ROMA 24 Luglio 2010 – Problemi sul lavoro, questa la motivazione che ha spinto P.F. assicuratore romano di 30 anni, ad uccidere il suo agente di 60 anni al termine di un litigio ed a gettarlo in una scarpata lungo la strada che collega Leonessa a Rieti e ad occultarne il cadavere ricoprendolo con sassi e terriccio.
Ieri mattina i due erano andati insieme con l’auto del giovane a Leonessa per concludere un affare, ma nel tardo pomeriggio tornando verso Roma, sono nate tra i due alcune incomprensioni e diverbi che hanno spinto P.F., temendo di essere licenziato, a colpire violentemente e ripetutamente la sua vittima con una mazza da baseball, fino ad ucciderlo.
Si è poi disfatto della mazza utilizzata per compire il delitto gettandola nell’adiacente boscaglia, riprendendo la marcia e disfandosi durante il tragitto di alcuni oggetti appartenuti alla vittima.
E’ stata la moglie della vittima a denunciare alle 21 di ieri sera la scomparsa del marito alla Polizia di Stato telefonando al Commissariato Tor Carbone spiegando che il giovane era già arrivato a Roma e le aveva detto di aver lasciato il coniuge presso la sede dell’agenzia, ma questi più volte da lei chiamato, non rispondeva alle telefonate.
I poliziotti del Commissariato Tor Carbone, sulla base di fondati sospetti, hanno richiesto immediatamente all’A.G. l’emissione di un decreto per poter individuare il tracciato telefonico dello scomparso, e questa notte gli agenti della Squadra Mobile delle Questure di Roma e di Rieti, ne hanno ritrovato il corpo senza vita.
Interrogato, P.F. ha confessato ed è stato perciò sottoposto a fermo di p.g. per omicidio volontario ed occultamento di cadavere.
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