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Rinvio a giudizio per il conducente A.S.T. che investi' e uccise una ragazza

MODICA 26 Novembre 2011 – A conclusione delle indagini dirette dal sostituto Gaetano Scollo e coordinate dal Procuratore capo Francesco Puleio, la Procura della Repubblica di Modica ha chiesto al Giudice dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio di C.G., ragusano di anni 53, accusato di omicidio colposo per la morte della giovane Chiara Modica.
Questa l’imputazione: In ordine al reato p. e p. dall’art. 589 c.p. perché, per colpa, imprudenza, imperizia ed inosservanza delle norme sulla circolazione stradale, il 5 maggio di quest’anno, percorrendo, alla guida dell’autobus di linea della AST S.p.A. tg. CY348DA, la Via Cincinnato di Modica (RG), in direzione del piazzale Baden Powell, giunto all’imbocco del predetto piazzale, operando una disaccorta e repentina manovra di svolta a sinistra, senza essersi previamente accertato, attraverso lo specchio retrovisore in dotazione al mezzo, che la strada fosse libera da persone e da mezzi, stringendo il ciclomotore MBK 50 CC tg. 8GHLV, condotto dalla minore Chiara Modica – che si trovava alla sinistra dell’autobus, in posizione parallela, nella stessa direzione di marcia -, interferendo sulla sua traiettoria e facendole perdere l’assetto di guida – atteso che il ciclomotore, stretto dalla sua destra, collideva con la parte bassa anteriore destra dello scudo con la faccia esterna della ruota anteriore sinistra dell’autobus -, provocando lo scivolamento per terra della ragazza, che si ritrovava posizionata con la testa orientata verso la parte anteriore dell’autobus, schiacciando – in movimento – con la ruota sinistra del primo asse posteriore la parte destra del corpo della minore conducente del ciclomotore, cagionava, con il sopra descritto illecito comportamento colposo, la morte di Modica Chiara, la quale, a seguito del sinistro, riportava gravissime lesioni personali, con conseguente decesso per “politrauma da incidente stradale”.

 

 

 

Rinvio a giudizio per il conducente A.S.T. che investi’ e uccise una ragazza

MODICA 26 Novembre 2011 – A conclusione delle indagini dirette dal sostituto Gaetano Scollo e coordinate dal Procuratore capo Francesco Puleio, la Procura della Repubblica di Modica ha chiesto al Giudice dell’udienza preliminare il rinvio a giudizio di C.G., ragusano di anni 53, accusato di omicidio colposo per la morte della giovane Chiara Modica.
Questa l’imputazione: In ordine al reato p. e p. dall’art. 589 c.p. perché, per colpa, imprudenza, imperizia ed inosservanza delle norme sulla circolazione stradale, il 5 maggio di quest’anno, percorrendo, alla guida dell’autobus di linea della AST S.p.A. tg. CY348DA, la Via Cincinnato di Modica (RG), in direzione del piazzale Baden Powell, giunto all’imbocco del predetto piazzale, operando una disaccorta e repentina manovra di svolta a sinistra, senza essersi previamente accertato, attraverso lo specchio retrovisore in dotazione al mezzo, che la strada fosse libera da persone e da mezzi, stringendo il ciclomotore MBK 50 CC tg. 8GHLV, condotto dalla minore Chiara Modica – che si trovava alla sinistra dell’autobus, in posizione parallela, nella stessa direzione di marcia -, interferendo sulla sua traiettoria e facendole perdere l’assetto di guida – atteso che il ciclomotore, stretto dalla sua destra, collideva con la parte bassa anteriore destra dello scudo con la faccia esterna della ruota anteriore sinistra dell’autobus -, provocando lo scivolamento per terra della ragazza, che si ritrovava posizionata con la testa orientata verso la parte anteriore dell’autobus, schiacciando – in movimento – con la ruota sinistra del primo asse posteriore la parte destra del corpo della minore conducente del ciclomotore, cagionava, con il sopra descritto illecito comportamento colposo, la morte di Modica Chiara, la quale, a seguito del sinistro, riportava gravissime lesioni personali, con conseguente decesso per “politrauma da incidente stradale”.

 

 

 

Fiamme gialle e Polizia sequestrano una discarica nel ragusano

MODICA 8 Novembre 2011 – Nella giornata di ieri sono state portate a compimento le lunghe e complesse indagini che da più di un anno coinvolgevano il settore dello smaltimento dei rifiuti nel comune di Modica.

Numerose e ripetute le violazioni contestate, che vanno dalla costituzione di discariche abusive, alla truffa ai danni dell’ente pubblico oltre che la turbativa degli incanti. Le indagini erano cominciate già nel 2009, ed eseguite mediante riprese anche aeree di alcune aree. Nonché dall’analisi di copiosa documentazione e corrispondenza intercorsa tra l’ente pubblico ed la ditta interessata.

In proposito è stata emessa dal Gip di Modica ordinanza con la quale veniva disposto il sequestro della impresa e la misura dell’obbligo di presentazione due volte al giorno presso il Commissariato di Polizia di Modica per il titolare della ditta e per due dei suoi figli che nella impresa operavano quali dipendenti.

Stante l’indispensabile necessità di proseguire nella gestione indispensabile del corretto ciclo ecologico nonché al fine di tutelare la posizione lavorativa dei dipendenti della impresa stessa la amministrazione della stessa è stata affidata ad un amministrazione giudiziario, nominato dalla Autorità Giudiziaria, che provvederà alla gestione della impresa nelle more della definizione  della questione.

Il valore della impresa sequestrata valutato dai militari della Guardia di Finanza unitamente al amministratore Giudiziario in via preliminare supera il milione di euro.

 

Le indagini sono state condotte da militari appartenenti alla Squadra Operativa della Tenenza della Guardia di Finanza di Modica e da unità del Commissariato di Modica ed hanno comportato anche utilizzo di moderni mezzi tecnici in dotazione alla Polizia di Stato per effettuare rilievi fotografici e di mezzi aerei della sezione Aerea di Catania della Guardia di Finanza.

L’odierno risultato testimonia nuovamente l’importanza della cooperazione delle forze di Polizia operanti sul territorio, al fine di prevenire e reprimere gravi reati, soprattutto ove questi coinvolgano settori particolarmente delicati quali la tutela del territorio la salute pubblica e la corretta gestione del patrimonio degli enti locali.