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Il Contingente italiano celebra il 10° anniversario della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU

UNIFIL - LibanoShama, 11 agosto 2016 – Oggi il contingente italiano di UNIFIL in Libano ha celebrato il 10° anniversario dell’approvazione della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Con l’occasione Il generale Arturo Nitti, comandante del Contingente italiano del Sector West di UNIFIL, ha detto che “Il modo migliore per tenere fede a questo storico impegno della comunità internazionale e dell’Italia sotto le insegne delle Nazioni Unite è quello di continuare a garantire la piena attuazione del mandato della missione che ci è stata assegnata”.

La risoluzione, adottata all’unanimità l’11 agosto 2006, pose fine ai trentaquattro giorni di scontri tra Israele e le Milizie sciite di Hezbollah mediante l’invio di 15.000 “Caschi Blu” di UNIFIL, la Forza di interposizione delle Nazioni Unite nel Libano del Sud.

UNIFIL - Base avanzata 1-31L’annuncio della partecipazione italiana fu dato dal governo con una nota di Palazzo Chigi in cui si affermava “la disponibilità a contribuire alla Forza delle Nazioni Unite” e l’avvio delle consultazioni “per determinarne la composizione, l’articolazione ed il mandato”.

Una missione che si è evoluta nel tempo e che oggi punta ad assicurare il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, assistere la popolazione civile e sostenere le Forze armate libanesi nel garantire la sicurezza dei propri confini e la stabilizzazione dell’area.

Fatti e cifre dell’impegno militare italiano in Libano trovano riscontro a iniziare dalla prima spedizione a Beirut, che di fatto diede il via alla partecipazione dell’Italia alle moderne missioni internazionali di pace all’estero, fino all’avvio dell’operazione “Leonte” nel 2006.

Da allora, in Libano, si sono alternati oltre 32.200 militari italiani.

Il Lebanese Military Council visita il contingente italiano di UNIFIL

UNIFIL giugno 2016 - 3Shama (Libano), 10 giugno 2016 – Continuare a lavorare a stretto contatto con le forze armate libanesi, proseguire la cooperazione strategica per prevenire incidenti e trovare soluzioni pacifiche per la sicurezza e la stabilità del Sud del Libano.

Questi i temi al centro dei colloqui tra il comandante del contingente italiano di Unifil e i generali Georges Chreim e Samir El Hajj, due dei maggiori esponenti del Lebanese Military Council, il più alto organo decisionale delle forze armate libanesi.

Nell’esaminare le tematiche relative alla sicurezza nel settore occidentale a guida italiana, il comandante del Sector West ha ribadito “la necessità di un impegno ampiamente condiviso mediante lo svolgimento di attività operative congiunte e la pianificazione di addestramenti mirati”.

Sul tavolo della discussione anche il punto sulla questione mediorientale con particolare riferimento al nodo siriano e alle implicazioni nel contesto operativo nel Sud del Libano che, “nonostante sia caratterizzato da forte incertezza” rimane “stabile” grazie “alla capacità del contingente italiano di Unifil di mettere in sistema le diverse realtà locali, senza il supporto delle quali sarebbe tutto di più difficile realizzazione”.

All’incontro erano presenti anche il generale Pierluigi Monteduro, addetto per la Difesa dell’ambasciata d’Italia a Beirut, i comandanti della 5^ e della 9^ brigata delle forze armate libanesi, il comandante del settore a Sud del fiume Litani, ufficiali dei rispettivi quartieri generali e il comandante della Mibil, la missione militare italiana bilaterale e interforze volta all’implementazione dei programmi di formazione, di assistenza e di consulenza a favore delle forze armate libanesi.

Il supporto alle forze armate libanesi, insieme al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al sostegno alla popolazione locale, è uno dei compiti assegnati al contingente italiano di UNIFIL nel rispetto della risoluzione 1701 dell’11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.

fonte www.difesa.it

 

 

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Libano: nessun coinvolgimento del Contingente italiano nell’indagine sul traffico di alimenti

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In merito ad alcune notizie di stampa che ipotizzano il coinvolgimento del Contingente italiano in Libano, nell’ambito di presunti illeciti connessi alla fornitura di alimenti alla missione, si precisa che, sentito il Comando delle Nazioni Unite in Libano, le indagini sono in corso ed al momento il personale del Contingente militare italiano risulta estraneo a tale vicenda.