SHINDAD 28 Febbraio 2011 – È il Tenente Massimo Ranzani il militare deceduto nell’esplosione di un ordigno improvvisato (IED) che questa mattina ha investito un Lince nei pressi di Shindand. Esplosione nella quale altri quattro militari – tutti appartenenti al 5° reggimento alpini di Vipiteno – sono rimasti gravemente feriti.
La deflagrazione, avvenuta a 25 chilometri a Nord di Shindand ha colpito il terzo mezzo di una pattuglia che rientrava da un’attività di MEDCAP congiunta con le forze afgane, operazione di assistenza medica alla popolazione locale.
I feriti sono stati evacuati presso l’ospedale militare (Role 2) della base “Shaft” di Shindand, sede del comando della Task Force Centre.
Il tenente Massimo Ranzani aveva 36 anni. Ne avrebbe compiuti 37 il prossimo 23 marzo. Nato a Ferrara viveva a Santa Maria Maddalena nel comune di Occhiobello, in provincia di Rovigo, con il papà Mario, 62 anni e la mamma Ione, 58. Era in Afghanistan, per la sua seconda missione in teatro operativo, dallo scorso 12 ottobre.
Questo tipo di attacco, nonostante gli importanti progressi svolti da ISAF per contrastarne la minaccia, rappresenta una delle modalità di azione tra quelle utilizzate dagli insurgent e, nel 30 percento dei casi, colpisce vittime civili.
Le forze di sicurezza ISAF svolgono una continua attività per prevenire questo genere di minaccia al fine di migliorare le condizioni di sicurezza e garantire uno sviluppo sociale ed economico della regione.
Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa ha espresso profondo cordoglio per la morte del militare a seguito dell’attentato verificatosi stamane a 25 chilometri a nord di Shindad.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Biagio Abrate e il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito,Giuseppe Valotto, hanno espresso profondo cordoglio per la morte dell’alpino italiano.
Il Ministro La Russa viene tenuto costantemente aggiornato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa circa l’evolversi della situazione e sulle condizioni di salute degli altri quattro militari rimasti feriti nell’evento.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato perpetrato a Shindand, in Afghanistan, contro il contingente italiano impegnato nella missione internazionale ISAF, in cui un militare ha perso la vita e altri quattro sono rimasti feriti, esprime i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto e un affettuoso augurio ai militari feriti.
Gli insurgents, molti dei quali amano autodefinirsi talebani, hanno rivendicato l’attacco in Afghanistan in cui e’ morto il tenente Massimo Ranzani. In un comunicato di due righe pubblicato sulla loro pagina web, gli insorti hanno reso noto che “una mina terrestre collocata da un mujaheddin nell’area di Company del distretto di Adar Sang ha sventrato un automezzo in pattugliamento dell’Isaf'”.
( photo courtesy www.difesa.it )
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