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UNIFIL: Il Generale PORTOLANO incontra i Comandanti di Settore

Beirut – Libano 31 luglio 2014 – Il Comandante di UNIFIL, Generale di Divisione Luciano PORTOLANO, si é recato in visita, oggi, nelle basi di SHAMA e MARJAYOUN, dove, accolto dal Generale di Brigata Fabio POLLI, Comandante del Settore ovest, e dal Generale di Brigata Andrés Chapa HUIDOBRO, Comandante del Settore est, ha ricevuto un aggiornamento sulle operazioni condotte nelle rispettive Aree di Responsabilitá.

Nel corso delle visite, il Force Commander e Head of Mission, Generale di Divisione Luciano PORTOLANO, ha incontrato i Comandanti delle Unitá che operano nei Settori ai quali ha espresso il suo piú vivo apprezzamento per l’impegno e la professionalitá profusi nello svolgimento delle numerose attivitá operative condotte in stretta collaborazione e in coordinamento con le Forze Armate libanesi, nel pieno rispetto del mandato contenuto nella Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite.
In particolare, il Generale di Divisione Luciano PORTOLANO, evidenziando l’instabilitá della regione mediorientale acuita dalla crisi siriana e dal conflitto in atto tra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza, ha rimarcato l’importanza della presenza di UNIFIL nel sud del Libano quale garanzia di pace e stabilitá frutto di una capillare e diuturna azione di monitoraggio della cessazione delle ostilitá.

Il Generale di Divisione Luciano PORTOLANO, poi, ha avuto un importante momento di confronto con i Comandanti della 5ˆ e 9ˆ Brigata delle Forze Armate Libanesi ai quali ha ribadito il supporto e l’assistenza dei Caschi Blu nel contrastare ogni tipo di attivitá ostile che dovesse manifestarsi nell’Area di Operazione di UNIFIL.

El Alamein 69 anni dopo…

El Alamein 23 ottobre 1942-  23 ottobre 2011 SESSANTANOVE ANNI DOPO NEL RICORDO DELL’EPICA BATTAGGLIA DI EL ALAMEIN

El Alamein, 23 ottobre 1942. Poco prima delle 21 il cielo, in una sera di luna, s’illumina; sono oltre mille pezzi d’artiglieria delle forze nemiche che vomitano fuoco sulla nostra linea. Quel momento qualche superstite lo descriverà come i fuochi a mare della festa di Piedigrotta a Napoli, la sera dell’otto settembre. Un bombardamento aero-terrestre che durò parecchie ore. Ne seguì l’attacco della fanteria coperta dai carri armati. Trovarono, però, su tutto il fronte di circa 70 chilometri lo schieramento italo-tedesco; il contrattacco inflisse agli inglesi un durissimo colpo. Questa prima dura sconfitta mandò su tutte le furie Wiston Churchill. Il primo ministro aveva fatto male i conti; pensava di poter sfondare il fronte al primo attacco sapendo che l’inferiorità era di uno a dieci. I reparti dell’Asse erano così schierati: a nord, in prossimità della costa, a difesa, il XXI Corpo d’armata comandato prima dal generale Gloria e poi da Navvarrini. La Grande unità comprendeva, in ordine, il 7° Reggimento bersaglieri, la Divisione di fanteria Trento (vi era inquadrato il 62° Reggimento  fanteria oggi di stanza a Catania ed erede della bandiera di guerra fregiata della croce dell’ordine militare d’Italia, due medaglie d’argento e due di bronzo al valor militare), la Divisione di fanteria Bologna, la 164° Divisione di fanteria tedesca, due battaglioni della Brigata paracadutisti Ramcke. Più a sud il X Corpo d’armata comandato dal generale Frattini, prima e Nebbia poi, comprendente la Divisione di fanteria Brescia, la Divisione di fanteria paracadutisti Folgore, la divisione di fanteria Pavia  2 battaglioni di paracadutisti Ramcke. In seconda linea si trovava il gruppo divisioni corazzate e motorizzate: XX Corpo d’armata disposto: a nord Divisione corazzata Littorio, 15° Panzer divisione; a sud 21° Panzer divisione,  ivisione  corazzata Ariete mentre in riserva vi erano le divisioni Trieste motorizzata e la 90* Divisione leggera con il 580° reparto esploratore tedesco. Di contro le nostre truppe, con gran superiorità numerica, avevano quattro divisioni corazzate inglesi, 1° Divisione sud africana, 2° Divisione neozelandese, 4° Divisione indiana, 9° Divisione australiana, 44° Divisione fanteria inglese, 50° Divisione fanteria inglese 51° Divisione Highland, una Brigata greca, una Brigata francesi liberi e altri reparti composti di truppe coloniali.

Un durissimo colpo lo subì il 62° Reggimento fanteria. Attaccato dalla Divisione neozelandese e da quella sud africana, resistette strenuamente per oltre 48 ore e l’eroismo dei fanti riuscì ad arrestare il nemico e a non fargli creare un varco. Ridotto a pochi uomini, fu rinforzato e ricostituito con uomini bronzo al valor militare. Dalla depressione di El Qattara fino al mare era  un gigantesco lampeggiare  che si fondeva con migliaia di scoppi che sgominavano il nostro schieramento. La folgore attendeva l’imminente urto con ferma volontà e al comando di “pronti al combattimento” su quel fronte si udì un urlo: “Folgore”. Erano soldati  con la ferma volontà di opporsi all’avversario con il massimo impegno e a far pagare, agli inglesi, a caro prezzo, il loro ambizioso progetto. La “Folgore” il cui organico, con l’inglobamento della divisione    aviotrasportata “LaSpezia” era di seimila uomini, il 4 novembre, rimase in soli 304 paracadutisti. Il 20 novembre, quindici giorni dopo la fine della battaglia, Churcill, nel contesto del discorso che pronunciò alla Camera disse: “Dobbiamo inchinarci davanti ai resti di ciò che rimane dei leoni della Folgore”.

RICOMPENSE AL VALORE

Medaglie d’oro collettive Reggimenti 186° e 187° Paracadutisti “Folgore” e 185° Artiglieria Paracadutisti “Folgore” Divisione paracadutisti “Folgore” (185^) Reggimento Paracadutisti della gloriosa Divisione “Folgore”, in unione alle aliquote divisionali ad esso assegnate, per tre mesi, senza soste, si prodigò valorosamente in numerose azioni offensive e difensive stroncando sempre l’impetuosa avanzata del nemico enormemente superiore per numero e per mezzi. Nell’epica battaglia di El Alamein stremato per le perdite subite, cessato ogni rifornimento di acqua, viveri e munizioni, con la fede che solo il più sublime amor di Patria può generare, respingeva sdegnosamente, al grido di “Folgore”, ripetuti inviti alla resa, dimostrando in tal modo che la superiorità dei mezzi poteva soverchiare i paracadutisti d’Italia, piegarli mai. Attraverso innumerevoli episodi di eroismo collettivi ed individuali, protraeva la resistenza fino al totale esaurimento di ogni mezzo di lotta imponendosi al rispetto e all’ammirazione dello stesso nemico, scrivendo così una delle pagine più fulgide per l’Esercito Italiano.

(Africa Settentrionale, 22 luglio – 12 ottobre 1942; Battaglia di El Alamein, 23 ottobre – 6 novembre 1942 (Depressione di El Kattara), 4 novembre 1942).

Le foto:

  • Sacrario di Q 33
  • Bandiera di guerra della “Folgore

 

 

Preghiera del   Paracadutista

Eterno immenso Iddio,
che creasti gli eterni spazi e ne misurasti le misteriose profondità,
guarda benigno a noi, Paracadutisti d’Italia
che nell’adempimento del nostro dovere,
balzando dai nostri apparecchi,
ci lanciamo nella vastità dei cieli.

Manda l’Arcangelo S.Michele a nostro custode

guida e proteggi l’ardimentoso volo.

Candida come la seta del paracadute

sia sempre la nostra fede

e indomito il coraggio.
La nostra giovane vita è tua o Signore!
Se è scritto che cadiamo, sia!
Ma da ogni goccia del nostro sangue
sorgano gagliardi figli e fratelli innumeri,
orgogliosi del nostro passato,
sempre degni del nostro immancabile avvenire.
Benedici, o Signore,
la Patria, le famiglie, i nostri cari
per loro, nell’alba e nel tramonto,
sempre la nostra vita!
E per noi,o Signore, il tuo glorificante sorriso.
Così sia.

 

 

Conferenza sulla terminologia a Lussemburgo: l'Italia partecipa con la prof. Antonella Distante

ROMA 24 Marzo 2011 – Lunedì 28 Marzo, presso la sede del Parlamento Europeo in Lussemburgo ci sarà un’importante conferenza dal titolo “Terminology in legislative procedures” (La terminologia nelle procedure legislative) che è la prima della serie intitolata ‘Terminology in the changing world of translation’ (La terminologia nel mutevole mondo della traduzione). La conferenza, tenuta in lingua inglese, sarà l’occasione per una conoscenza approfondita sul ruolo rivestito dalla terminologia nel contesto legale e la condivisione della conoscenza tra Commissione, il Consiglio e il Parlamento Europeo. Per i traduttori di queste istituzioni costituirà l’opportunità di approfondire il ruolo svolto dalla terminologia nelle procedure legislative dell’Unione Europea. Nella sessione mattutina, le due docenti specializzate in materia saranno la tedesca, Prof. Isolde Burr dell’Università di Colonia, il cui intervento verterà sulla terminologia legale e multilinguismo e l’italiana Prof. Antonella Distante della Sapienza Università di Roma, la cui relazione si focalizzerà sulla terminologia legale evidenziando la componente ‘glocal’ della comunicazione in tale campo. Nella stessa riunione sarà inoltre presentato un progetto che la Corte di Giustizia sta mettendo a punto  assieme ai  tribunali nazionali sulla terminologia legale nei differenti ambiti di interesse. La discussione del gruppo pomeridiano poi fornirà degli approfondimenti in merito alle sfide terminologiche nell’ambito del processo legislativo e le possibili soluzioni fruibili attraverso l’uso della terminologia. La conferenza è organizzata da TermCoord¹, un organismo che si occupa di fornire supporto, nell’ambito del Parlamento Europeo, ai traduttori che devono cimentarsi con la traduzione dei documenti nelle 23 lingue.

“Rappresentare la voce dell’Italia in questo autorevole consesso europeo è per me un grande onore, – spiega la Prof. Antonella Distante – tale occasione giunge dopo anni e anni di studio e ricerca nel settore della terminologia specialistica inglese. La mia attività svolta nel settore dell’inglese per scopi speciali attraverso un Osservatorio terminologico, una rivista scientifica, una rubrica mensile on-line sul sito englishfor.it, una collana editoriale e una lunga e consistente attività di docenza svolta a livello accademico e in diversi e prestigiosi organismi istituzionali italiani mi consentirà di fornire un contributo, anche attraverso la proposta di alcuni progetti di ricerca, nella soluzione delle problematiche inerenti la terminologia specialistica. Favorire l’approfondimento e lo studio della terminologia legislativa, – continua la Distante – creando una relazione sinergica tra istituzioni, mondo accademico e uffici per la traduzione non può che fondare le premesse per un dialogo costruttivo che mira a favorire la comunicazione nella variegata compagine europea”.

(1) Il Team di TermCoord, all’interno del Parlamento Europeo, si occupa di assistere i Traduttori nei loro compiti quotidiani cercando di alleggerire il loro carico di lavoro considerato che la traduzione dei documenti nelle 23 lingue può richiedere molto tempo e presentare delle difficoltà. Per farlo, il team di TermCoord tenta di estrarre la parte più difficile della lingua (la terminologia) dai testi e cerca di trovare le soluzioni e i termini equivalenti nelle altre lingue. Questo processo viene portato avanti in molti modi. Innanzitutto TermCoord si occupa del coordinamento dello IATE. IATE è un database che contiene circa 70 milioni di termini in  23 lingue. Quando il traduttore trova termini nuovi o inusuali (come il nome di un gruppo politico o le parti di un motore) il termine viene inserito in IATE. Viene assicurato che il termine trovi corrispondenti nelle 23 lingue con tanto di definizioni correlate. Sono inoltre impegnati nella ricerca di nuovi termini prima ancora che sia necessaria una traduzione.  Cercano di capire quali tipi di testi e argomenti vengono discussi in  Parlamento e individuiamo glossari e definizioni di termini che potrebbero presentare problemi a livello traduttivo.

Antonella Distante è docente di inglese specialistico e traduzione tecnico-scientifica presso l’Università di Roma “La Sapienza” e di inglese medico-scientifico.

Autrice di tre volumi e di numerose pubblicazioni, è da anni impegnata nel campo della ricerca e della formazione nel settore dell’Inglese per Scopi Speciali, in particolare in quello dell’Inglese Giuridico, quello delle Relazioni Internazionali Sicurezza e Difesa, quello dell’Inglese Medico e quello dell’Inglese Information Communication Technology.


Con la sua creatura Englishfor
, promuove diverse e stimolanti attività di ricerca, che hanno lo scopo principale di fungere da fondamento imprescindibile per la sua attività formativa che con la realizzazione di una serie di corsi, in diversi campi dell’inglese settoriale, le hanno permesso di giungere sempre a nuovi e interessanti traguardi.

Tutto ciò si sviluppa dalla formazione culturale, dalla lunga e articolata esperienza professionale nonché dalla rigorosa impostazione metodologica di Antonella Distante che, da sempre, concentra i propri sforzi nello studio e nella ricerca di strumenti validi e stimolanti per l’apprendimento non solo dei discenti ma anche dei docenti. Con tali premesse – insieme alla creazione di una valida e tenace squadra di collaboratori – Englishfor porta avanti una serie di iniziative nel campo della ricerca: l’Osservatorio terminologico permanente il cui scopo è di monitorare formule espressive inglesi in diversi ambiti, tentando di fornire elementi interessanti sul piano dell’analisi dei termini e la cui ulteriore funzione è quella di alimentare la rubrica del sito Word Detecting: uno strumento per conoscere e apprendere nuove espressioni inglesi utilizzate nella compagine internazionale e italiana.

Altra iniziativa, nel campo della ricerca, promossa da Antonella Distante, è la creazione nel 2007 di Englishfor, la Rivista dell’Inglese per Scopi Speciali, un periodico telematico che si sostanzia di articoli selezionati e interessanti nel settore dell’inglese specialistico proposti da professionisti, esperti e docenti ma anche da studenti e neolaureati che si accingono a entrare nel mondo del lavoro e a cui viene offerta l’opportunità di cimentarsi con la redazione di un articolo e la possibilità di far conoscere le proprie capacità.

Infine, l’ideazione e la realizzazione, in collaborazione con la Casa Editrice Aracne, della Collana Inglese per Scopi Speciali, è un ulteriore sforzo per favorire la ricerca nel campo, promuovendo produzioni editoriali e il cui primo esperimento è il libro Medical English & the International Scientific Network. Approfondimenti terminologici e esercitazioni nel campo dell’inglese medico-scientifico.

Antonella Distante sogna di incrementare questi sforzi, dando vita a maggiori opportunità di studio: creando nuovi e interessanti percorsi formativi, istituendo borse di studio atte a favorire i giovani che desiderano migliorarsi e promuovendo iniziative di ricerca con altre realtà scientifiche che operano nel panorama nazionale e internazionale.