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Festa della Liberazione tra memoria e lotta al terrorismo.

Nel 72° anniversario della Liberazione, a Roma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto all’Altare della Patria.

Ad accompagnare il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, oltre al Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, c’erano il Presidente del Senato, Pietro Grasso, il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, il Presidente della Corte Costituzionale, Paolo Grossi, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano.

Prima della deposizione, Mattarella, accompagnato dal Ministro Pinotti, ha passato in rassegna il picchetto d’onore schierato in Piazza Venezia formato da militari di Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Finanza.

Venerdì scorso, nell’ambito delle celebrazioni della Liberazione, si è svolto al Quirinale l’incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nella giornata in cui l’Italia celebra la Liberazione dall’occupazione nazista e dal regime fascista il Ministro Pinotti ha fatto il punto di situazione sull’impegno della Difesa italiana, durante una intervista nella trasmissione Petrolio.

“Ci sono delle analogie con il 25 aprile 1945 e oggi – ha dichiarato il Ministro – come allora siamo impegnati per non far tornare quel dolore e lo facciamo con un costante impegno. In Italia tenendo viva la memoria. In iraq, dove e’ concreto il rischio, lo facciamo addestrando le forze di polizia locali a Baghdad e a Erbil e assicurando con la nostra presenza la sicurezza della  diga di Mosul, con l’obiettivo di consolidare insieme alle autorità locali la democrazia in quei luoghi devastati dalla guerra”cosi il Ministro Pinotti parlando dell’impegno dell’Italia nella lotta al terrorismo. Non solo in Iraq.

Il Ministro ha ricordato che lo scopo della Coalizione internazionale anti-daesh è quello di liberare i territori conquistati dall’organizzazione terroristica ridando la pace ai popoli ma anche quello di portare avanti una “battaglia culturale e di riaffermare i valori della civiltà umana”.

La Difesa italiana è impegnata oggi in 20 paesi con circa 7000 uomini e donne.

 

(fonte www.difesa.it)

La solidarietà di Rosolini al popolo francese: proclamato il lutto cittadino, bandiere listate a lutto e tricolore francese a Palazzo di Città

ROSOLINI (SR) 15 Novembre 2015 – Anche la Città di Rosolini si è mobilitata dopo gli attacchi terroristici di Parigi con diverse iniziative di solidarietà. Oltre alla bandiere  listate a lutto e tricolore francese a Palazzo di Città,  la Giunta Comunale, presieduta dal Sindaco Corrado Calvo, nel corso di una seduta straordinaria, ha deliberato per domani il lutto cittadino

«La  tragedia che ha colpito la Francia  – afferma il Sindaco Calvo – ci riguarda tutti, colpisce ognuno di noi. Per questo motivo l’Amministrazione Comunale  si stringe al popolo francese, in questo drammatico momento. È una tragedia che lascia sgomenti, una ferita inferta nel cuore non solo della Francia ma dell’intera Europa, per colpire i valori fondamentali di libertà, uguaglianza, solidarietà. Ma è proprio attraverso la difesa di questi valori che dobbiamo reagire alla barbarie, pur in un momento estremamente complesso e difficile da gestire. Oggi, più che mai, occorre che tutto il mondo civile sia unito, senza distinzione di nazionalità e di ideologie, nella difesa della civiltà e dei valori democratici. Tutti– conclude il Sindaco – abbiamo  il dovere di impegnarci per costruire un mondo migliore e ad opporci a chi vuole seminare odio e terrore».

ROMA. LA QUESTURA COMMEMORA L’AGENTE MAURIZIO ARNESANO VITTIMA DEL TERRORISMO.

Roma 6 Febbraio 2015 – Aveva solo 19 anni Maurizio Arnesano, Guardia di P.S., quando il 6 febbraio del 1980 venne ucciso a Roma da un commando del gruppo eversivo dei “Nuclei Armati Rivoluzionari”.

Questa mattina, in occasione della cerimonia di commemorazione del 35° anniversario della sua morte, il Questore di Roma Nicolò D’Angelo ha deposto una corona di alloro sulla lapide collocata all’interno del Commissariato Prati, dove prestava servizio Maurizio Arnesano, a nome del Capo della Polizia, Prefetto Alessandro Pansa.

Alla cerimonia hanno partecipato Autorità civili e militari, i familiari e i colleghi della vittima.

La Guardia di P.S. Maurizio Arnesano stava svolgendo un servizio di vigilanza dinanzi al Consolato Libanese di Roma, in via Settembrini, quando venne aggredito alle spalle da due terroristi che cercarono di strappargli il mitra M-12 e la pistola che aveva in dotazione.

Nel corso della violenta colluttazione i due terroristi spararono alcuni colpi di pistola ferendolo a morte.

Le indagini svolte dalla Digos di Roma, consentirono di individuare in Valerio Fioravanti e Giorgio Vale i responsabili dell’assassinio.