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Dedicato alla Bandiera di Guerra il Calendario2012 della Guardia di Finanza

ROMA 23 Novembre 2011 – È terminata poco fa, presso la Sala Santa Cecilia dell’Auditorium “Parco della Musica” di Roma, la presentazione del “Calendario Storico” della Guardia di Finanza – edizione 2012 – dedicato ai cento anni della Bandiera di Guerra del Corpo.

Il Calendario, realizzato per la prima volta anche in inglese ed impreziosito dalla prefazione del Prof. Domenico Fisichella nonché dalle tavole del Maestro Antonio Tamburro, ripercorre la centenaria storia del prestigioso Vessillo, in un percorso ideale che attraversa gli avvenimenti più significativi del nostro Paese.

Hanno preso parte all’evento, organizzato in collaborazione con la RAI e condotto da Massimo Giletti e Claudia Andreatti, il Comandante Generale della Guardia di Finanza Nino Di Paolo e numerose Autorità Istituzionali. La Sala Santa Cecilia, nei suoi oltre duemila posti a sedere, era gremita di pubblico di ogni età.

Alessandro Preziosi ha aperto l’evento recitando il “discorso sul Tricolore” di Giosuè Carducci. L’attore alcuni anni fa, era stato protagonista della fiction televisiva prodotta dalla RAI “il Capitano”, dedicata proprio alle Fiamme Gialle, per la regia di Vittorio Sindoni.

Nel corso della serata, all’esibizione della Banda musicale della Guardia di Finanza, composta da 102 elementi e diretta dal Maestro Tenente Colonnello Leonardo Laserra Ingrosso, si è alternata la proiezione di filmati storici che hanno consentito di rivivere gli atti di eroismo e generosità compiuti dai Finanzieri dal 1911, anno della concessione della Bandiera di Guerra, ad oggi.

Il pubblico ha potuto così ricordare, con intensa emozione, gli innumerevoli eventi che hanno visto protagonisti i Finanzieri nel corso della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, durante la Resistenza al nazifascismo, in occasione di calamità naturali e in diverse missioni internazionali. Per tali gesta, la Bandiera di Guerra è stata insignita di numerose ricompense al valore.

 

È stata, pertanto, ripercorsa l’evoluzione del Corpo e della sua Storia, dalle origini quale polizia doganale e di frontiera, fino a giungere al suo moderno assetto di polizia economico-finanziaria.

Un percorso ideale che la Banda musicale della Guardia di Finanza ha tradotto in musica eseguendo alcuni brani tra i quali Il Nabucco, La leggenda del Piave, L’Inno alla Gioia, accompagnata dalle voci bianche del Coro degli oltre cento bambini dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, martire e patrona della musica, dei musicisti e dei cantanti, della quale proprio oggi si commemora la ricorrenza.

La serata è culminata con l’arrivo in Sala della Bandiera di Guerra della Guardia di Finanza, celebrata protagonista, accompagnata dalle note dell’Inno di Mameli, cantato dalle voci bianche del Coro.

La Bandiera racchiude la sintesi dei valori in cui da sempre crediamo per combattere ogni fenomeno che metta a rischio la sicurezza economica e finanziaria del nostro Paese” ha detto il Generale Di Paolo che ha aggiunto “Soprattutto oggi è necessario che i giovani traggano spunto dalle virtù che essa rappresenta, per una ricerca continua del bene comune, che si traduce nella garanzia di una società più equa e più giusta”.

L’evento sarà trasmesso su RAI 1 il 10 dicembre prossimo. alle ore 11..

 

Emozionarsi sulle note della Banda musicale dei Carabinieri: il concerto a San Lorenzo in Lucina

ROMA 11 Giugno 2011 – Anche quest’anno, in concomitanza con il 197° anniversario della Fondazione dell’Arma, nella centralissima piazza San Lorenzo in Lucina, che da sempre, a Roma, lega il suo nome a quello dei Carabinieri, si è tenuto, ieri sera, un Concerto della Banda dell’Arma diretta dal maestro Col. Massimo Martinelli.

Alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri “Lazio”, Gen. Ilio Ciceri, del Comandante Provinciale di Roma, Col. Maurizio Mezzavilla e di un folto pubblico, la Banda ha eseguito brani di Olivieri, Verdi, Cirenei, Borgia e Puccini. La Fedelissima, Marcia d’Ordinanza dei Carabinieri e l’Inno Nazionale hanno chiuso il concerto. Per l’occasione, nella stessa piazza è stata allestita anche una mostra statica con alcuni mezzi in dotazione  alla Benemerita.

La Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri è nota in ogni parte del mondo per la varietà del suo repertorio, per la perfezione formale delle sue esecuzioni e per il fascino che suscitano i suoi orchestrali, con le loro splendide uniformi, la magnifica compostezza, la profonda vocazione musicale.

La partecipazione del pubblico ai concerti della Banda dell’Arma rimane uno dei tanti aspetti di quella naturale simpatia che spinge le nostre popolazioni verso i Carabinieri.

Le origini del complesso musicale risalgono al 1820, quando, per la prima volta, il Corpo dei Carabinieri Reali comprese nel suo organico un nucleo di Trombettieri. Tale formazione fu trasformata, nel 1862, in Fanfara, e attraverso successive modifiche assunse nel 1920 una fisionomia più ampia e la denominazione di Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri.

Sotto la direzione del M° Luigi Cajoli, valente personaggio dotato di notevole esperienza e grande sensibilità musicale, la Banda si affermò rapidamente come complesso musicale d’alta qualità professionale, divenendo degna espressione artistica di quella famiglia più grande che è l’Arma dei Carabinieri. Nel 1916, dopo un gran numero di concerti tenuti in Italia, il Complesso Musicale ebbe il battesimo internazionale con la sua prima tournée all’estero, per onorare i soldati alleati feriti. La meta fu Parigi, dove si esibì al “Trocadero”, “Les Invalides” ed ai “Jardins des Tuilleries”, suonando accanto alle celebri Bande della Guardia Repubblicana francese e della Guardia Reale inglese. Il successo fu enorme e la stampa parigina dell’epoca ne dette ampio risalto. Da tale avvenimento la “Domenica del Corriere” colse lo spunto per dedicare alla Banda dell’Arma una copertina a colori di Beltrame. A questo primo viaggio seguirono, nel 1917, le esibizioni a Lione ed a St. Etienne e, nel 1918, la prima tournee in Gran Bretagna toccando città quali Londra, Birmingham, Sheffield, Liverpool, Newcastle e Southampton.

Nel 1925 il M° Cajoli, dopo 38 anni d’attività, durante i quali fece raggiungere al complesso vertici d’indiscusso valore tecnico, lasciò la direzione della Banda che aveva raggiunto i 70 elementi.

A lui successe il M° Luigi Cirenei, allievo di Pietro Mascagni e musicista di rara sensibilità, che ponendosi nel solco della tradizione elevò ulteriormente il livello artistico del complesso. I successi si susseguirono in patria ed all’estero, a Liegi nel 1928, a Parigi nel 1934, a Bruxelles, Valence sur Rhone e Aix-les-Bains nel 1935 e in seguito, Stoccarda, Montecarlo, Madrid, Berlino e Siviglia.

Dopo le vicende della Seconda Guerra Mondiale, fu lo stesso M° Cirenei, al quale si deve la composizione della Marcia d’Ordinanza dell’Arma dei Carabinieri, “La Fedelissima”, dalle note limpide e solenni, ad iniziare l’opera di ricostruzione, proseguita, poi, dal M° Domenico Fantini che, successo a lui nel 1947, con un lavoro profondo ed analitico animato da una fervente passione  rinnovò ed arricchì il repertorio della Banda. Sotto la sua guida la Bandaconobbe un periodo particolarmente denso d’impegni internazionali: 25 tournée in Europa, 1 viaggio in Brasile, 1 inGiappone, 42 concerti in 35 città fra le più importanti degli Stati Uniti d’America, memorabili quelli alla Carneige Hall di New York ed all’Accademia di Musica di Philadelphia.

Al M° Fantini, nel 1972 successe il M° Vincenzo Borgia, ed è proprio questo il periodo in cui il complesso musicale ha conosciuto nuovi ed importanti successi internazionali: Toronto, Montreal, Montecarlo, Edimburgo, New York, Philadelphia, Providence, Washington, Parigi, Dortmund, La Valletta, in Israele e Palestina toccando città importanti quali Tel Aviv, Haifa e Hebron, partecipando anche alle celebrazioni del Columbus Day del Millennio a New York. Infine il concerto più recente che ha visto protagonista la Banda dell’Arma all’estero è quello eseguito a Canton alla presenza dei Presidenti del Consiglio italiano e cinese, nella splendida cornice del Sun Yat-sen Memorial Hall il 14 settembre del 2006 in occasione delle manifestazioni per l’“Anno dell’Italia in Cina”.

Dal luglio del 2000 è Maestro Direttore il  M° Massimo Martinelli, sotto la sua direzione la Banda ha svolto concerti nei più importanti teatri italiani ed esteri, nel 2001 e nel 2005 due tournèe in Giappone esibendosi al Festival Mondiale delle Bande dei Corpi di Polizia e in occasione dell’esposizione universale di Aichi.

Sempre nel 2001 la Banda si è esibita alla presenza del Papa Karol Woytila durante la prima visita ufficiale di un pontefice alla Camera dei Deputati.

Oggi, con i suoi 102 orchestrali assunti e selezionati attraverso concorsi pubblici, la Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri costituisce una complessa struttura in grado d’interpretare composizioni celebri e meno note che vanno dalle tradizionali trascrizioni del repertorio orchestrale a brani originali per banda. Il suo ricchissimo repertorio va dalle tradizionali marce militari ai brani classici ed a quelli moderni. Nelle sale da concerto, nei teatri, alla radio ed alla televisione, in qualsiasi luogo si esibisca, la Banda raccoglie successi ed ottiene il plauso dei critici più severi.

 

“Più sicurezza insieme”. Strisce di Tricolore e spirito patriottico: i 159 anni della Polizia di Stato

di Antonella Serafini

 

ROMA 19 Maggio 2011 – E’ nata per un regio decreto, la Polizia di Stato. Ha più anni dell’unità d’Italia, ma in continua innovazione e non annoia mai. La festa di oggi è stata un mix di spettacolo, commozione, messaggi istituzionali. Il presidente della Repubblica, ha ricordato nel suo comunicato come le attività della Polizia di Stato, unitamente a tutti gli altri organi di pubblica sicurezza, magistratura e società civile, hanno fatto grandi e importanti operazione di contrasto alla criminalità organizzata, grazie a un coordinamento elevato e di strumenti di alta tecnologia al servizio della legalità. Anche il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha inviato un messaggio al capo della polizia, ricordando il lavoro prezioso che l’organo di sicurezza svolge a tutela della tranquillità sociale della popolazione nel rispetto dei principi fondanti della Costituzione. “Più sicurezza insieme” era lo slogan della giornata, ma a ben guardare i numeri, non è solo uno slogan tanto per dire, perchè dati alla mano, sono quasi 6 milioni le chiamate al 113 per la pubblica sicurezza, con una media giornaliera di 15mila, oltre 200 interventi per omicidio, quasi 160mila gli interventi per furto, circa 9mila gli interventi per lesioni personali (escluse le risse, a cui si aggiungono altri 7mila interventi) e 120mila interventi per dissidi pubblici e privati. Cifre da capogiro, da cui si evince una sola cosa: le forze dell’ordine non possono non essere dediti al lavoro, perchè la mole di lavoro è talmente esagerata che serve l’unione di tutti i reparti, calcolando che il lavoro delle volanti non è necessariamente lavoro di intervento ma anche di prevenzione. A livelli di risultati raggiunti le cifre sono confortanti. Centinaia di armi sequestrate (incluse quelle da guerra), un migliaio di persone arrestate con ordini dell’augurità giudiziaria e circa la metà quelle arrestate per iniziativa, quintali e quintali di materiale stupefacente sequestrato, di tutti i generi. Senza calcolare le persone che sono sotto stretto controllo e monitorate (per i reati di pedofilia sono monotorati quasi 20.000 siti internet). Le parate hanno preceduto e seguito le premiazioni con medaglia al valore civile a molti poliziotti, distintisi in operazioni di pericolo, e in alcuni casi perdendo anche la vita. Promozione per merito straordinario e medaglia d’oro al valore civile sono state conferite alla memoria dell’Ispettore Superiore Gabriele Schino e del vice comandante Adriano Epifani, che, per l’inseguimento di due persone sospette che non si sono fermate all’alt, hanno perduto la vita travolta da un’auto che veniva dalla direzione opposta. L’assistente Filippo di Maso, che partecipava all’operazione, ha riportato gravissime lesioni tuttora evidenti, ottenendo una medaglia d’argento al valore civile. La medaglia è stata ritirata dalle mogli dei poliziotti, visibilmente provate, a cui è andato un commoventissimo e lungo applauso da parte di tutti i presenti, molto prolungato, con una evidente commozione da parte di tutti. Un’altra medaglia d’argento al valore civile è andato alla memoria del vice Sovrintendente Massimo Calabrese, per aver perso anch’egli la vita con la stessa modalità dei suoi colleghi sopracitati. Uomini che dimostrano un forte attaccamento al dovere con spiccato coraggio, incuranti dei pericoli e hanno sacrificato la loro vita per noi. Una promozione per merito straordinario è stata conferita a tutto il personale delle questure di Napoli e Reggio Calabria e al Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, distinto nella lotta alla criminalità organizzata ottenendo la cattura di pericolosi latitanti, tra cui Antonio Iovine, boss dei casalesi, e Giovanni Tegano, boss della ‘ndrangheta calabrese. Anche se a ritirare i premi sono andati i capi delle varie sezione operative, il premio è il risultato di un gioco di squadra di persone competenti unite e con un unico obiettivo, la lotta incontrastata al crimine organizzato. La ciliegina sulla torta è stato il conferimento di una promozione per meriti straordinari all’agente scelto Katiuscia Spada, campionessa del mondo nel tiro al volo, all’agente Martina Grimaldi, campionessa mondiale del nuoto gran fondo, all’agente scelto Erminio Frasca, campione mondiale di tiro al volo, all’assistente Marco Buccioni e all’agente scelto Federico Pinotti, campioni del mondo di nuoto per salvataggio. Uomini e donne che tengono alto il nome dei gruppi sportivi Fiamme Oro. L’inno di Mameli era la colonna sonora della giornata, e la lettura di una lettera di orgoglio italiano tratta dal libro Cuore ha condito il tutto con un forte spirito patriottico. La coreografia con strisce di tela che formavano il Tricolore era decisamente a tema con tutta la giornata.