Archivi tag: Libya

Gheddafi ad un bivio? Nonostante l’ultimo messaggio audio del dittatore, le sue sorti sembrano gia’ segnate

ROMA 13 Maggio 2011 – “Il cessate il fuoco non deve essere finalizzato a dividere la Libia in due”. E’ l’opinione del Ministro Franco Frattini, che ha fatto il punto sulla crisi libica in un’intervista a Corriere.tv. Se il cessate il fuoco fosse fatto oggi, ha aggiunto, sarebbe “uno strumento con cui il regime potrebbe rafforzare il suo pezzo di territorio”.

Secondo il Ministro, con l’intensificarsi delle pressioni della NATO, “ci sono segnali di dissoluzione” e della “apertura di una breccia”, che è quello che “speravamo”, ovvero che “la situazione implodesse dall’interno del regime”. “Abbiamo visto molte bandiere della nuova Libia a est di Tripoli – ha aggiunto – e l’altro ieri un nipote di primo grado di Gheddafi, il figlio di un fratello o della sorella della tribù Qaddafa, ha fatto un appello da Doha perché l’opposizione vada avanti, chiedendo che i Qaddafa non lo supportino più”. Inoltre, “a Tripoli ci sono interlocutori possibili, anche dentro il governo di Gheddafi, che potrebbero essere considerati anche dal Cnt di Bengasi per un governo di unità nazionale”.

Con l’incriminazione da parte della corte penale internazionale – attesa entro fine maggio – per Gheddafi i margini “di trattativa verrebbero meno”, ha quindi ricordato Frattini, spiegando come nel momento in cui il procuratore della Corte dell’Aja dovesse depositare l’incriminazione, “scatterebbe per tutti gli stati, anche quelli vicini, l’obbligo di arrestare” il leader libico. E nel dossier che sta preparando la Corte Penale, secondo Frattini dovrebbe entrare anche l’utilizzo da parte del regime dei migranti come “uno strumento criminale” per fare pressioni.

Quanto alla sorte del leader libico, Frattini ha sottolineato che “la pressione internazionale ha verosimilmente provocato la decisione da parte di Gheddafi di mettersi al riparo in un luogo più sicuro”, fuori da Tripoli “ma non dal Paese”. Il Ministro ha tuttavia puntualizzato che uccidere Gheddafi “non è possibile” perché “non lo prevede il mandato della risoluzione 1973 delle Nazioni Unite”.

Intanto da Bruxelles, la NATO fa sapere che ”tutti gli alleati sono determinati a portare avanti la missione fin al pieno raggiungimento dei nostri tre obiettivi: stop a tutte le violenze contro i civili, ritiro delle forze del regime, libero ingresso degli aiuti militari”.

La Nato ha inoltre dichiarato di non avere prove per confermare se l’apparizione televisiva del colonnello Gheddafi di due giorni fa sia reale. Il portavoce militare dell’Alleanza, Mike Bracken ha puntualizzato: ”Non abbiamo persone sul terreno, non siamo in grado di confermare la sua apparizione”.

 

Crisi in Libia: al via l'operazione "Unified Protector"

NAPOLI 25 Marzo 2011 – Tra le misure emanate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in seguito all’aggravarsi della crisi in Libia particolare importanza riveste la risoluzione n.1973 che prevede il blocco del traffico d’armi via mare mediante operazioni di interdizione navale.

L’Alleanza Atlantica, a cui è stato assegnato il compito di procedere in merito, ha messo a punto l’Operazione denominata “Unified Protector”. L’Ammiraglio di Squadra Rinaldo Veri, alla guida della Componente Marittima della Nato (Allied Maritime Command Naples), ha assunto il comando di una Forza Navale internazionale dedicata, costituita da 16 navi (10 fregate, 3 sottomarini, 2 navi ausiliare e la nave sede del comando).

( photo www.marina.difesa.it )

Crisi in Libia: al via l’operazione “Unified Protector”

NAPOLI 25 Marzo 2011 – Tra le misure emanate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in seguito all’aggravarsi della crisi in Libia particolare importanza riveste la risoluzione n.1973 che prevede il blocco del traffico d’armi via mare mediante operazioni di interdizione navale.

L’Alleanza Atlantica, a cui è stato assegnato il compito di procedere in merito, ha messo a punto l’Operazione denominata “Unified Protector”. L’Ammiraglio di Squadra Rinaldo Veri, alla guida della Componente Marittima della Nato (Allied Maritime Command Naples), ha assunto il comando di una Forza Navale internazionale dedicata, costituita da 16 navi (10 fregate, 3 sottomarini, 2 navi ausiliare e la nave sede del comando).

( photo www.marina.difesa.it )