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Herat: Donazione dei Militari Italiani ai diversamente abili

Herat 02.12.2016 – Nei giorni scorsi i militari italiani del Train Advise Assist Command West (TAAC W) hanno effettuato una donazione di vestiario in favore dell’associazione “Pir Herat Charity Fondation” (PHF), ente nato nel 2009 con il compito di sostenere persone con disabilità.

La donazione è stata realizzata grazie all’impegno dell’Associazione Apulia Onlus, da sempre vicina alla Brigata “Pinerolo” che attualmente guida del TAAC-W nell’ambito dell’operazione NATO in Afghanistan “Resolute Support” (RS). La Onlus Apulia ha quindi fornito i materiali, raccolti nelle principali piazze pugliesi, mentre la donazione è stata organizzata ed eseguita dalla Cooperazione Civile e Militare (CIMIC).

Il materiale è un aiuto importate per l’Associazione, che oltre ad ospitare persone con varie disabilità, aiuta le famiglie al cui interno vi sono persone affette da patologie disabilitanti. Il Generale Mirra, comandante del TAAC W,  ha consegnato i beni al Fondatore e Direttore del centro Signor Abdul Ali Barakzai e alla Vice Direttrice Signora Sana Mohseni Yaqeen Ali.

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Un libro per i bambini di Herat.

FIRENZE 28 Novembre 2012 – Giovedì 29 novembre 2012 alle ore 18:00, a Firenze nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio (Piazza della Signoria), sarà presentato il libro “Vicini a una terra lontana. Sulle strade dell’Afghanistan con il contingente italiano” in cui gli autori, Generale di Divisione Aerea Settimo Caputo e la dottoressa Elena Croci, raccontano l’operato delle Forze Armate italiane in Afghanistan attraverso le fotografie e le testimonianze dei militari coinvolti direttamente negli eventi.

Alla presentazione dell’opera, nata da un’iniziativa editoriale del Comando Operativo di vertice Interforze (COI) ed edito dalla Polistampa, interverrà il Professor Luciano Bozzo, dell’Università di Firenze, alla presenza del Sottosegretario di Stato, Dottor Gianluigi MAGRI, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Biagio Abrate, del Comandante del COI, Generale di Corpo d’Armata Marco Bertolini, ed ospiti militari e civili.

Il volume fotografico, di cui parte del ricavato sarà devoluto in beneficienza per l’acquisto di attrezzature per l’ospedale pediatrico di Herat, vuole rivolgersi al grande pubblico che non conosce l’Afghanistan e che è curioso di vedere e capire più nel dettaglio cosa i militari italiani fanno e hanno fatto dall’inizio della missione.

Afghanistan: i militari italiani concludono l’operazione ”Thorsdagr”, assicurata la presenza di ISAF e delle forze di sicurezza afgane anche nelle zone piu’ periferiche

FARAH 17 Marzo 2011 – Si è conclusa la terza complessa operazione condotta nell’area Nord-Est di Bala Baluk a circa 100 chilometri a Est di del capoluogo Farah.

“THORSDAGR” questo il nome dell’operazione, ha fatto sì che per la prima volta le forze di ISAF con il partenariato delle forze di sicurezza afgane raggiungessero obiettivi  remoti a Nord, ai piedi delle montagne, con lo scopo di contrastare la presenza di insorgenti e portare porzioni lontane di territorio sotto il controllo del governo afgano.

Le cattive condizioni meteorologiche, con tempo piovoso, non sono state di aiuto. Le condizioni del livello dei corsi d’acqua che hanno reso difficile lo spiegamento delle forze nei pressi del villaggio di “Gomsang”, situato proprio nell’intersezione del fiume “Farah Rud” e il fiume “Zar Mardan Rud”. Tuttavia, il guado dei fiumi da parte dell’unità lagunari, che ha richiesto più di due ore, non ha impensierito gli eredi dei “fanti da mar” che si trovano a loro agio nell’attività operative anfibie.

La componente genio ha contribuito a far muovere in relativa sicurezza tutto il complesso costituito da oltre 200 militari, in un territorio con altissima minaccia di IED, ispezionando tutti i punti sensibili.

L’operazione è stata supportata da assetti RISTA (Reconnaissance, Intelligence, Surveillance, Target Acquisition) che con velivoli senza pilota (UAV) hanno fornito per tutta la durata dell’operazione la reale veduta dei movimenti delle truppe a terra.

( photo www.difesa.it )