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Prosegue in Libia l’offensiva contro Isis. Incessante attività diplomatica delle Nazioni Unite

Prosegue in Libia l’offensiva contro Isis. Incessante l’attività diplomatica delle Nazioni Unite.

 

mappa costa libiaIl 29 maggio, è stato confermata la notizia che Khaled Al-Shayeb, senior commander di Isis in Libia, è stato ucciso a Sirte durante gli scontri con i combattenti armati di Misurata.

Le autorità ritengono Shayeb responsabile per l’attacco Museo del Bardo di Tunisi dove avevano perso la vita 22 persone, per lo più turisti stranieri.

Khaled Al-Shayeb era ricercato come terrorista a livello internazionale ed era stato dato per  morto lo scorso anno durante un’operazione a Gafsa.

Ieri, dopo una procedura di identificazione del corpo, i funzionari hanno confermato che è stato ucciso.

Dalla sala operativa di Al-Bunyan Al-Marsous che controlla l’operazione militare da Misurata verso Sirte, hanno dichiarato che il corpo di Shayeb era stato identificato dai terroristi detenuti.

Nella giornata di venerdì 27 maggio, sette soldati libici sono stati uccisi e 25 sono stati feriti in scontri con i militanti ISIS presenti nella zona di Sirte.

L’esercito libico ha chiamato questa operazione la “battaglia dei martiri di Sadada,” per commemorare i soldati libici che sono morti in combattimento contro il gruppo estremista.

L’aviazione ha effettuato 10 incursioni contro 20 postazioni dell’ ISIS nei pressi di Sirte. Uno degli attacchi aerei ha colpito un convoglio di militanti estremisti in ritirata verso il deserto.

Le truppe libiche hanno inoltre assicurato un posto di blocco a 50 chilometri da Sirte a mezzogiorno e  ripreso il controllo di un posto di blocco a 30 chilometri dalla roccaforte ISIS a Sirte.

Due unità della Petroleum Facilities Guards hanno ripreso il controllo di Nufliya, circa 130 km (80 miglia) ad est di Sirte, e di Ben Jawad.

Le città erano state occupate da Isis rispettivamente nel febbraio 2015 e gennaio 2016.

Martin Kobler in visita al Senato franceseIntanto prosegue l’azione diplomatica di Martin Kobler, rappresentante speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite e Capo della Missione ONU in Libia (UNSMIL).

Kobler, durante il suo intervento al Senato francese di questa mattina (ndr. 31 maggio 2016) ha dichiarato che “è fondamentale per mantenere l’unità della Libia a muoversi verso la pace, la sicurezza e la prosperità”.

Ed ha aggiunto e sottolineato che “tutte le componenti della società libica devono lavorare insieme” per raggiungere questo scopo.

Tunisia: aggressione ad una troupe del Tg3

TUNISI 12 Gennaio 2011 – Una troupe del Tg3 e’ stata aggredita oggi a Tunisi da alcuni manifestanti, mentre stava documentando le proteste in corso nel centro della citta’. ”I colleghi erano scesi in piazza – spiegano dalla redazione del Tg3 – per seguire una delle manifestazioni, disperse poi dalla polizia con il lancio di lacrimogeni, quando sono stati aggrediti da un gruppo di persone non in divisa. Claudio Rubino e’ stato colpito e gli e’ stata strappata la telecamera, Maria Cuffaro e’ stata spinta a terra, ma entrambi sono riusciti a tornare in albergo. Sembra non sia nulla di grave, anche se ora sono a riposo perche’ sotto shock”. I due giornalisti hanno immediatamente avvisato l’ambasciata italiana dell’accaduto. ”Sono anche riusciti a riavere la telecamera, anche se sembra che sia rotta”, concludono dalla redazione.

Fabbrica pannelli fotovoltaici: la Regione Sicilia ritarda autorizzazione

Palermo, 23 novembre 2009 – Sarà inaugurata a gennaio a Campofranco, in provincia di Agrigento, la prima e più grande fabbrica italiana di pannelli fotovoltaici in thin film di silicio, e la terza in Europa, realizzata senza contributi pubblici dal gruppo Moncada Energy di Agrigento.

Produrrà i pannelli, da 6 metri quadri ciascuno, per le centrali fotovoltaiche progettate dalla Moncada in Sicilia. Sotto gli impianti saranno ospitati allevamenti biologici di polli, dal cui concime sarà ricavata altra energia. Uno di questi impianti, da 7 Mw, sta già sorgendo a livello sperimentale, all’interno di una delle fattorie eoliche del gruppo siciliano.

Il principale ruolo del sito produttivo ipertecnologico sarà, nell’ambito del mercato delle energie alternative, quello di rendere nel tempo il fotovoltaico più conveniente rispetto all’eolico.

Infatti, questa tecnologia, che non impiega celle al silicio, ma il gas silano, rende indipendenti dalle speculazioni sulle materie prime e già oggi abbatte notevolmente i costi di produzione rispetto ai pannelli tradizionali.

Grazie alla ricerca che sarà sviluppata dalla Moncada, entro il 2010 la combinazione fra raddoppio dell’efficienza dei pannelli e della loro produzione (obiettivo a regime è installare 100 Mw all’anno) farà raggiungere l’ambizioso traguardo della possibilità di produrre energie alternative ricavando utili anche senza incentivi.

La fabbrica di Campofranco, estesa 25 mila metri quadri, è costata 85 milioni di euro (24 investiti dall’azienda, 5 dal gruppo Mps quale socio di minoranza e il resto dal gruppo Intesa Sanpaolo assistito dalla Sace). Contiene il massimo della tecnologia disponibile ad oggi al mondo, ma anche un centro di ricerca.

L’iniziativa genera l’occupazione diretta di 130 fra ingegneri e tecnici e di 70 addetti dell’indotto, oltre a 40 di una ditta che produce le strutture di supporto dei pannelli: si aggiungono ai 220 dipendenti delle altre linee della Moncada (eolico, geotermico e biomasse).

Il gruppo Moncada negli ultimi due anni è passato da un fatturato di 40 milioni di euro agli attuali 80, e il traguardo per il 2010 è di 180 milioni. Si sta, infatti, completando l’ingente sforzo finanziario che ha messo in campo fattorie eoliche che a regime produrranno 350 Mw, generatori a biomasse per 44 Mw, impianti di produzione di olio vegetale, centrali fotovoltaiche e geotermiche: impianti e progetti che riguardano l’Italia, la Bulgaria, l’Albania, la Tunisia, gli Usa e il Mozambico, oltre ad una nuova fabbrica di turbine eoliche a Porto Empedocle e una distilleria a Sciacca.

“Noi siamo fra i pochi in linea con l’indicazione del Piano energetico regionale – dice l’amministratore del gruppo, Salvatore Moncada – che stabilisce iter agevolati per le autorizzazioni a quegli impianti progettati da aziende dotate in Sicilia della ‘filiera’ completa. Infatti, noi progettiamo, costruiamo e installiamo direttamente le nostre centrali, producendo tutto in proprio. Eppure, a noi la Regione non riconosce questo iter agevolato, che invece riconosce ad altri operatori, che hanno solo annunciato un protocollo e che non hanno ancora realizzato la filiera”.

“Chiederò al governatore Raffaele Lombardo – conclude Moncada – cosa ho sbagliato. E se la Regione continuerà a ritardare le autorizzazioni, installerò questi pannelli negli altri Paesi dove operiamo. Per la Sicilia sarebbe l’ennesima occasione perduta”.