Archivi tag: sequestro di persona

Carabinieri sventano sequestro di persona

ROMA 01 Febbraio 2012 – Il sequestro di un 59enne agente d’affari, responsabile di un’agenzia di mediazione creditizia, è stato sventato in Via Genzano dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma con l’arresto di 3 italiani, di 40, 47 e 65 anni,  già conosciuti alle forze dell’ordine. Era quasi mezzogiorno quando nell’agenzia si è presentato il 65enne affermando ad una delle dipendenti di aver un appuntamento con il responsabile, che in quel momento era assente. Nell’agenda dell’ufficio quell’appuntamento non risultava fissato, per cui la segretaria ha contattato telefonicamente il responsabile per averne conferma. L’agente d’affari ha negato di aver fissato alcun incontro di lavoro riferendo che comunque, a breve, sarebbe tornato in ufficio. Dopo qualche minuto, il 59enne, mentre faceva ingresso nei locali dell’agenzia, è stato braccato da 3 uomini che lo stavano attendendo in strada, tra questi anche il 65enne che, nel frattempo, era uscito. La vittima è stata aggredita con calci e pugni e trascinata verso una Matiz, di proprietà di uno degli aggressori. L’agente, approfittando di un attimo di distrazione dei suoi aguzzini, è riuscito a divincolarsi e a rinchiudersi nell’ufficio. I malviventi non si sono dati per vinti ed hanno tentato di sfondare la porta a vetri, senza riuscirci. In quell’istante è sopraggiunta la pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, in zona per i quotidiani servizi di controllo: alla vista dei militari, i tre malviventi hanno tentato la fuga, ma sono stati bloccati ed ammanettati. Effettuata la perquisizione nella Matiz, i Carabinieri hanno rinvenuto delle fascette in plastica che sarebbero verosimilmente servite ad immobilizzare il sequestrato e materiale vario attualmente al vaglio degli investigatori.  Processati con il rito “per direttissima”, il 40enne è stato tradotto in carcere mentre i due complici sono stati associati agli arresti domiciliari. Sono tuttora in corso le indagini dei Carabinieri per accertare i motivi del gesto, probabilmente a scopo di estorsione, e finalizzati a verificare l’eventuale presenza di altri complici implicati nel tentativo di sequestro.

Roma: violentano connazionale dentro un casolare, arrestati dalla polizia

ROMA 21 Ottobre 2010 – Erano circa le 16.30 di ieri pomeriggio quando una pattuglia mista composta da personale delle Volanti della Questura e dell’Esercito, mentre pattugliava una zona della Via Tiberina, si è imbattuto in tre ragazze rumene che, richiamando la loro attenzione, hanno chiesto aiuto.
Hanno riferito agli operatori che poco prima due uomini a bordo di un auto avevano tentato di farle salire intimando loro di avere un rapporto sessuale.
Le donne erano tuttavia riuscite ad allontanare i due, che avevano desistito dagli intenti, verosimilmente anche per la minoranza numerica.
Dopo la segnalazione alla Sala Operativa della Questura gli operatori hanno dato il via alle ricerche del veicolo.
Poco dopo, nei pressi di un casolare abbandonato, hanno notato una ford di colore grigio regolarmente chiusa e parcheggiata nei pressi di un varco che era stato praticato sulla recinzione posta a delimitazione del casolare.
Mentre i militari dell’esercito sono rimasti a tenere sotto controllo l’auto, gli Agenti delle Volanti si sono avvicinati all’edificio imbattendosi pochi istanti dopo in una donna in lacrime, che alla loro vista ha dichiarato di essere stata vittima di violenza sessuale da parte dei due uomini.
Trascinata contro la sua volontà all’interno del fabbricato, mentre uno dei due abusava di lei l’altro è rimasto sull’uscio del casolare, fungendo da palo.
Solo l’arrivo della Polizia, notata dal “palo”, ha impedito il protrarsi della violenza.
Mentre “la vedetta” è riuscita in un primo momento a far perdere le proprie tracce, l’autore materiale della violenza, noncurante della presenza degli operatori, dopo essersi allontanato per un po’ di tempo, ha tentato di avvicinarsi alla macchina.
S.P., 39enne albanese, con la maglietta ancora sporca di rossetto della vittima è stato però immediatamente bloccato.
A questo punto sono scattate le indagini coordinate dal Commissariato Flaminio e il Commissariato di Tivoli. Attraverso riscontri incrociati gli investigatori sono riusciti a risalire all’identità del complice. In particolare è stato identificato per un rumeno di 23 anni. Dopo essere riusciti a risalire al posto di lavoro dello stesso, gli Agenti hanno ricostruito i suoi ultimi spostamenti e, grazie anche al cellulare in uso al 23enne, è stato possibile appurare che lo stesso si trovava a bordo di un pullman di linea diretto in provincia.
A questo punto la Centrale Operativa della Questura ha fatto scattare la seconda “tappa” dell’operazione. Le Volanti del Commissariato di Tivoli insieme alle Volanti della Questura sono riusciti a rintracciare il pullman a bordo del quale l’uomo viaggiava intorno alle ore 20.00 di ieri sera, facendo scattare anche per lui le manette.
Per entrambi l’accusa è di sequestro di persona e di violenza sessuale. Il casolare e il luogo dove si è verificata la violenza sono stati sottoposti ai rilievi tecnici della Polizia Scientifica.

Roma: segregata per mesi da un connazionale, giovane romena liberata dai carabinieri

ROMA 15 Settembre 2010 – Un’altra brutta storia che ha come vittima una giovane donna. Un 45enne romeno è stato arrestato dai Carabinieri della Stazione Roma Prima Porta con l’accusa di maltrattamenti, lesioni, riduzione in schiavitù, sequestro di persona e violenza sessuale. L’uomo, sei mesi fa, aveva dato ospitalità ad una ragazza di 25 anni, sua connazionale appena giunta in Italia, nella sua casa di via Malegno. Da subito il 45enne ha rivolto delle strane attenzioni nei confronti della donna, fino ad arrivare a chiuderla nella sua camera da letto per tutto il giorno, lasciandola senza la possibilità di comunicare con l’esterno per chiedere aiuto e, per lunghi periodi, senza acqua e cibo. Fiaccata nel corpo, la 25enne era facile preda di ogni tipo di molestia o violenza fisica a cui l’uomo, quotidianamente, la sottoponeva. La scorsa notte i vicini di casa, che da tempo ascoltavano impotenti le urla della giovane, hanno deciso di chiamare i Carabinieri. I militari hanno bussato alla porta dell’uomo e la donna, con un ultimo sforzo, è riuscita a farsi sentire. Quando si sono fatti aprire la porta della camera da letto i Carabinieri hanno trovato la ragazza a terra, fortemente denutrita e con numerose ferite ed ecchimosi al volto e su tutto il corpo. Trasportata all’ospedale Sant’Andrea, la romena è stata ricoverata d’urgenza poiché riscontrata affetta da lesioni giudicate guaribili in 40 giorni e da un grave stato di deperimento. L’aguzzino 45enne è stato arrestato e associato al carcere di Regina Coeli.