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Siracusa: la storia dell’idroscalo dentro la mostra del 34° Gruppo Radar

SIRACUSA 13 Maggio 2010 – Si è svolta nel pomeriggio di mercoledì 12 maggio, all’interno dello spazio espositivo del Palazzo della provincia di Via Roma, ove è in corso di svolgimento la mostra organizzata dal 34° Gruppo Radar dell’Aeronautica Militare, la conferenza storica sul tema: “l’Idroscalo e la città di Siracusa”, organizzata dal Rotary Club Siracusa “Monti Climiti”, che ha visto come relatori il professore Salvatore Adorno, l’avvocato Antonello Forestiere ed il maggiore Paolo Tredici.
Alla conferenza hanno assistito il prefetto di Siracusa, Carmela Floreno Vacirca, il presidente del consiglio provinciale Michele Mangiafico, il comandante provinciale dei carabinieri colonnello Massimo Mennitti ed altre autorità civili e militari, oltre ad una rappresentanza dei soci del Rotary Club.
Dopo i saluti di benvenuto formulati dal presidente del Rotary Club Siracusa “Monti Climiti” Gianpaolo Monaca e dal comandante del 34° Gruppo Radar tenente colonnello Salvatore Gissara, la conferenza si è aperta con l’intervento del professore Adorno, il quale ha illustrato lo sviluppo urbanistico di Siracusa nel periodo compreso tra il 1880 ed il 1920. Nella sua relazione il professore Adorno ha analizzato le ragioni storiche, politiche ed economiche che hanno portato allo sviluppo ed alla trasformazione del Borgo Sant’Antonio e dell’area dei Pantanelli, aree tra le quali fu successivamente insediato l’idroscalo “De Filippis”.
La parola è quindi passata all’avvocato Forestiere, giornalista, storico e direttore del Museo della Piazzaforte di Augusta, il quale ha descritto le alterne vicende dell’idroscalo tra il 1917 ed il 1943, ricordando i vari tipi di aerei, civili e militari, che hanno solcato le acque del Porto Grande di Siracusa e gli eventi di maggiore rilievo che ne hanno segnato la storia.
La conferenza è stata chiusa dall’intervento del maggiore Tredici, capo ufficio operazioni del Gruppo Radar, primo sostituto del comandante ed ufficiale addetto stampa, il quale ha relazionato gli ospiti sull’evoluzione dell’idroscalo di Via Elorina dal dopoguerra ai giorni nostri. Una struttura che, pur conservando il nome di “idroscalo”, fin dal 1955 è stata designata per svolgere le funzioni di supporto logistico della sede operativa di Viale Epipoli (fino al 1984) e, successivamente, il supporto logistico della sede operativa di Mezzogregorio.
Una funzione di supporto logistico che, per poter essere svolta in modo appropriato ed efficiente, ha avuto la necessità di riconvertire le strutture un tempo concepite per ospitare pochi uomini e qualche aeroplano. Processo che nell’arco di cinquant’anni ha visto cambiare radicalmente la fisionomia della Base, ove oggi persistono solo pochi manufatti risalenti al periodo pre-bellico.
Un accenno è stato fatto anche sul futuro dell’idroscalo, alla luce della notizia della sua costituzione in “Distaccamento” autonomo, resa ufficiale dal comandante Gissara in occasione della cerimonia del cinquantesimo anniversario.
In particolare è stato ribadito che la decisione presa dallo Stato Maggiore Aeronautica è frutto di una attenta e ponderata attività di valutazione, basata su dati oggettivi tesi a garantire un favorevole rapporto costo/efficacia, soprattutto in un momento storico caratterizzato dalla necessità di contenere la spesa.
La permanenza della sede di Via Elorina, pertanto, deve intendersi come necessaria e funzionale alle esigenze della Squadriglia Radar di Mezzogregorio e deve essere altrettanto chiaro che i programmi di riorganizzazione prevedono il pieno utilizzo delle potenzialità dell’idroscalo.