Archivi tag: Task Force South-East

Inaugurata scuola femminile al villaggio di Qala I Kuna nel distretto del Gulistan

Il progetto è stato realizzato con il contributo della Provincia di Trento e dell’Associazione Nazionale Alpini


Herat, 13 febbraio 2011 – Giorno di festa oggi per popolazione del distretto del Gulistan. Presso il villaggio di Qala I Kuna la Task Force South East ha inaugurato la scuola femminile, dopo una ristrutturazione durata quasi cinque mesi. Il complesso scolastico “Bibi Dost”, unico complesso femminile presente nella vallata del Gulistan, da tempo inutilizzato dopo essere stato bruciato dal regime talebano, è stato oggi riconsegnato alla popolazione della valle.

Il progetto, che ha preso avvio all’arrivo del personale della Task Force nel mese di settembre 2010, ha visto il pieno coinvolgimento delle autorità governative locali. Verso quest’esigenza sono stati catalizzati anche fondi di donatori dall’Italia: la Provincia di Trento che tramite il 2° reggimento genio ha finanziato diversi progetti a favore delle genti di quella valle, e l’Associazione Nazionale Alpini con le sezioni venete collegate al 7° reggimento.

Decine di migliaia di euro spesi tra infrastrutture (sono stati rifatte fondamenta. Infissi e tetto dell’edificio scolastico) unitamente a banchi, sedie e lavagne. La ristrutturazione ha interessato l’edificio principale del complesso scolastico, con il rifacimento dell’intera struttura, del tetto e della pavimentazione di tutte le otto aule scolastiche. Particolare importanza è stata data alla fornitura completa di arredi scolastici ed alla installazione di stufe a legna, per poter garantire l’ impiego nei rigidi mesi invernali. Anche il muro perimetrale, che circonda l’istituto, è stato rinforzato al fine di garantire una maggiore sicurezza per le frequentatrici, che riprenderanno le lezioni nella prossima primavera.

Alla cerimonia d’inaugurazione hanno partecipato il Governatore della provincia di Farah accompagnato dalla rappresentante del Parlamento di Kabul, Bolquis Roshan, dal Capo della polizia di Farah. Durante l’introduzione, effettuata dal Governatore e dalla Parlamentare, appositamente arrivata da Kabul per l’evento, sono stati ringraziati quanti hanno contribuito alla realizzazione dell’opera, sottolineando l’importante traguardo raggiunto per una maggiore scolarizzazione femminile, ed al progressivo incremento che queste opere portano alla stabilità nell’area.

Notevole è stata la cornice di sicurezza messa in atto dai nostri soldati con la preziosa e importante co-operazione dell’esercito afgano e della polizia locale. L’importante partecipazione di pubblico, adulti e bambini, provenienti da numerosi villaggi limitrofi, pone l’accento sul considerevole lavoro svolto dal personale della Task Force su base 7° reggimento alpini operante nel distretto e sulla percezione della popolazione di questo complesso angolo di Afghanistan, nei confronti delle forze ISAF.

( foto www.difesa.it )

Afghanistan: militare italiano ucciso da un cecchino nella valle del Gulistan

FARAH 31 Dicembre 2010 – Un militare italiano è morto in Afghanistan colpito da un cecchino nel distretto del Gulistan, nell’ovest del Paese. Il militare italiano è stato ucciso “a seguito di un colpo di arma da fuoco” come ha confermato lo Stato maggiore della Difesa.
L’alpino è il caporal maggiore Matteo Miotto: era in forza al 7/o reggimento alpini di Belluno ed è stato ucciso mentre era in servizio all’interno della base avanzata ‘Snow’ nella valle del Gulistan. Miotto, 24 anni, veneto di Thiene, si trovava in Afghanistan da luglio.

Il Gulistan, in provincia di Farah, è una delle zone più ‘calde’ del settore affidato al controllo dei militari italiani, al confine con l’Helmand, dal primo settembre operano gli alpini del 7/o reggimento di Belluno, che costituiscono l’ossatura della Task force south east, composta anche da militari di altri reparti.
Il 4 ottobre scorso, proprio nella valle del Gulistan, si verificò l’imboscata in cui morirono altri quattro soldati italiani. L’area affidata al controllo degli alpini, denominata Box Tripoli, era un tempo sotto comando statunitense.
Negli ultimi mesi i militari italiani hanno portato avanti una serie di iniziative, tra le quali anche quattro progetti di cooperazione civile-militare.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha appreso con profonda commozione la notizia dell’uccisione del militare italiano impegnato nella missione per la pace e la stabilità in Afghanistan. Il presidente, si legge in una nota, ha espresso i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari del caduto e al cordoglio delle Forze armate.
Il Ministro della Difesa Ignazio La Russa, appresa la notizia del decesso del Caporal Maggiore Matteo Miotto del 7° reggimento Alpini in Afghanistan, ha inviato al Gen. C.A. Giuseppe Valotto, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il seguente telegramma:
“La notizia della morte del Primo Caporal Maggiore Matteo Miotto, avvenuta questa mattina in Afghanistan colpito da un cecchino durante un servizio armato, mi ha profondamente amareggiato. In questa tristissima circostanza, voglia accogliere i sentimenti di sincero cordoglio delle Forze Armate e la mia sentita personale partecipazione al gravissimo lutto che ha colpito l’Esercito”.
Il Ministro, inoltre, ha inviato il seguente telegramma alla famiglia del militare deceduto:
“In questo dolorosissimo momento partecipo con profonda commozione, unitamente a tutto il personale delle Forze Armate, alla perdita di Matteo, generosamente impegnato in una missione di grande valore umanitario. Il suo ricordo rimarrà per sempre nella memoria di chi crede nella pace e nella solidarietà fra i popoli.
Vogliate accogliere le espressioni delle più sentite condoglianze”.
Il Ministro La Russa, a seguito dell’uccisione del caporal maggiore Miotto, ha annullato l’incontro previsto il 2 gennaio 2011 a Courmayer con i militari feriti in missioni in Afghanistan.
Il ritorno della salma è previsto per la mattina di domenica 2 gennaio alle ore 10:00 allo scalo militare dell’aeroporto di Ciampino, con un volo partito da Herat.

Afghanistan: costituita la quarta Task Force Italiana nell'Afghanistan occidentale

GULISTAN 01 Settembre 2010 – Il Regional Command West, il comando NATO a guida Italiana responsabile per la regione ovest dell’Afghanistan, conta da oggi una nuova unità di manovra destinata a operare nei distretti di Gulistan, Bakwa e Por Chaman, nel settore sud-orientale dell’area di responsabilità del comando.

L’unità, denominata Task Force South-East, è basata su assetti del 7° reggimento alpini della Brigata “Julia” e ha completato nei giorni scorsi lo schieramento nelle basi operative avanzate di Gulistan – dove risiede il comando – e Bakwa.

Il deployment della Task Force rientra nella riconfigurazione delle forze ISAF nella regione, cha ha visto in un primo momento la costituzione del Regional Command South-West a guida USA e successivamente il passaggio di responsabilità dei tre distretti di Gulistan, Bakwa e Por Chaman – appartenenti amministrativamente alla regione ovest e precedentemente presidiati da truppe statunitensi e georgiane – al comando di Herat.