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Cambio al vertice dello Stato Maggiore della Difesa

Si è svolta la mattina del 5 Novembre la cerimonia di avvicendamento nella carica di Capo di Stato Maggiore della Difesa (SMD): il Generale Enzo Vecciarelli subentra al Generale Claudio Graziano. La cerimonia alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del Ministro della Difesa, Elisabetta Trenta.

 

Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, vertice militare delle Forze Armate, è un anello essenziale ed imprescindibile nella catena istituzionale del nostro sistema di sicurezza nazionale. In considerazione della delicatezza di questa funzione, il Paese e le Forze Armate devono poter contare su un Ufficiale che più di ogni altro associ nella sua persona professionalità ed esperienza, che sia guida e riferimento di quanti hanno messo al servizio della Repubblica la loro intera vita fino al sacrificio estremo”.

Così il Ministro Elisabetta Trenta durante il suo intervento in occasione della cerimonia di avvicendamento nella carica di Capo di Stato Maggiore della Difesa (SMD) che ha sancito il passaggio del testimone dal Generale Claudio Graziano al Generale Enzo Vecciarelli.

La Cerimonia si è svolta alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’aeroporto militare di Ciampino (Roma). Presenti i Vertici delle Forze Armate, autorità civili, militari e religiose.

“Con la cerimonia di oggi salutiamo il congedo del Generale Graziano da Capo di Stato Maggiore della Difesa, ma salutiamo anche il suo nuovo, prestigiosissimo incarico nell’ambito dell’Unione Europea” ha detto il Ministro Trenta che sulla nomina del Generale Graziano quale Presidente del Comitato Militare dell’Unione Europea ha aggiunto: “un’elezione che le fa onore perché rappresenta l’esplicito riconoscimento delle sue straordinarie capacità professionali, e che fa onore a tutta l’Italia, che in lei viene riconosciuta come un Paese alleato autorevole e affidabile”.

Al Generale Vecciarelli, da oggi al vertice delle Forze Armate, il Ministro ha espresso il suo apprezzamento: “Con le sue idee dovrà guidare migliaia di donne e uomini che ogni giorno mostrano, orgogliosamente il Tricolore sul braccio e lo custodiscono con sacralità nel proprio cuore. Lei sarà il loro punto di riferimento. Il punto di riferimento di ogni soldato, marinaio, aviere, carabiniere in Italia e all’estero. Credo che la sua straordinaria determinazione nel raggiungere gli obiettivi e nel mettere a disposizione degli altri quanto da lei fatto costituirà la dote più preziosa per affrontare le sue nuove responsabilità”.

Nel suo intervento la titolare del Dicastero ha tracciato anche un quadro dell’attuale situazione nella quale la Difesa è chiamata a operare.

“Mai come in questi ultimi anni abbiamo visto le Forze Armate occupare un ruolo così importante nella vita del Paese. Si sono costruite un patrimonio di credibilità, esperienza e capacità, sia di fronte all’opinione pubblica nazionale che a quella internazionale, che dobbiamo preservare in tutti i modi” ha detto il Ministro sottolineando l’attuale impegno delle Forze Armate ben al di là dei tradizionali compiti istituzionali, ma sempre a presidio della sicurezza interna ed esterna del Paese, per il bene dei cittadini.

Sono più di seimila i militari impiegati all’estero, in 38 missioni attive in 24 paesi, ai quali si aggiungono gli oltre settemila impegnati sul territorio nazionale.

“Lasciatemi dire con orgoglio che, là dove c’è stato bisogno, gli uomini e le donne in uniforme sono intervenuti senza incertezze, sostenuti dal senso del dovere e dallo spirito di solidarietà che li caratterizza”.

Nel ricordare le sfide che caratterizzano la situazione internazionale e i principali scenari di crisi e conflitto, il Ministro ha aggiunto che l’Italia continuerà a sostenere e a fare affidamento su Nato e Unione Europea, a preservare la piena efficacia e modernità sia della dimensione europea della difesa sia della NATO ed a lavorare affinché le due Organizzazioni operino in maniera strettamente congiunta.

“I prossimi anni, come quelli passati, non saranno facili. Ci saranno ancora cambiamenti nello scacchiere internazionale. Ci saranno nuove incertezze e nuove realtà con cui fare i conti. In questo scenario dovranno muoversi le nostre Forze armate”.

 

 

Courtesy Ministero della Difesa

 

 

Cambio al vertice dello Stato Maggiore della Difesa

Roma 28 Febbraio 2015 – Stamane, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, presso il Comando in Capo della Squadra Navale della Marina Militare (CINCNAV), si è svolta la cerimonia di cambio del Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Il Generale Claudio Graziano subentra all’Ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, che oggi lascia l’incarico (assunto il 31 gennaio 2013) e il servizio attivo.

Nel corso del suo intervento, il Ministro Pinotti ha ringraziato l’Ammiraglio Binelli Mantelli per il determinante lavoro svolto nel suo mandato ed ha rivolto al Generale Graziano gli auguri per il nuovo incarico.

“L’odierno avvicendamento avviene in un momento insieme delicato e importante” ha detto il Ministro.

“Delicato perché la situazione internazionale si è progressivamente deteriorata nell’ultimo quinquennio e, in modo particolare, nell’ultimo anno” ha aggiunto il Ministro,  spiegando come l’arco della crisi coinvolga i confini meridionali e orientali dell’Unione Europea con situazioni di particolare preoccupazione anche alle porte del nostro Paese.

“Importante – ha aggiunto – perché per garantire una cornice di sicurezza adeguata alla portata di questi rischi e di queste minacce, il Governo si è impegnato lo scorso anno nell’elaborazione di un ‘Libro Bianco per la sicurezza internazionale e la difesa’ che attendo di poter presentare al prossimo Consiglio Supremo di Difesa e, successivamente, al Parlamento e all’opinione pubblica”.

Soffermandosi sul concetto di Sistema Difesa “credibile e chiaro punto di riferimento per la collettività, requisito indispensabile per ogni Paese che voglia essere e restare libero e democratico”, il Ministro ha sottolineato come in questi decenni le Forze Armate si siano costruite un patrimonio di credibilità, esperienza e capacità, sia di fronte all’opinione pubblica nazionale che a quella internazionale.

Alla cerimonia, che si è svolta davanti a un reparto di formazione interforze, erano presenti, tra gli altri, il Presidente del Senato Pietro Grasso, i Sottosegretari di Stato alla Difesa Domenico Rossi e Gioacchino Alfano, alcuni ex Ministri della Difesa, numerose Autorità politiche, civili, religiose e militari.

Courtesy www.difesa.it

L'Arma al centro dei lavori per la costituzione del NATO SP COE

Protezione dei diritti umani nelle operazioni di pace. L’Arma dei Carabinieri leadership del Progetto dell’Alleanza Atlantica.

VICENZA 07 Marzo 2014 – A Vicenza, nella suggestiva sede di presso Palazzo “Trissino”, dal 3 al 6 Marzo, si è tenuta la Prima Conferenza Internazionale per la costituzione e l’accreditamento alla NATO del Centro di Eccellenza sulla Polizia di Stabilità, denominato NATO Stability Policing Center of Excellence.
CoE (Centri di Eccellenza) sono strutture con spiccata competenza in uno specifico comparto che mettono a disposizione dell’Alleanza atlantica le professionalità dei loro componenti per assistere la NATO nella stesura, sviluppo, sperimentazione e validazione di nuovi concetti e procedure, per ottimizzare l’interoperabilità di differenti organizzazioni e migliorare la formazione di comparto.
La Conferenza, organizzata dallo Stato Maggiore della Difesa con il supporto dell’Allied Command for Transformation (ACT) della NATO, si è svolta alla presenza del Presidente del Centro Alti Studi per la Difesa Ammiraglio di Squadra Rinaldo Veri, del Capo di Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri Generale di Divisione Ilio Ciceri e del Sindaco di Vicenza Dott. Achille Variati, ed ha registrato la partecipazione di esperti, civili e militari, provenienti da Paesi della NATO e Partners.
Il NATO SP CoE, operativo a partire dagli inizi del 2015 e con sede nella caserma “Generale Chinotto” di Vicenza, sarà principalmente dedicato allo sviluppo del delicato processo di trasformazione della NATO nel settore strategico della Polizia di Stabilità, ovvero in quel complesso di attività che vedono impegnate le Forze di Polizia nel garantire lo stato di diritto e la protezione dei diritti umani nelle operazioni di pace e nel contribuire al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Proprio in ragione delle motivazioni espresse, l’Arma dei Carabinieri, in possesso di una vasta e diversificata esperienza nelle missioni internazionali, si é proposta per la leadership del progetto per lo sviluppo di tale emergente settore dell’Alleanza.

Courtesy: www.carabinieri.it