IMMIGRAZIONE E DIRITTI DI CITTADINANZA
WHERE:
Ragusa, Sala AVIS, Via della Solidarietà
WHEN:
Giovedì 9 settembre 2010, ore 17.30
WHO:
– Associazione Laici Missionari Francescani;
– Associazione Progettiamo Insieme;
– CoPE;
– AVIS Ragusa;
– Azione Cattolica Diocesana;
– MEIC Ragusa;
– Ufficio Pastorale Missionaria Diocesi Ragusa;
– Centro Culturale Islamico – Vittoria;
– Caritas Diocesana Ragusa;
– Circoscrizione Soci Banca Etica Sicilia Orientale;
– Cooperativa Macondo – Ragusa;
– Organizzazione Mamme di Tunisia;
– Pax Christi.
WHAT: Incontro pubblico sul tema: “Immigrazione e diritti di cittadinanza”
Saluti istituzionali:
– On. Ing. Franco Antoci – Pres. Provincia Reg.le di Ragusa;
– Dott. Giovanni Digiacomo – Ass. Politiche Comunitarie Prov. Reg.le di Ragusa;
Introduzione:
– Roberto Piccitto – Pres. MEIC Ragusa;
– Michele Giongrandi – Pres. Co.P.E.;
– Abdelhamid Jebari – Resp.Centro Culturale Islamico Vittoria.
Modera:
– Domenico Leggio – Direttore Caritas Diocesana.
Interventi:
– On. Fabio Granata – Parlamentare Futuro e Libertà;
– Teresa Masciopinto – Resp. soci Area Sud Banca Etica;
– On. Leoluca Orlando – Parlamentare IdV;
– P. Gianfranco Matarazzo – Direttore Istituto di Formazione Politica “Pedro Arrupe”
Conclude:
– Prof.Luciano Nicastro – Docente di Sociologia dell’Immigrazione e Autore del libro “I diritti sociali dei migranti nella Caritas in Veritate” Sion Editrice, che sarà presentato in occasione dell’evento.
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WHY:
Nonostante l’attuale dibattito pubblico, condizionato dal peso politico della Lega Nord, sia fortemente sbilanciato sul rapporto tra immigrazione e sicurezza, il tema centrale, a partire dal quale si può elaborare un’idea di società italiana ed europea per gli anni a venire, è quello della cittadinanza. La logica della “cittadella assediata” che chiude le porte e alza i ponti levatoi; il principio dello straniero come antagonista degli autoctoni nella distribuzione di risorse, posti di lavoro, abitazioni, o come veicolo portatore di usanze, religioni, interessi criminali capaci di inquinare e compromettere la nostra integrità culturale e sociale, appaiono anacronistiche costruzioni ideologiche nel mondo globalizzato nel quale tutti ormai viviamo. E’ invece determinante, nel tempo attuale, spostare l’asse del dibattito verso l’individuazione di percorsi e procedure non penalizzanti che consentano alle persone che decidano di vivere in Italia (o che in Italia nascano) di inserirsi organicamente e attivamente nel tessuto sociale, contribuendo, nel rispetto delle leggi del nostro Paese, ad accrescerne il patrimonio materiale e spirituale collettivo.
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