HERAT 07 Dicembre 2009 – Nei giorni scorsi il Provincial Reconstruction Team (PRT) italiano di Herat, al comando del colonnello Claudio Dei, ha dato inizio a tre nuovi progetti. Alle cerimonie ha partecipato, oltre a numerose autorità locali, il Governatore di Herat Mr. Nooristani che ha ringraziato il Col. Dei per il contributo fornito dal contingente italiano in favore dello sviluppo e della ricostruzione del paese e per l’aiuto fornito a tutto il popolo afgano.
Il primo progetto riguarda la realizzazione di una nuova rete fognaria nel distretto di Mahal Mohmand Ma, uno dei più poveri alla periferia di Herat. Tale struttura consentirà il miglioramento delle condizioni igieniche e di salute della popolazione che vive nella zona.
Il secondo riguarda la realizzazione di una nuova strada asfaltata nel centro di Herat, della lunghezza di 260 metri compresa di segnaletica stradale. Il progetto è stato realizzato in una zona ad alta densità di popolazione dove si svolgono numerose attività commerciali.
Infine, con la posa della prima pietra, il Col. Dei ha simbolicamente dato inizio ai lavori per l’installazione del nuovo sistema di video sorveglianza e di illuminazione del Governatorato di Herat. Gli impianti di video sorveglianza e di illuminazione, la cui installazione sarà realizzata da ditta e manodopera locale, serviranno ad incrementare le misure di sicurezza della struttura governativa ed assicurare l’illuminazione dell’area perimetrale.
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Afghanistan: lavoro ed istruzione nell'impegno italiano
HERAT – Puntare all’inserimento delle donne nella realtà lavorativa imprenditoriale della Provincia è uno dei target primari che la presenza italiana in Afghanistan sta sviluppando attraverso l’impegno congiunto ed attraverso l’opera svolta dai militari del Provincial Reconstruction Team italiano di Herat.
Sia nel settore tessile attraverso la donazione di numerose macchine da cucire alla “Wahdat Women Union” (associazione scientifico-culturale della provincia di Herat che si occupa dell’ inserimento nel mondo del lavoro di giovani vedove e studentesse), sia nel settore agricolo mediante la donazione alla “Saffron Women Cultivators Association” di circa 1.800 chilogrammi di bulbi di zafferano la cui coltivazione è destinata a sostituire quella dell’oppio, l’impegno italiano punta al sostegno di iniziative volte alla emancipazione della popolazione senza la quale nessuna democrazia è in grado di decollare e svilupparsi.
In questa ottica, è allo studio la realizzazione del “mercato delle donne”, un’iniziativa che prevede la costruzione di una apposita struttura nel centro della città di Herat e lo sviluppo di un progetto di microcredito, uno strumento di sviluppo economico che consente l’accesso ai servizi finanziari alle famiglie, e soprattutto alle donne.
Assieme ai funzionari del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, proseguono le iniziative umanitarie, la realizzazione di progetti, verifiche ed interventi urgenti anche in settori tipicamente non militari quali quello dell’istruzione, dei servizi pubblici, della pubblica amministrazione e del settore igienico-sanitario.
Nell’ultimo mese, in particolare, nel villaggio di Siahavashan (distretto di Ghozara, 15 chilometri a sud-est di Herat), è stato avviato un programma infrastrutturale riguardante la costruzione di una scuola composta da 10 classi, la ristrutturazione di un secondo edificio scolastico, la realizzazione di un importante tratto di strada (2 chilometri asfaltati e 14 chilometri in macadam) ed il ripristino di alcuni fondamentali sottoservizi stradali per lo smaltimento delle acque.
Nel campo dell’istruzione, infine, prosegue con successo il progetto per l’informatizzazione di 12 scuole superiori presenti nella città di Herat, tra le quali anche l’Università, ed in alcuni distretti mediante la fornitura di computers, muniti di relative stampanti e scanner, e la realizzazione di reti LAN con possibilità di connessione ad internet.
( foto per gentile concessione Ministero della Difesa )
Afghanistan: lavoro ed istruzione nell’impegno italiano
HERAT – Puntare all’inserimento delle donne nella realtà lavorativa imprenditoriale della Provincia è uno dei target primari che la presenza italiana in Afghanistan sta sviluppando attraverso l’impegno congiunto ed attraverso l’opera svolta dai militari del Provincial Reconstruction Team italiano di Herat.
Sia nel settore tessile attraverso la donazione di numerose macchine da cucire alla “Wahdat Women Union” (associazione scientifico-culturale della provincia di Herat che si occupa dell’ inserimento nel mondo del lavoro di giovani vedove e studentesse), sia nel settore agricolo mediante la donazione alla “Saffron Women Cultivators Association” di circa 1.800 chilogrammi di bulbi di zafferano la cui coltivazione è destinata a sostituire quella dell’oppio, l’impegno italiano punta al sostegno di iniziative volte alla emancipazione della popolazione senza la quale nessuna democrazia è in grado di decollare e svilupparsi.
In questa ottica, è allo studio la realizzazione del “mercato delle donne”, un’iniziativa che prevede la costruzione di una apposita struttura nel centro della città di Herat e lo sviluppo di un progetto di microcredito, uno strumento di sviluppo economico che consente l’accesso ai servizi finanziari alle famiglie, e soprattutto alle donne.
Assieme ai funzionari del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Italiana allo Sviluppo, proseguono le iniziative umanitarie, la realizzazione di progetti, verifiche ed interventi urgenti anche in settori tipicamente non militari quali quello dell’istruzione, dei servizi pubblici, della pubblica amministrazione e del settore igienico-sanitario.
Nell’ultimo mese, in particolare, nel villaggio di Siahavashan (distretto di Ghozara, 15 chilometri a sud-est di Herat), è stato avviato un programma infrastrutturale riguardante la costruzione di una scuola composta da 10 classi, la ristrutturazione di un secondo edificio scolastico, la realizzazione di un importante tratto di strada (2 chilometri asfaltati e 14 chilometri in macadam) ed il ripristino di alcuni fondamentali sottoservizi stradali per lo smaltimento delle acque.
Nel campo dell’istruzione, infine, prosegue con successo il progetto per l’informatizzazione di 12 scuole superiori presenti nella città di Herat, tra le quali anche l’Università, ed in alcuni distretti mediante la fornitura di computers, muniti di relative stampanti e scanner, e la realizzazione di reti LAN con possibilità di connessione ad internet.
( foto per gentile concessione Ministero della Difesa )