di Antonella Serafini
Non è nuova la Polizia di Stato nel coinvolgere i ragazzi delle scuole con progetti educativi. Prima il concorso Icaro per la sicurezza autostradale, poi il concorso “uniti nei valori”, dove veniva portato avanti un discorso sulla legalità tramite la musica e il rap. Quella di giovedì 10 giugno è stata la volta di del concorso “Se noi fossimo l’agente Lisa”, nel progetto “il poliziotto un amico in più”. Un concorso per studenti delle scuole elementari e medie.
E’ stato proprio il vincitore del concorso “uniti nei valori” ad aprire le premiazioni, alla presenza della dott.ssa Rosina Caruso, che rappresentava il ministero della Pubblica Istruzione, della dott.ssa Rossella Del Conte, a rappresentare l’Unicef. La rete come strumento responsabile e utile, era il tema per tutti. Alcune classi sono partite da casi di bullismo, analizzando il problema e cercando di capire il modo per usare la rete in modo intelligente. I ragazzi vincitori con la categoria blog, hanno iniziato quasi per gioco, ma si sono appassionati al concorso, proponendo idee, grafica, video autoprodotti, contenuti web, tutto sotto il valido controllo di molte insegnanti, che a loro volta hanno approfittato del progetto per unire anche la didattica, trovando il modo di tradurre gli articoli anche in lingua inglese e spagnola usando il loro linguaggio. Il mondo del web con gli occhi di un bambino, quindi.
Molto utile la presenza del dr. Marco Valerio Cervellini, della Polizia Postale, a spiegare le insidie che si nascondono dietro l’angolo virtuale. Il dirigente tecnico della Polizia, la psicologa Lorella Bruni, ci ha spiegato che è stato molto faticoso scegliere tra tutti i lavori pervenuti, perchè i criteri che hanno considerato per la valutazione finale sono stati efficacia, impegno, fantasia e qualità, tutte cose che erano presenti in ogni singolo lavoro, e nei quali soltanto la quantità di queste quattro qualità differiva.
Intervistati, i ragazzi della seconda media statale, hanno manifestato non solo interesse per tutti i temi inerenti alle problematiche del web, ma anche l’impegno che tutto questo lavoro ha portato loro, come arricchimento scolastico ma anche umano, scoprendo le insegnanti non solo come spauracchi per pagelle, ma come persone che possono dare consigli di vita, aumentando la loro già precoce maturità di una piccola tacca in più.
Il primo premio per le opere letterarie, è stato assegnato alla 5^ A della scuola primaria “Gionchetto” di Latina, per una poesia spiritosa dal titolo “il mio amico del web”: un componimento ironico per sdrammatizzare le insicurezze personali che ognuno cela quando da dietro un monitor si approccia a nuove amicizie virtuali ma spesso fasulle. “Una poesia che invita a non perdere di vista la propria identità e quella delle cose”, si legge nella motivazione della premiazione.
Ma tra i lavori meritevoli di premi c’erano anche scuole che hanno usato tecniche varie e arti figurative. Di sicuro interesse un lavoro costituito da tre cartelloni intitolati “noi e il web”, “usiamo internet, usiamo la testa” e “prendiamo e facciamo planare dal web solo messaggi positivi”. I titoli piuttosto esplicativi rappresentavano in maniera chiara e precisa l’importanza della prudenza nell’uso della rete.
La classe premiata, è una 5^ dell’Istituto Santa Maria della Croce, a Cremona. Molto artistico anche il plastico premiato con una menzione speciale per la classe 3^B della scuola “G. Minadeo” di Campobasso. Artistico per i materiali usati, l’originalità e i colori, “evidenzia come una navigazione sicura consente a chiunque di sviluppare maggiormente le capacità cognitive ed emozionali”, citando le parole della motivazione della premiazione.
Magico invece è stato il primo premio per le tecniche multimediali. Magico perchè uno spot realizzato da un gruppo di bambini di 4^ e di 5^ elementare è riuscito a suscitare emozioni e contemporaneamente ha trasmesso un messaggio molto importante, cosa non facile, considerata la tenera età dei premiati. La scuola premiata era “Giovanni XXIII” di Borgo Montello (Latina).