno aumentato la velocità, trascinandola per alcuni metri e provocandone la caduta al suolo.
All’episodio avevano assistito due agenti in borghese, che, nell’immediatezza del fatto, hanno tentato di fermare i due fuggitivi.
Questi, dopo aver speronato la macchina, hanno abbandonato il veicolo. All’interno, gli agenti hanno recuperato alcuni oggetti personali della coppia, tra cui una fotocamera e un computer.
Al fine di giustificare il ritrovamento della telecamera e del notebook, la 33enne iraniana ne aveva anche denunciato il furto.
Proprio da alcune immagini recuperate, gli uomini diretti dal dr. Lorenzo Suraci hanno avviato i primi accertamenti per risalire all’identità dei due.
Dai riscontri, inoltre, la macchina abbandonata era stata già segnalata nel 2007 come veicolo utilizzato in un analogo episodio messo in atto da “finti poliziotti” a Milano ai danni di un cittadino ecuadoriano.
I colpi, attuati sempre con la stessa tecnica, erano stati messi a segno oltre che a Roma, città preferita per la loro attività, anche in altre città d’Italia.
Le varie fasi dell’indagine, condotte dagli investigatori, hanno portato a scoprire oltre che una serie di furti commessi dai due, anche alla loro dimora di Castel Volturno, nel Casertano. Proprio presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Caserta la donna aveva presentato anche l’istanza per il rinnovo del permesso di soggiorno.
I due, irreperibili, sono stati tuttavia rintracciati a Desenzano del Garda.
Lì, grazie ad una serrata attività investigativa, il 1 ottobre scorso sono stati rintracciati dagli agenti in un appartamento all’interno di un camping, dove alloggiavano con altri tre connazionali.
In trasferta nella zona di Milano, i due avevano probabilmente scelto ancora il capoluogo milanese per mettere a segno altri colpi. Questa volta usavano però una Renault Scenic con targa francese.
Per i due, con numerosi precedenti specifici, sono scattate le manette. Recuperari e sequestrati anche il finto distintivo utilizzato, denaro contante e diversi documenti recanti generalità altrui.
L’uomo era già stato arrestato a gennaio scorso dal Commissariato Castro Pretorio sempre a Roma per un episodio analogo, ma in quell’occasione invece della donna arrestata dagli uomini del Commissariato Trevi, l’uomo si avvaleva di un complice.