PALERMO 09 Novembre 2010 – La riunione del 4 nove,bre scorso a Palermo dei Consigli direttivi delle sezioni provinciali dell’Ance, alla presenza del presidente nazionale Paolo Buzzetti e del Comitato regionale di presidenza guidato da Salvo Ferlito, ha espresso grande disappunto per l’assenza del governatore Raffaele Lombardo, al quale si voleva chiedere come pensa la Regione di risollevare il settore dalla crisi in assenza di investimenti programmati per infrastrutture ed edilizia.
L’Ance Sicilia, stigmatizzando questo comportamento, si attende ora dal presidente Lombardo risposte urgenti a sei richieste: lo sblocco dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, l’utilizzo dei fondi Fas per finanziare piccole e medie opere pubbliche, il varo dei regolamenti urbanistici e dei piani di edilizia residenziale, l’allineamento dinamico della legge regionale alla normativa nazionale sui lavori pubblici, la revisione del ruolo dei general contractor nell’esecuzione di grandi opere, la semplificazione della pubblica amministrazione.
Tali provvedimenti, attesi da oltre un anno, sono ormai improrogabili, in quanto indispensabili ad arginare una crisi dilagante che ha già divorato centinaia di imprese e oltre 30 mila posti di lavoro e che, continuando l’attuale trend al ribasso degli appalti, farà chiudere ulteriori aziende e creerà ancora disoccupati con imprevedibili conseguenze sulla tenuta sociale dell’economia dell’Isola.
In assenza di risposte, l’Ance Sicilia, in occasione della manifestazione nazionale di protesta programmata a Roma per i primi di dicembre, chiederà al governo nazionale di intervenire sulla grave situazione siciliana.
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Palermo: piano anticrisi, le richieste dell’Ance al presidente della regione Lombardo
PALERMO 09 Novembre 2010 – La riunione del 4 nove,bre scorso a Palermo dei Consigli direttivi delle sezioni provinciali dell’Ance, alla presenza del presidente nazionale Paolo Buzzetti e del Comitato regionale di presidenza guidato da Salvo Ferlito, ha espresso grande disappunto per l’assenza del governatore Raffaele Lombardo, al quale si voleva chiedere come pensa la Regione di risollevare il settore dalla crisi in assenza di investimenti programmati per infrastrutture ed edilizia.
L’Ance Sicilia, stigmatizzando questo comportamento, si attende ora dal presidente Lombardo risposte urgenti a sei richieste: lo sblocco dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, l’utilizzo dei fondi Fas per finanziare piccole e medie opere pubbliche, il varo dei regolamenti urbanistici e dei piani di edilizia residenziale, l’allineamento dinamico della legge regionale alla normativa nazionale sui lavori pubblici, la revisione del ruolo dei general contractor nell’esecuzione di grandi opere, la semplificazione della pubblica amministrazione.
Tali provvedimenti, attesi da oltre un anno, sono ormai improrogabili, in quanto indispensabili ad arginare una crisi dilagante che ha già divorato centinaia di imprese e oltre 30 mila posti di lavoro e che, continuando l’attuale trend al ribasso degli appalti, farà chiudere ulteriori aziende e creerà ancora disoccupati con imprevedibili conseguenze sulla tenuta sociale dell’economia dell’Isola.
In assenza di risposte, l’Ance Sicilia, in occasione della manifestazione nazionale di protesta programmata a Roma per i primi di dicembre, chiederà al governo nazionale di intervenire sulla grave situazione siciliana.
Messina: arriva la prima casa dopo l'alluvione
MESSINA 12 Dicembre 2009 – Consegnata oggi alla signora Raffaella Ingrassia la prima delle case affittate dal Comune di Messina per gli alluvionati alla presenza del sindaco Giuseppe Buzzanca e del presidente della Regione Raffaele Lombardo. Disperazione nelle parole della signora che durante l’alluvione ha perso i suoi due figli Leo e Cristian: “Tutto questo doveva avvenire 2 anni fa quando c’era stata l’altra alluvione e avevo ancora con me quello che conta”.
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