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Operazione “Il Gioco è fatto”: arrestato boss della Magliana

BOSS DELLA MAGLIANA ARRESTATO DALLA POLIZIA. MANETTE PER IL SUO BRACCIO DESTRO DALLA GUARDIA DI FINANZA. PER LORO L’ACCUSA DI ASSOCIAZIONE A DELINQUERE FINALIZZATA AL RICICLAGGIO.

 

ROMA 06 Luglio 2011 – Anche per lui nella mattinata odierna sono scattate le manette. Si tratta di Enrico Nicoletti, di 74 anni, a carico del quale pende l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di millantato credito, truffa, usura, falso, riciclaggio e ricettazione.

Si tratta dell’ultimo atto dell’operazione “Il Gioco è fatto”, per la quale la Squadra Mobile della Questura di Roma, guidata dal dr. Vittorio Rizzi, aveva già eseguito nell’ottobre scorso una prima tranche di misure cautelari, e per la quale la scorsa settimana la Divisione Anticrimine ha eseguito un sequestro preventivo di beni per un valore di circa 2.500.000,00 euro.

In particolare l’arrestato era a capo del sodalizio criminoso, che, attraverso il millantato credito, truffava ignare vittime interessate all’acquisto di beni immobili oggetto di aste giudiziarie. Proprio a lui erano destinati i proventi dell’attività illecita, poi reinvestiti in attività commerciali e beni immobili.

In manette, nella stessa mattinata è finito anche il suo braccio destro, Alessio Monselles, di 68 anni, questa volta arrestato dagli uomini della Guardia di Finanza, che hanno condotti nei suoi confronti accertamenti di natura patrimoniale. All’interno dell’organizzazione per lui era stato disegnato il ruolo di factotum tra Nicoletti e gli altri associati, anche con compiti ben precisi nella ricezione dei proventi ricavati e nella relativa consegna allo stesso “capo” dell’organizzazione.

Ancora una volta si è rivelato determinante l’asse tra gli organi investivi della Questura e la determinazione del Sostituto Procuratore della Repubblica dr.ssa Ceniccola e del Procuratore Aggiunto dr. Capaldo, che hanno seguito l’intera vicenda giudiziaria, che si è conclusa oggi con l’esecuzione dei provvedimenti cautelari.

 

Scontri di Roma: scatta l'accusa di rapina e aggressione per il minore della foto con manganello e manette

ROMA 16 Dicembre 2010 – E’ stato riconosciuto attraverso il giaccone indossato durante gli scontri ed ad una ferita riportata sulla mano destra il minore che martedì scorso si è reso responsabile dell’aggressione ai danni di un finanziere e della rapina delle manette e del manganello in dotazione allo stesso.
Per il minore è così scattato il fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata.
Le immagini apparse su alcuni organi di stampa, che riferivano di un possibile infiltrato delle Forze dell’ordine tra i manifestanti, sono state attentamente vagliate dagli operatori della Digos e della Polizia Scientifica durante l’intera giornata di ieri, anche con il confronti con la documentazione video e fotografica realizzata dalla stessa Polizia Scientifica.
Il minore, con precedenti per rissa e resistenza a pubblico ufficiale, era stato fermato in occasione di un episodio diverso rispetto a quello dell’aggressione del finanziere, foto segnalato e poi rilasciato, in attesa del riscontro della documentazione realizzata durante gli scontri.
Proprio durante il fotosegnalamento il minore aveva attirato l’attenzione degli operatori per il fatto che indossava il giaccone al rovescio, verosimilmente per evitare il riconoscimento del colore avena della giacca come ritratta nelle foto anche pubblicate.
Al momento il minore si trova presso un centro di accoglienza a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Intanto continuano senza sosta le indagini per l’identificazione di ulteriori soggetti coinvolti negli episodi di violenza.
Intanto, in riferimento all’episodio ritratto in un video pubblicato con line riferito al fermo di un manifestante durante gli incidenti di martedì scorso, il Questore di Roma dr. Francesco Tagliente ha già disposto un’indagine interna affidata al suo Vicario per accertare l’identità dell’autore e adottare i successivi provvedimenti del caso.

Scontri di Roma: scatta l’accusa di rapina e aggressione per il minore della foto con manganello e manette

ROMA 16 Dicembre 2010 – E’ stato riconosciuto attraverso il giaccone indossato durante gli scontri ed ad una ferita riportata sulla mano destra il minore che martedì scorso si è reso responsabile dell’aggressione ai danni di un finanziere e della rapina delle manette e del manganello in dotazione allo stesso.
Per il minore è così scattato il fermo di indiziato di delitto per rapina aggravata.
Le immagini apparse su alcuni organi di stampa, che riferivano di un possibile infiltrato delle Forze dell’ordine tra i manifestanti, sono state attentamente vagliate dagli operatori della Digos e della Polizia Scientifica durante l’intera giornata di ieri, anche con il confronti con la documentazione video e fotografica realizzata dalla stessa Polizia Scientifica.
Il minore, con precedenti per rissa e resistenza a pubblico ufficiale, era stato fermato in occasione di un episodio diverso rispetto a quello dell’aggressione del finanziere, foto segnalato e poi rilasciato, in attesa del riscontro della documentazione realizzata durante gli scontri.
Proprio durante il fotosegnalamento il minore aveva attirato l’attenzione degli operatori per il fatto che indossava il giaccone al rovescio, verosimilmente per evitare il riconoscimento del colore avena della giacca come ritratta nelle foto anche pubblicate.
Al momento il minore si trova presso un centro di accoglienza a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
Intanto continuano senza sosta le indagini per l’identificazione di ulteriori soggetti coinvolti negli episodi di violenza.
Intanto, in riferimento all’episodio ritratto in un video pubblicato con line riferito al fermo di un manifestante durante gli incidenti di martedì scorso, il Questore di Roma dr. Francesco Tagliente ha già disposto un’indagine interna affidata al suo Vicario per accertare l’identità dell’autore e adottare i successivi provvedimenti del caso.