Extreme Malangur 2015: in dirittura d’arrivo la spedizione italiana nella Rolwaling Valley, in Nepal, di ritorno a Kathmandu dopo tre intense settimane di esplorazione e ricerca.
“Quando l’Esplorazione diventa Cooperazione”… senza tralasciare la ricerca scientifica.
Dopo le precedenti spedizioni in Nepal: “Earth Mater 2011” e “Gaurishankar 2013 – Le Acque degli Dei”, lo scorso 12 ottobre l’Explora Nunaat International si è recata in terra nepalese con il progetto “Extreme Malangur 2015 – Sulle tracce dello Yeti”.
La spedizione italiana è stata impegnata in un territorio al confine con il Tibet in una valle denominata dai locali Rolwaling (dal tibetano rolwa, ‘depressione’ e ling, ‘luogo’) e riconosciuta come beyul, una ‘terra nascosta’ sacra al popolo Sherpa, consacrata alle divinità della zona e creata, secondo la tradizione popolare, dal santo tantrico Padmasambhava, meglio conosciuto come Guru Rinpoche. Luogo ove si ritiene ebbe origine la Dea Madre arcaica.
In attesa del ritorno in Italia del Team Explora, previsto per la prossima settimana, diamo uno sguardo ai molteplici obiettivi della spedizione:
Studio delle popolazioni locali Sherpa dal punto di vista antropologico e genetico (le ricerche condotte nel 2013 hanno evidenziato dei caratteri morfologici dentari con altissima frequenza nell’uomo di Neanderthal);
Indagini di tipo insediamentale presso il villaggio abbandonato di Bomdok, a quota 4700 m s.l.m.;
Ricerca sulle tracce dello Yeti/Gigantopithecus;
Ricerca sui microrganismi acquatici in ambienti estremi;
Esplorazione alpinistica del ghiacciaio Drolambau e di alcune vette;
Prosecuzione delle attività di cooperazione umanitaria iniziate nel 2011;
Monitoraggio della terribile situazione venutasi a creare a seguito del tragico terremoto dell’aprile di quest’anno.
Le ricerche genetiche e antropologiche sono condotte in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna – Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali (BiGeA). Responsabili scientifici: prof. Davide Pettener, prof.ssa Donata Luiselli. Ricercatore sul campo: dott. Marco Sazzini. Coordinatore sul campo: dott. Luca Natali.
La ricerca sui microrganismi acquatici è condotta in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila – Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali – Dipartimento di Scienze Ambientali. Responsabile scientifico: prof.ssa Diana Maria Paola Galassi. Ricercatore sul campo: dott. Marco Di Marcello. Coordinatore sul campo: dott. Luca Natali.
La cooperazione umanitaria prevede vari settori di intervento:
Ampliamento di un acquedotto ideato e realizzato dall’Explora Nunaat International nel corso della precedente spedizione del 2013, oltre al rafforzamento dei rapporti di collaborazione tra il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e il Parco Nazionale nepalese del Gaurishankar Everest. Iniziative condotte in collaborazione con l’antropologo nepalese prof. Prem Kumar Khatry (presidente della SRDC di Kathmandu);
Donazione ai portatori d’alta quota, da parte della Bioapta di Montorio al Vomano, di un grande quantitativo di creme solari (protezione 200).
L’esplorazione alpinistica, oltre a rappresentare una vera e propria ricerca esplorativa in un luogo estremo himalayano, per lo più “ignoto” e denominato Malangur (‘grande scimmia’) sulle mappe nepalesi, costituirà la prosecuzione dell’indagine sulle tracce dello Yeti/Gigantopithecus iniziata nelle foreste a valle e un ulteriore tassello nella conoscenza del costituendo Parco Nazionale del Gaurishankar Everest.
Tutte le iniziative intraprese in campo scientifico e umanitario dalla Explora Nunaat International sono finalizzate alla conoscenza e alla salvaguardia della cultura delle popolazioni locali nepalesi e al loro sviluppo economico.
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