ROMA 12 Novembre 2011 – Si è celebrata oggi la 3^ “Giornata del ricordo dei Caduti nelle missioni internazionali per la pace”. La commemorazione rappresenta un momento di doveroso cordoglio ai caduti, civili e militari, nelle difficili missioni di mantenimento e sostegno della pace nel mondo.
La giornata del 12 novembre, purtroppo, appartiene alla memoria più triste dell’Arma dei Carabinieri. In questo giorno infatti, il contingente italiano impegnato nella missione internazionale “Antica Babilonia” a Nassiriya in Iraq fu obiettivo di un vile e subdolo attacco terroristico. Nell’agguato persero la vita dodici Carabinieri, cinque militari dell’Esercito e due civili. Alla loro memoria e a quella di tutti gli uomini e le donne caduti nel nome dei più profondi valori di democrazia, libertà e uguaglianza, è rivolto il pensiero dell’Arma e di tutta la Nazione.
La giornata è iniziata con la deposizione di una corona d’alloro, presso il Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, da parte del Comandante Generale Leonardo Gallitelli, accompagnato dai familiari dei Caduti di Nassiriya e alla presenza dei vertici dell’Istituzione, di una rappresentanza dell’O.N.A.O.M.A.C. (ente che si occupa dell’assistenza agli orfani dei militari dell’Arma) e dell’Associazione Nazionale Carabinieri.
Le celebrazioni sono proseguite al Sacello del Milite Ignoto, presso l’Altare della Patria, dove il Ministro della Difesa, On. Ignazio La Russa, ha deposto una corona d’alloro alla presenza dei massimi vertici delle Forze Armate e della Guardia di Finanza.Successivamente, nella Basilica di Santa Maria in Ara Coeli, l’Ordinario Militare per l’Italia Mons. Pelvi ha celebrato una Santa Messa.
Dopo la solenne funzione religiosa, presso il “Belvedere Caffarelli” in Campidoglio alla presenza dei familiari delle vittime, è stato deposto un omaggio alla Stele Commemorativa.La giornata per i familiari dei Carabinieri Caduti si è poi conclusa presso la sala di rappresentanza del Comando Generale dell’Arma, dove il Generale Gallitelli ha rivolto loro il suo personale saluto e di tutta l’Arma.
www.carabinieri.it – foto courtesy www.difesa.it
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29° Anniversario della morte del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
PALERMO 03 Settembre 2011 – Si è ricordato oggi, a Palermo, il 29esimo anniversario dell’eccidio mafioso in cui persero la vita il Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Il 3 settembre 1982 la guerra che la Mafia aveva dichiarato allo Stato segnò uno dei momenti più tragici. L’automobile su cui viaggiavano Dalla Chiesa e la moglie venne affiancata da due motociclette e un’auto, i cui occupanti aprirono il fuoco a colpi di kalashnikov uccidendoli entrambi. L’agente Russo, che li seguiva di scorta a bordo di un’alfetta, attinto anch’egli da una raffica di colpi, morì dopo 13 giorni di agonia all’Ospedale di Palermo. Sotto una pioggia di piombo cadde un simbolo delle Istituzioni.
Il Generale Dalla Chiesa, nei cento giorni da Prefetto di Palermo, riuscì a scuotere gli animi della gente comune, incontrando gli studenti nei licei, gli operai nei cantieri e la gente per le strade: riuscì a diventare simbolo di legalità e speranza.
Alla cerimonia di deposizione della Corona d’alloro, avvenuta nella mattinata in via Isidoro Carini, luogo della strage, oltre a numerose autorità militari e civili, ha partecipato in rappresentanza del Governo il Sottosegretario all’Interno On. Alfredo Mantovano. La commemorazione si è conclusa con la celebrazione della Santa Messa presso la chiesa di S.Giacomo dei Militari, all’interno del Comando Legione Carabinieri “Sicilia”.
Ricordato il vicequestore Sebastiano Vinci
ROMA 27 Giugno2011 – Il 19 giugno del 1981, in un agguato terroristico, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco il Vice Questore Sebastiano Vinci, allora Dirigente del Commissariato Primavalle.
Il Questore di Roma Francesco Tagliente, ha voluto ricordare il contributo della Polizia di Stato nella lotta al terrorismo, in occasione della cerimonia per la commemorazione del 30° anniversario della sua morte, lo scorso 19 giugno.
A nome del Capo della Polizia, Prefetto Antonio Manganelli, il Questore ha deposto una corona d’alloro sulla lapide collocata all’interno del Commissariato “Primavalle”.
Il quartiere Primavalle, all’epoca, era al centro di forti tensioni politiche e il dr. Sebastiano Vinci, ha combattuto tenacemente i terroristi che stavano cercando di trasformare il quartiere in una loro roccaforte.
Quel 19 giugno del 1981, il dr. Vinci, 44enne, si trovava a bordo dell’autovettura di servizio, condotta dall’agente Pacifico Votto.
Erano le 13.30 quando il veicolo, fermo ad un semaforo all’incrocio tra via S. Cleto Papa e via della Pineta Sacchetti, venne attaccato da un Commando terroristico delle Brigate Rosse, composto da quattro giovani, tra cui una donna.
Il Funzionario, gravemente ferito da numerosi colpi d’arma da fuoco, morì poco dopo al policlinico Gemelli.
L’autista, sebbene gravemente ferito, reagì comunque, rispondendo al fuoco e mettendo in fuga il Commando.
Poche ore dopo, l’attentato terroristico venne rivendicato con una telefonata giunta alla redazione del quotidiano “Il Secolo d’Italia” dalle “Brigate Rosse- Colonna XXVIII marzo” che nei giorni successivi fecero anche rinvenire in varie zone della Capitale dei volantini a firma “B.R.”.
Le indagini della Digos di Roma consentirono di individuare, nel 1982, tre covi delle Brigate Rosse, il sequestro di armi e munizioni, e l’arresto di 10 terroristi che, in concorso con altri, vennero successivamente condannati anche per l’omicidio del dr. Vinci.
In occasione della cerimonia, il Questore ha esaltato l’Importanza della “memoria”, per mantenere in vita e continuare ad alimentare i valori di Istituzioni quali le Forze dell’Ordine, la Magistratura e tutte le Amministrazioni, per le quali le 46 vittime del terrorismo si sono battuti, fino al sacrificio della propria vita.
Presenti anche il fratello della vittima, e Pacifico Votto, ora in pensione, che ha rievocato commosso alcune fasi del vile agguato.
Nella serata di ieri, a piazzale della Radio, alla presenza del Questore di Roma Francesco Tagliente, la Fanfara della Polizia di Stato si è esibita in un concerto in memoria di altre due vittime del terrorismo, gli agenti di P.S. Rolando Lanari e Giuseppe Scravaglieri.
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